servono oltre 15 milioni di euro in più. Spunta l’ipotesi di ridurre i lavori

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TREVISO – Pnrr croce e delizia. Le opportunità sono importanti. Ma lo sono anche gli aumenti di spesa rispetto ai progetti iniziali. Nella Marca è già stato necessario tirare fuori 15 milioni di euro in più. E il conto è inevitabilmente ancora fatto per difetto. L’incremento generale dei prezzi, gli effetti delle guerre e l’inflazione costringono gli enti a fare i salti mortali tra varianti e revisioni. L’impennata più consistente, in termini complessivi, è quella che riguarda la costruzione delle 17 nuove Case della comunità, i nuovi super-ambulatori dell’Usl della Marca sparsi in tutta la provincia. «I costi sono aumentati di 12 milioni di euro – specifica il direttore generale Francesco Benazzi – è questo il totale a cui si arriva mettendo in conto gli incrementi generali per le materie prime e le modifiche progettuali». Una cifra tutt’altro che banale, se si pensa che si partiva già da uno stanziamento di 55 milioni. «Ma la Regione ha coperto la differenza – assicura Benazzi – non è saltato nessun progetto». Così si va avanti. Anche perché il termine ultimo è tassativo: i lavori devono essere completati in meno di due anni. Saranno almeno 7 i super-ambulatori che funzioneranno 24 ore al giorno: uno dei due di Treviso (tra palazzo Moretti e l’ex asilo di Fiera) e poi Mogliano (via XXIV Maggio), Montebelluna (via Ospedale), Crespano (via IV Novembre), Conegliano (via Manin), Codognè (via Ancillotto), Valdobbiadene (via Roma). Di seguito, tutti gli altri: Asolo (via Forestuzzo), Castelfranco (via dei Carpani), Dosson (via Peschiere), Farra (via dei Bert), Motta (piazzale Madonna), Oderzo (via Manin), Paese (via Olimpia), Villorba (via Pellico), Vittorio Veneto (piazza Foro Boario). All’interno si turneranno medici dell’Usl per le visite specialistiche.


Il Comune

Le cose non vanno meglio nei Comuni. A Treviso sono già stati timbrati aumenti per oltre 3,5 milioni di euro. E non è possibile escludere che le spese per i lavori salgano ulteriormente. La natura dei ritocchi è diversa. Ma la sostanza non cambia: per arrivare al risultato è necessario spendere più di quello che si sperava. Per le nuove scuole elementari Stefanini è stato dato il via libera a una maggiore spesa di quasi 700mila euro: un passo indispensabile alla luce della necessità di demolire e ricostruire anche una parte dell’immobile che si puntava a riqualificare. Discorso simile per il raddoppio delle biblioteca Zanzotto all’ex Gil, intervento da 6 milioni. Dopo lo stop ai cantieri della scorsa estate, si è stati costretti a mettere sul piatto altri 550mila euro per consolidare la fondazione del futuro deposito dei libri su multipiano compattati. Tra l’altro qui non mancano neppure dei nodi per quanto riguarda il progetto. Piove sul bagnato. Il raddoppio della biblioteca è tra i 4 interventi del pacchetto Rigenerazione urbana del Pnrr. Accanto all’ex Gil ci sono la riqualificazione delle mura, la trasformazione dell’ex macello in casa alloggio per persone in difficoltà e la partita dell’ex caserma Salsa. Dal Pnrr era arrivato un finanziamento complessivo di 19,5 milioni. Ma di seguito è stato necessario far fronte all’aumento dei prezzi con un nuovo stanziamento da quasi 3,1 milioni.

Lavori opzionali

A Ca’ Sugana ora non si esclude nemmeno l’ipotesi di ridurre parte dei lavori per evitare che le spese lievitano oltre misura. Gli interventi sono stati suddivisi in parti obbligatorie e in lavori opzionali, da finanziare in proprio. Non verrà fermato nessun progetto. Ma la lunghezza del tratto di mura da riqualificare con il Pnrr, ad esempio, potrebbe essere accorciata. Per la stessa ragione il Comune arriverà al grezzo nella parte dell’ex Salsa destinata all’Università di Padova. E poi l’ateneo completerà le cose. In altri casi le cifre sono più contenute. La musica però è la stessa. Per la ristrutturazione della palestra di Santa Bona era stato previsto un finanziamento Pnrr da un milione. Con successivo adeguamento per altri 100mila euro. E anche per le nuove mense delle scuole elementari Vittorino Da Feltre, Fanna e Carrer la compensazione prezzi è stata pari a oltre 100mila euro. «Negli ultimi tempi i prezzi si sono impennati a causa delle guerre, del 110% e delle bolle speculative – è il punto fatto da Sandro Zampese, assessore ai lavori pubblici – i costi sono lievitati del 35%. Il ministero ha dato la possibilità di incrementare gli importi originari del 10%. Ma per il resto gli enti devono mettere risorse proprie per andare avanti con i progetti».





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