Carcere Perugia, SAPPE denuncia grave situazione strutturale

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La situazione nel carcere di Perugia si fa sempre piĆ¹ critica. Secondo il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), le condizioni strutturali dellā€™istituto sono estremamente precarie e rappresentano un serio pericolo sia per il personale che per i detenuti. Si tratta di ā€œuna grave situazione strutturale che potrebbe costituire un pericolo per i poliziotti penitenziari e gli stessi detenuti di Capanneā€ ā€“ afferma Donato Capece, segretario generale del SAPPE -. ā€œIncredibilmente e colpevolmente sottovalutata dai vertici del Provveditorato regionale dellā€™Amministrazione Penitenziaria di Firenze, da cui dipendono tutte le carceri umbreā€œ. Capece ha visitato lā€™istituto insieme al segretario generale aggiunto Giovanni Battista De Blasis e ai dirigenti locali del sindacato.Ā 

Il SAPPE denuncia come, nonostante ripetute segnalazioni a partire da aprile 2024, le infiltrazioni dā€™acqua nei solai delle sezioni detentive III A e III B del reparto circondariale siano ancora presenti. Anzi, che si siano aggravate a causa delle piogge di ottobre. Oltre ai danni strutturali, lā€™umiditĆ  ha compromesso anche le prese elettriche aumentando il rischio di cortocircuiti e incendi. Un altro problema rilevante, inoltre, riguarda i telefoni presenti nei box degli agenti che non funzionano correttamente, limitando la sicurezza e la rapiditĆ  delle comunicazioni interne.Ā 

Interventi inesistenti e burocrazia lenta

Nonostante la gravitĆ  strutturale e di sicurezza allā€™interno del carcere di Perugia, lā€™unico intervento effettuato ĆØ stato di livello meramente estetico. ā€œA fronte di queste gravi criticitĆ  lā€™unica cosa che ĆØ stata eseguita risulta lā€™imbiancatura dei muri e degli infissi, che ovviamente non ha certo risolto i problemi!ā€œ, sottolinea Capece. Il sindacato punta il dito contro il Provveditorato di Firenze, accusato di ritardi e mancate risposte. ā€œCosa ancora piĆ¹ graveā€ ā€“ prosegue ā€“ ā€œĆØ la decisione dei dirigenti del PRAP di Firenze i quali, anzichĆ© provvedere tempestivamente alla risoluzione dei problemi strutturali, hanno pensato bene di ā€˜avere conferito incarico a personale tecnico per la redazione di progettazioneā€™ā€œ, aggiunge il segretario generale.Ā 

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Considerate le tempistiche burocratiche, un intervento richiesto con urgenza dal SAPPE ad aprile 2024 potrebbe vedere i primi sviluppi solo nel corso del 2025. Per questo motivo Capece annuncia la volontĆ  di presentare un esposto al ā€œDipartimento di Prevenzione dellā€™ASL territorialmente competente, allā€™Ispettorato del Lavoro e al VISAG, che ĆØ il Servizio di Vigilanza sullā€™Igiene e Sicurezza dellā€™Amministrazione della Giustiziaā€œ.Ā 

La situazione ĆØ grave al carcere di Perugia, tra sovraffollamento e tensioni

Il carcere di Capanne ospita attualmente circa 500 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 350 posti. Al 31 gennaio la struttura contava 456 reclusi, di cui 64 donne, in un contesto regionale che registra complessivamente circa 1.600 detenuti. Le condizioni di sovraffollamento aggravano ulteriormente una situazione giĆ  problematica, contribuendo a episodi di violenza e tensione. ā€œAggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, cosƬ come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo allā€™ordine del giornoā€, dichiara Capece, sottolineando come il personale sia ormai esasperato.

A questo si aggiunge la difficoltĆ  nel controllo della sicurezza interna. Lā€™introduzione illegale di oggetti proibiti, tra cui droga e telefoni cellulari, rappresenta unā€™ulteriore sfida per gli agenti penitenziari. ā€œLa Polizia Penitenziaria ĆØ veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per lā€™incapacitĆ  di chi, a Firenze, non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anchā€™essi sicuramente non esenti da gravi responsabilitĆ ā€, aggiunge il segretario generale.

Lā€™urgenza di un intervento: il SAPPE chiede risposte

Capece ha anche visitato lā€™Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Perugia ā€“ unā€™area poco conosciuta ma di grande importanza ā€“ con 1.815 cittadini in carico nella sola Perugia e 696 a Terni. Anche qui, la carenza di risorse e personale pesa sulla gestione quotidiana.

Di fronte a una situazione cosƬ allarmante il SAPPE chiede ancora una volta interventi immediati e soluzioni concrete. Si propone di informare i vertici del Dipartimento dellā€™Amministrazione Penitenziaria sul ā€œmancato auspicato miglioramento delle condizioni di lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari dellā€™Umbria, per larga parte accomunati da gravissime criticitĆ ā€, conclude Capece.

La grave situazione carcere Perugia richiede quindi risposte rapide e interventi efficaci. Prima che lā€™ennesima emergenza si trasformi in una tragedia annunciata.



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