Sassari, la chiesa di Ottava è la più grande della Sardegna: storia e curiosità raccontati dal parroco don Tonino Sassu

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Sassari Il sogno di Gavina Pulinas – creare un luogo d’incontro per gli abitanti delle campagne tra Sassari e Porto Torres che cementasse la comunità, fatta in passato di tante case sparse – si realizza, come un miracolo che si ripete, ogni domenica mattina, prima e dopo la messa. «Nella nostra chiesa le persone della borgata si incontrano – racconta don Tonino Sassu – si scambiano idee e proposte, come nel salone di casa. Quando poi inizia la celebrazione c’è un silenzio perfetto, ma subito dopo riprende lo scambio familiare di opinioni e chiunque arrivi di nuovo – aggiunge il sacerdote – viene accolto e coinvolto nella vita e nelle iniziative della comunità. È un modo particolare di vivere il cristianesimo, ma che a noi piace molto».

Inaugurata il 13 luglio del 2004 la chiesa dedicata al “Santissimo Nome di Gesù” a Ottava è attualmente la più grande dell’isola, anche della Basilica di Bonaria a Cagliari. «Nel costruirla seguimmo semplicemente le direttive della Cei – spiega il parroco – in base alla popolazione e allo sviluppo futuro della zona, non certamente per una mania di grandezza».

Il terreno in cui è sorta, così come la scuola elementare e quella materna, vennero donati agli abitanti di Ottava dalle sorelle Pulinas di Osilo negli anni Quaranta. «La scuola fu inaugurata da Antonio Segni – spiega don Sassu – mentre la chiesa rischiò di non vedere mai la luce». Gavina Pulinas, l’ultima delle tre sorelle rimasta in vita, aveva posto come unica condizione che dovesse essere costruita prima della sua morte, altrimenti il terreno sarebbe finito agli eredi.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

«Per dieci anni cercammo finanziamenti, raccogliemmo soldi anche tra i parrocchiani e iniziammo i lavori tre mesi prima che la donna, all’epoca novantenne, morisse – ricorda il parroco davanti all’altare illuminato dal sole – ma rispettammo in pieno le sue volontà e oggi intorno alla scuola e alla Chiesa la nostra borgata si ritrova, in quel luogo d’incontro che aveva immaginato la generosa benefattrice».

Orientato al sorgere e al tramonto del sole in maniera perfetta, l’edificio di culto – visibile da chilometri di distanza – è perfettamente in asse ed è stato costruito seguendo i canoni classici che utilizzavano i templari, basandosi sul numero sette e i suoi multipli. «Se un locale viene fatto con questi criteri – spiega il sacerdote – si percepisce l’armonia. Ed è quello che vogliamo per persone che vivono in questa borgata».

Originario di Bonorva, 71 anni, ordinato sacerdote nel 1975, don Tonino Sassu è stato per 19 anni vice parroco di San Giuseppe, la chiesa sassarese dei presidenti della Repubblica. «Quando nel 1994 monsignor Salvatore Isgrò mi mandò qui – ricorda il sacerdote durante la camminata dal sagrato alla scuola elementare – accettai la sfida di costruire da zero la comunità. Oggi dopo 31 anni sono ancora qui e intorno alla nostra chiesa – spiega il sacerdote – e al grande oratorio, che ospita le attività degli scout ma anche del gruppo di canto sardo, è nata una grande famiglia unita e solidale».

A preoccupare in questi ultimi mesi è la possibilità che la scuola primaria debba chiudere per mancanza di iscrizioni. «Questo è il secondo anno – spiega don Tonino Sassu – che a Ottava non viene attivata la classe prima. Se neanche il prossimo anno ci saranno abbastanza bambini di sei anni per formare una classe c’è il rischio che l’intera scuola debba chiudere. Sarebbe un vero peccato perché intorno alla scuola – aggiunge – ruota gran parte della vita di Ottava». Da queste parti il problema è la mancanza di lavoro e chi trova occupazione in città preferisce iscrivere i bambini negli istituti cittadini. «Faremo di tutto per tenere in vita la scuola – conclude il parroco – lo dobbiamo alla memoria di chi donò questi terreni in cui oggi sorgono le nostre strutture, ma anche all’intera comunità di Ottava che qui è cresciuta ed è diventata una comunità».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Source link