i biancocelesti maltrattano i brianzoli e si riprendono il quarto posto

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Roma 9 febbraio 2025 – Tutto troppo facile per la Lazio nella sfida dell’Olimpico contro il Monza. I capitolini demoliscono i biancorossi con un netto 5-1 e si riportano al quarto posto in solitaria, in attesa del posticipo della Fiorentina. Evitata la trappola brianzola da parte dei ragazzi di Baroni. Marusic sblocca la gara nel primo tempo, poi Pedro firma il raddoppio. Le prime due reti sono assistite da Castellanos, il quale si mette poi in proprio e realizza la terza rete. Negli ultimi minuti ancora Pedro poi Dele-Bashiru arrotondano il punteggio, i due gol intervallati dal rigore realizzato da Sensi. Festa grande all’Olimpico per l’Aquila biancoceleste, Monza sempre più solo in fondo alla classifica.

Primo tempo

Conferma in pieno le impressioni della vigilia Baroni, confermata la versione tipo del suo 4-2-3-1 contro i brianzoli. Davanti a Provedel, la linea a quattro è composta da Marusic, Romagnoli, Gila e Tavares. Guendouzi e Rovella è la coppia in mediana. In avanti invece Castellanos è il riferimento in attacco, sostenuto in trequarti da Dia al centro, Isaksen a destra e Zaccagni a sinistra. Bocchetti invece, senza Turati, sceglie Pizzignacco tra i pali. La linea a tre dietro è composta da Izzo, Lekovic e Palacios. Urbanski e Bianco sono la coppia a centrocampo, con Martins a destra, Pereira a sinistra. Ciurria e Dany Mota sono i due trequartisti alle spalle di Ganvoula.

Ritmi piuttosto bassi nei primi minuti di gara: le due squadre si studiano e cominciano a cercare i rispettivi spazi in profondità per attaccare la profondità. Gli ospiti provano con i lanci lunghi a far correre i propri uomini in avanti, la Lazio invece si affida sempre alla corsa palla al piede dei propri giocatori, specialmente sulle corsie. Isaken ci mette qualche minuto a carburare, sembra invece caldo fin da subito Caastellanos, il primo a flirtare con il vantaggio in casa capitolina. L’argentino infatti al minuto 11 comincia a scaldare i guantoni di Pizzzignacco con un destro improvviso dai trenta metri, ma si distende il portiere brianzolo a respingere la conclusione.

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Sembra quasi una sveglia per i biancocelesti la conclusione del Taty. La squadra di Baroni cresce e cerca ancora il gol del vantaggio. Dopo lo squillo del proprio bomber, ci prova anche il capitano. Isaksen comincia a mettere paura alla retroguardia biancorossa. Il danese lascia sul posto Palacios e serve bene in area il proprio numero dieci, ma il colpo di testa di Zaccagni non trova per poco lo specchio della porta.

I capitolini però insistono e il secondo quarto d’ora del primo tempo è di firma unicamente di marca laziale, fino ad arrivare al vantaggio biancoceleste. Ci provano in sequenza Castellanos, Romagnoli, Zaccagni, poi ancora il Taty e nuovamente il capitano, ma con qualche affanno la retroguardia monzese regge l’urto. Al 31′ i ragazzi di Bocchetti devono alzare bandiera bianca. Isaksen manda completamente fuori giri la difesa avversaria, poi offre a Guendouzi per il cross. Il francese pesca Castellanos sul secondo palo, sponda di testa verso il centro dell’area dove arriva Marusic, il quale spinge in porta e firma l’1-0 all’Olimpico. 

Nei cinque minuti successivi arrivano anche due cambi, uno per parte, ma per motivi differenti. Subito dopo il gol cambia il Monza, con l’ingresso di Kyriakopoulos per Martins, una scelta tecnica da parte di Bocchetti non accolta benissimo dal figlio dell’ex Inter Obafemi. Poi cambia anche la Lazio con Pedro a rilevare Dia, ma nello specifico il senegalese aveva ricevuto una botta da Izzo in area di rigore, un contrasto di gioco, dove però ha la peggio e per precauzione viene sostituito. Al di là di queste due sostituzioni c’è poco da raccontare del finale di primo tempo, con i padroni di casa bravi a gestire il risultato fino al duplice fischio di Aureliano, da segnalare solo il cartellino giallo sventolato verso Pereira. Termina così 1-0 per la Lazio sul Monza il primo tempo di gara all’Olimpico.

Secondo tempo

Nessun cambio all’intervallo per le due squadre, la sfida riprende con gli stessi 22 protagonisti che hanno chiuso la prima frazione. Il copione è lo stesso del finale di prima frazione: il Monza prova a gestire il pallone per attaccare la profondità, ma spesso perde il possesso appena superata la linea mediana e si riapre alle ripartenze velocissime dei biancocelesti. Super ad esempio è l’accelerazione di Iskasen al 51′, quando riceve benissimo l’imbucata di Pedro: stop e mancino per il danese, ma il tentativo esce di pochissimo largo sul palo opposto. Quattro minuti più tardi è la volta di Marusic, il quale calcia dal limite dell’area: blocca però in due tempi Pizzignacco.

Il raddoppio biancoceleste sembra dietro l’angolo e al 57′ ecco il gol che mette praticamente in ghiaccio la gara. Castellanos riceve sulla trequarti e pesca con un assist delizioso il taglio in profondità di Pedro. Pallone illuminante del Taty e spagnolo tutto solo davanti all’uscita di Pizzignacco: tocco a superare il portiere del Monza e 2-0 servito all’Olimpico. Fa festa l’eterno attaccante iberico insieme ai componenti della panchina, mentre i brianzoli sembrano definitivamente alle corde. 

Bocchetti prova a cercare una reazione dalla panchina:entrano infatti Sensi e Castrovilli, cambiando così la composizione del centrocampo biancorosso, ma sono sempre i padroni di casa a dettare i tempi di gioco. Dopo due bellissimi assist, arriva anche la gioia personale per il Taty, il quale mette la firma su questa gara, realizzando la rete del 3-0. Discesa di Zaccagni sulla destra, contrastata per la verità in maniera abbastanza passiva dalla difesa brianzola. Il numero 10 ha tutto il tempo per servire il rimorchi di Castellanos: destro aperto e pallone in porta a fil di palo. È in festa l’Olimpico per la rete del suo bomber, il quale non segnava da settembre tra le mura amiche.

Con le tre reti di vantaggio la Lazio può permettersi di cominciare a gestire le energie e le rotaioni: entrano Dele-Bashiru e Lazzari, escono Isaksen e Nuno Tavares. Abbozza una reazione tre minuti dopo il terzo gol il Monza, con la bella costruzione sulla sinistra. Il pallone tagliato percorre tutto il lato lungo dell’area di rigore, prima di arrivare da Pereira, ma il suo diagonale destro non trova la porta per poco. Quello degli ospiti però è solo un lampo in un pomeriggio tutto a tinte biancocelesti.

Dele-Bashiru e Zaccagni sprecano due grandi occasioni per realizzare addirittura il quarto gol, ma i cambi di Baroni, ovvero gli ingressi di Tchaouna e Noslin per Zaccagni e Castellanos, valgono il poker laziale. Bella combinazione in verticale proprio tra i due nuovi entrati, alla fine è l’olandese a offrire la sponda per Pedro, bravo con il diagonale a mettere la firma di mancino sul 4-0 capitolino. La partita ormai prosegue con il pilota automatico. Bocchetti continua le rotazioni e manda in campo Zeroli e Vignato per Bianco e Dany Mota e trova anche il gol dell’orgoglio nel finale di gara. Calcio di rigore all’85’ per gli ospiti per il tocco di mano in area scomposto di Lazzari, penalty assegnato dopo il richiamo del Var nei confronti di Aureliano. Dagli undici metri Sensi apre il destro, Provedel pizzica la palla con i guantoni, ma non riesce a toglierla dalla porta.

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La partita sembra avviarsi alla conclusione senza ulteriori sussulti, ma non è d’accordo a riguardo Dele-Bashiru. Il minuto è il numero 88 quando il nigeriano entra in area di rigore sul passaggio di Rovella, resiste a una carica dei difensori, poi scarica in porta un mancino violento, che si insacca sotto la traversa. Manita della Lazio al Monza, che vale il 5-1, risultato finale della gara dopo 3 di recupero. Successo importante sia in termini di divario, sia in termini di gioco, per una squadra, quella biancoceleste, ora nuovamente al quarto posto in solitaria, in attesa della Fiorentina; disastro brianzolo, demoliti i biancorossi e sempre più ultimi in classifica.



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