“Ecco come la provincia di Ragusa cambierà volto”

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Il direttore generale dell’ente di viale del Fante, Nitto Rosso, illustra gli obiettivi e le prospettive del 2025

«Apriamo l’anno alla Bit di Milano nel segno del riscatto del nostro territorio ibleo». Così il direttore generale del Libero consorzio, Nitto Rosso (nella foto), che di recente ha adottato una deliberazione che approva formalmente il nuovo brand che reca la dicitura storica: «Provincia di Ragusa». Scritta bianca su campo azzurro, non quello tradizionale, ma un azzurro di Guccione, mentre la corona di Sant’Andrea campeggia sulla scritta che a sua volta è posta su dodici immagini che rappresentano le dodici istituzioni comunali e, sotto, il nome del Comune corrispondente.

Allora, direttore, possiamo chiamarla di nuovo Provincia?«Certo che sì, tra l’altro questa dicitura, che è stata presa dal nostro statuto, non è in linea con il dettato costituzionale. Ringrazio il presidente della Regione Renato Schifani per la straordinaria attenzione per l’area degli Iblei e il nostro commissario straordinario Patrizia Valenti per la particolare dedizione e grandissima competenza che ha messo nel suo mandato. E ringrazio tutti i sindaci soci per l’armonia, la fattiva collaborazione e la grande dedizione che hanno voluto dare a questa fase importante di rilancio di tutto il territorio. I territori stanno completando i progetti di Pnrr e tutti gli altri investimenti. Abbiamo dato impulso a tutte le strutture per completare i programmi. Stiamo vivendo un momento buono e dobbiamo approfittarne per portare a casa gli obiettivi che ci siamo prefissati. La recente finanziaria regionale ci ha reso destinatari di importanti misure economiche che si aggiungono a quelli in itinere che abbiamo intrapreso nel secondo semestre del 2024. Ricordo la manovra di 12 milioni di euro che ci consentirà di costruire piazze, strade, di recuperare un passaggio sul Dirillo per raggiungere Kamarina, di fare il parcheggio di Ibla e di realizzare una nuova struttura per la scuola e per gli eventi in sostituzione dell’ecomostro noto a tutti come La Pineta a Chiaramonte».

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E a Milano che novità porterete?«Un’App inauguriamo alla Borsa internazionale del turismo, finanziata con l’avanzo di amministrazione del 2024. L’interesse pubblico che intendiamo perseguire è la diversificazione dell’offerta turistica. La nostra principale offerta turistica si fonda sulla fruizione del mare e dunque ha una stagione breve. Gli imprenditori del settore turistico hanno esigenza di allungare la stagione ovvero di creare delle alternative. In tal senso lavoriamo da tempo sulla promozione di un’offerta di itinerari enogastronomici, caratterizzati anche da tour dei nostri straordinari beni culturali. A questo stiamo aggiungendo anche l’itinerario dei siti archeologici lavorando sia sulla informazione–promozione, sia sulla logistica, sulla mobilità. A questo ci serve questa App: mette insieme tutto e riesce a dare al potenziale visitatore uno strumento caratterizzato dall’intelligenza artificiale capace di offrire una variegata ipotesi di servizi e di informazioni su dove andare, cosa fare, cosa trovare e visitare, come andare, dove mangiare».

Sembrerebbe interessante.«Siamo i primi in Italia. Dopo di noi anche Milano ha acquistato ed altre importanti istituzioni. L’App è realizzata da Maike che è anche lo sponsor della Virtus Basket Ragusa, e rappresenta un impegno della imprenditrice Sabrina Sabatini».

Si parlava di Finanziaria regionale, quali le altre ricadute per l’ente di viale del Fante?«La Finanziaria è una legge che però trae origine dalle azioni strategiche dei singoli deputati regionali. I deputati del nostro territorio hanno inciso su singole iniziative riguardanti la nostra area. Credo che spetti a loro spiegare agli elettori il merito delle loro azioni. Vorrei invece ritornare su un argomento molto importante. L’on. Stefania Campo ha proposto all’Ars di stanziare delle somme a favore di documentari video. E per fortuna l’assemblea regionale ha legiferato in tal senso. Questo intervento è stato recepito dall’assemblea dei sindaci nella sua interezza a novembre 2024 ed è stato speso entro il 31 dicembre come voleva la stessa legge. Questo intervento ha consentito al territorio di acquistare, con soldi della Regione, due importantissimi documentari che daranno lustro al nostro territorio e che riguardano la vita di Bufalino e le miniere di pece che hanno fatto grande la nostra industria estrattiva dal Settecento e fino ai nostri giorni. Sono realizzati da esperti noti a tutti per la loro arte e per la loro dedizione. Hanno dedicato tutta la loro vita al cinema e a questo genere di prodotto. Sono particolarmente orgoglioso di avere collaborato nell’azione amministrativa di acquisto di questi due prodotti e sinceramente non mi offende certa stampa scandalistica che mi rimprovera questo come un fatto amministrativo poco chiaro. Ringrazio di cuore gli autori, bravissimi, per averci proposto questi prodotti, e mi scuso con loro a nome di tutto il territorio per le ingiuste offese loro arrecate da chi di certo ha interessi da perseguire oramai alquanto evidenti».

A che cosa fa riferimento?«Fantasmi del passato ritornano pensando di potere utilizzare la pubblica amministrazione a loro uso e consumo e utilizzano i soliti sistemi della diffamazione, del ricatto, tutti legulei della domenica. Il territorio è unito e fa barriera. Le persone cambiano. Chi verrà dopo di me, dopo la Valenti, resterà nella continuità, farà barriera e farà prevalere le cose buone e giuste. Come vede non è un problema di persone. Non dobbiamo dimenticare che siamo di passaggio. Vorrei essere ricordato per avere fatto tante cose buone ed in poco tempo, il tempo che ho avuto a disposizione».

Allora si ritaglierà un futuro nella politica?«Assolutamente no. Se ho messo insieme sindaci di destra e di sinistra, e tanti attori istituzionali aldilà della loro estrazione politica, è proprio per la credibilità che mi hanno dato. Mi hanno dato credito perché hanno capito che lavoro per il territorio, lavoro per loro, per tutti e non per alcuni. Se io dovessi usare tutto il potere che mi è stato concesso, e di cui mi rendo perfettamente conto, per portare consenso per la politica, tradirei le loro aspettative e la fiducia che mi hanno concesso. Io debbo lavorare per una causa, debbo portare a casa un risultato che è il riscatto del nostro territorio. E debbo essere libero di potere esternare nel convincimento comune che quello che dico serve non alla mia immagine ma ad una causa comune di interesse pubblico. Altro che politica e polemiche, ci attendono sfide importanti come l’aeroporto di Comiso. Occorre mantenere il territorio unito e compatto per dare maggiore autonomia decisionale, non essere sopraffatti da interessi mediati che viaggiano al di sopra dei territori. E poi c’è il tema dell’acqua che mi sono posto da un po’ di tempo: costruiremo tre dissalatori piccoli e funzionali, con risorse esterne, in concessione, e compreremo l’acqua ad un prezzo assolutamente in linea con gli attuali costi garantendo sostenibilità e futuro all’ambiente che ci circonda ed alla nostra agricoltura. Ho poco tempo, devo agire nell’interesse di tutti, dobbiamo dare risposte concrete».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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