Grande successo per la conferenza promossa dal Distretto Lions 108 A alla presenza del climatologo Pierluigi Randi
Sala gremita, pubblico attentissimo, relatori molto apprezzati. È pienamente riuscita la Conferenza sul tema “I cambiamenti climatici, gli eventi alluvionali in Romagna, le strategie di mitigazione e adattamento” promossa il 6 febbraio all’Hotel Mattei dal Distretto Lions 108 A.
Dopo il saluto dell’Assessore del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini, ha aperto la serata il Governatore del Distretto Lions 108 A, Mario Boccaccini, che ha rivissuto le drammatiche giornate del 2023 e del 2024 in cui tante località romagnole sono state travolte dall’alluvione che ha causato vittime, ha costretto migliaia di cittadini a trasferirsi nei centri di accoglienza allestiti dalla Protezione Civile e ha provocato danni enormi alle infrastrutture idrauliche, alle abitazioni, alle aziende e all’agricoltura. Boccaccini ha evidenziato l’impegno immediato dei Lions coerente con le proprie finalità di servizio alla comunità. prima l’impegno diretto, insieme alla protezione civile e ad altre Associazioni, per soccorrere le famiglie, pulire il fango, liberare i paesi dalle macerie, consentire ove possibile ai cittadini di rientrare nelle proprie case. Poi le tante iniziative in tutto il Distretto per raccogliere fondi per le popolazioni alluvionate, fondi che hanno consentito di acquistare e donare tempestivamente le attrezzature fondamentali, porte, finestre, deumidificatori ecc. e che serviranno per contribuire a far rinascere i paesi più duramente colpiti come Traversara nel Comune di Bagnacavallo.
Oggi un’azione di sensibilizzazione per la conoscenza e la prevenzione dei rischi idraulici, per un impegno continuo e solidale nei confronti di chi ha conosciuto drammaticamente gli effetti dell’alluvione e che necessita del rimborso dei danni da parte delle Autorità competenti.
Il Lions Alberto Rebucci, componente del gruppo distrettuale “Salviamo l’ambiente” ha presentato il relatore Dott. Pierluigi Randi, climatologo di fama nazionale e Presidente dell’Associazione dei climatologi Professionisti, e ha rivolto una serie di domande che ogni cittadino si pone di fronte alle alluvioni e al rischio che queste si ripetano in futuro.
Il Dott. Randi ha evidenziato come “il cambiamento climatico che stiamo vivendo si presenta essenzialmente in termini di rapido riscaldamento globale del clima sia dell’atmosfera che degli oceani negli ultimi 30 anni. In particolare negli ultimi due anni, 2023 e 2024, abbiamo conosciuto un riscaldamento fuori scala che ha superato con anni di anticipo il + 1,5° di temperatura previsto come limite da non superare negli Accordi internazionali di Parigi. In questi due anni ogni mese è stato il più caldo di sempre da quando si effettuano le rilevazioni delle temperature. E anche nel 2025 non siamo partiti bene con un gennaio molto mite con temperature di + 1,75° sopra la media del periodo. L’Emisfero nord e in particolare l’area del mediterraneo sono particolarmente colpite dall’aumento delle temperature”.
“Le cause di questo innalzamento – ha detto il Dott. Randi -, sono essenzialmente antropiche cioè dovuta all’azione dell’uomo: enorme crescita delle emissioni di gas serra dovuta all’impiego delle energie fossili, disboscamento di vaste foreste nel mondo, crescita delle città con forte consumo di suolo e elevata cementificazione. Se guardiamo alle precipitazioni atmosferiche negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo complessivo del 10-15% ma soprattutto abbiamo conosciuto piogge più concentrate nel tempo e molto più intense. E in particolare sono aumentati i cosiddetti eventi estremi cioè molto intensi e rari. Se è più caldo il ciclo dell’acqua diviene più veloce e più violento. Aumenta l’evaporazione di vapore acque che si accumula nell’atmosfera e nelle nuvole e quando si producono le piogge queste sono più intense e talvolta violente. È quanto successo in Romagna nei due eventi alluvionali del 2023 e nel 2024. Nel 2023 si sono avute 17 vittime e si sono prodotti danni per 10 miliardi di euro, un evento epocale senza precedenti in un’area relativamente ristretta. Nel 2023 si sono avuti oltre 500 mm di pioggia in 60 ore, la metà di tutta la pioggia che normalmente cade in un anno. Nessun corso d’acqua è in grado di contenere questa quantità d’acqua precipitata così rapidamente. Nel 2024 abbiamo avuto in sole 30 ore più di 300 mm di pioggia 4 volte il valore medio mensile e un terzo delle precipitazioni annue. Non è mai piovuto così in Romagna. E la causa fondamentale è la temperatura molto calda: il 17 Ottobre avevamo 26° e nel periodo estivo l’Adriatico aveva avuto 4° in più della media del periodo. Ciò ha prodotto il 40% in più di vapore acqueo in atmosfera e quando questa ha incontrato gli Appennini ha scatenato piogge intense in tempi rapidi. Il riscaldamento climatico ha quindi sicuramente amplificato e di molto gli effetti delle precipitazioni. Potrebbe ripetersi? Sono eventi rari ma di fronte al probabile ulteriore aumento delle temperature la risposta è sì e il rischio zero in aree come le nostre non esiste”.
“Occorre un grande impegno di mitigazione per contenere le emissioni globali di CO2 attuando gli accordi internazionali e quindi limitando l’effetto serra e di adattamento per organizzare il territorio in modo da contenere e contrastare il rischio di alluvioni (ma anche il rischio dei cosiddetti colpi di calore) con opere che consentano di contenere all’occorrenza notevoli quantità di pioggia senza allagare case e interi paesi. Nelle città occorre ridurre la cementificazione e allestire aree verdi con più alberature per assorbire acqua e mitigare il calore” ha concluso Mario Boccaccini che ha assicurato un costante e concreto impegno dei Lions a ogni livello sulle tematiche ambientali e per far crescere i livelli di consapevolezza e responsabilità di fronte a ciò che stiamo vivendo in questi anni.
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