“In riferimento al mio precedente intervento, è necessario precisare alcuni concetti relativi alla riforma del Terzo Settore (ETS o Enti del Terzo Settore) introdotti nell’ordinamento giuridico italiano dal decreto legislativo n. 117 del 2017.”
Il medico Pasquale Pannunzio interviene di nuovo per dire la sua su come immagina il futuro della sanità in Alto Molise
“Oltre alle istituzioni pubbliche e private, esiste il Terzo Settore, ovvero l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività di ordine sociale (Legge delega 106 del 2016). Il connubio pubblico-privato-Terzo Settore è un modello assistenziale già esistente e caratterizzato da aspetti innovativi, che si sta sempre più consolidando.
La mia iniziativa non è paragonabile a vecchi progetti di integrazione pubblico-privato precedentemente proposti per l’ospedale di Agnone. A mio parere, anch’essi validi, sono da contestualizzare nel periodo in cui furono presentati. I modelli assistenziali basati sull’integrazione tra le capacità gestionali del pubblico, le competenze innovative del privato e gli ETS, rappresentano un’opportunità di grande valore e potenzialità.
Restituire ai cittadini una parte della gestione sanitaria, con strutture al passo con i tempi, è un’occasione unica e irripetibile. Il primo passo è creare un’associazione di gestione no profit che rientri nel Terzo Settore, con le seguenti caratteristiche:
• Natura giuridica privata (con statuto o atto costitutivo)
• Assenza di scopo di lucro
• Perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, nonché dell’interesse generale
• Attuazione del principio di sussidiarietà
• Ricorso a forme di azione volontaria o di produzione e scambio di beni e servizi.
Successivamente, si chiederà alla Regione Molise l’affitto o il comodato d’uso delle sale operatorie e di un’ala dell’ospedale, coinvolgendo personale qualificato per la gestione dell’assistenza. Dopo le opportune verifiche, si procederà alla richiesta di accreditamento delle prestazioni sanitarie.
Funzionamento del modello proposto
Questo significa che l’utente potrà rivolgersi al proprio specialista di fiducia, il quale potrà eseguire la prestazione o l’intervento chirurgico presso l’ospedale di Agnone, con la possibilità di accreditamento della prestazione, senza costi per il paziente, salvo eventuale ticket, se dovuto.
Una volta percepito il DRG (compensi pagati dalla Regione alle strutture erogatrici delle prestazioni), l’associazione provvederà a coprire i costi dell’équipe chirurgica e delle spese sostenute. Eventuali surplus verranno reinvestiti nella struttura a beneficio dei cittadini, poiché si tratta di un’associazione no profit.
Ogni medico in possesso dei requisiti potrà operare all’interno della struttura, che potrà accogliere specialisti di diverse discipline.
Con un accreditamento di pochi milioni di euro, si potrebbero eseguire centinaia di interventi in day surgery, offrendo un’alternativa concreta ai cittadini dell’Alto Molise.
Questo progetto potrebbe dunque ricreare un polo ospedaliero competitivo, senza ostacolare altre iniziative già in corso, bensì affiancandole. La Regione beneficerebbe delle locazioni della struttura, i cittadini avrebbero la possibilità di ricevere cure presso l’ospedale di Agnone e molti DRG rientrerebbero nel territorio.
L’associazione no profit potrebbe ricevere fondi attraverso diversi canali:
• Fondi europei, contributi e sovvenzioni statali
• Finanziamenti regionali e locali
• Donazioni da privati e aziende
• Finanziamenti da fondazioni bancarie o filantropiche
• Raccolta fondi e finanziamento collettivo
• 5 per mille
• Quote associative
• Attività commerciali o produttive
• Accreditamento delle prestazioni sanitarie svolte.
La nuova associazione che si viene a creare, oltretutto, può consentire di svolgere anche attività privata a costi bassi e competitivi, essendo no profit e potendo contare su finanziamenti che provengono da altre fonti oltre l’accreditamento. Si può realizzare finalmente una sanità umanizzata, alla portata di tutti e fuori dalla logica del profitto.
Aggiungo ancora, che molte prestazioni possono essere svolte attraverso le assicurazioni private, che molti cittadini hanno stipulato con le varie compagnie dedicate al settore sanitario.
Per concludere, la mia proposta nasce da un’attenta analisi del contesto e delle opportunità offerte dal Terzo Settore. Ritengo che questa iniziativa possa aprire nuove prospettive per la gestione della sanità nell’Alto Molise, con elevate ricadute positive anche dal punto di vista economico e occupazionale.”
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