Alto Adige, consigli per un inverno sulla neve

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SUL MONTE SAN VIGILIO: CIASPOLATA – Camminare con le ciaspole ai piedi sul Monte San Vigilio non è mai stato così bello! L’escursione che arriva fino al rifugio “Seespitz” regala infatti la possibilità di scoprire il biotopo del “Lago Nero” e godere dell’accoglienza della famiglia Platter, da quattro generazioni alla guida di questo rifugio. Qui i visitatori possono assaporare ricette tradizionali, tutte fatte in casa e con prodotti di stagione, e godersi il panorama offerto dal Lago Nero, noto per la sua fauna diversificata e ricca vegetazione.

NEL CUORE DEL PARCO DELLO STELVIO – Raggiungere la malga Lyfi è un viaggio a contatto con le meraviglie del Parco Nazionale dello Stelvio. Un percorso di circa 6 km che passa attraverso il rio Peder, per poi farsi poco battuto e ripido fino alla malga Peder-Stieralm, e tornare di facile praticabilità in prossimità della malga Lyfi. Tappa obbligata per chi sceglie di fare quest’escursione, non solo perché regala una straordinaria vista sulle cime del Gruppo Ortles fino a fondo della Val Martello, ma anche per la cucina tipicamente tradizionale. Per tornare indietro? È possibile scendere, lungo alcuni tratti del percorso, anche in slitta.

AI CONFINI DELLA VALLE AURINA – Gli amanti delle escursioni con le ciaspole non possono perdersi il percorso di media difficoltà che parte da Predoi per arrivare, in circa 7,7 km, alla malga Stegeralm sui monti della Valle Aurina. Vale la pena raggiungere la meta non solo per immergersi nell’atmosfera rustica di questa malga ai confini del paese ma anche per ammirare le cime delle Alpi Aurine della Zillertal.

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FINO ALLA MALGA EGGER GRUB – Partenza da Stulles, frazione di Moso in Passiria, per raggiungere una delle malghe più amate della Val Passiria. Un percorso lungo oltre 9 km, di media difficoltà, che passa attraverso pareti rocciose, boschi e ampi prati montani. Ad attendere gli escursionisti – ai quali è consigliato usare ciaspole, racchette e ramponcini per le scarpe -, la malga Egger Grub. Da qui, infatti, si apre una vista sui prati dello Stuller Mahder, anche in inverno una delle zone più soleggiate dell’Alto Adige, e sulle cime del Gruppo di Tessa.

UNA FIABA AD OCCHI APERTI – È un paesaggio incantevole quello che si svela lungo l’escursione che parte da Plan e conduce fino al maso Lazins come prima tappa e, procedendo di qualche chilometro, all’omonima malga. Il maso Lazins è uno dei più antichi del territorio ed è stato menzionato per la prima volta nel 1285, la malga invece è stata recentemente ristrutturata e in entrambi è possibile fermarsi per una sosta golosa. Il percorso, che si sviluppa per circa 8,6 km, offre panorami fiabeschi e una vista incredibile sul Parco Naturale Gruppo di Tessa.

LA MALGA KLAMMBACH – La strada è lunga ma ne vale certamente la pena! Il giro delle malghe di Sesto è un’escursione non troppo impegnativa per livello di difficoltà che si estende per oltre 10 km e che può essere percorsa, sia a piedi che con le ciaspole, partendo da Signaue, la stazione a valle della cabinovia Tre Cime. Da qui si passa attraverso un fitto bosco per poi ritrovarsi, quasi all’improvviso, con una vista sulle Dolomiti di Sesto e, proseguendo, alla Malga Klammbach. Piccola ma con un ambiente accogliente, è una tappa obbligatoria per gli escursionisti: qui, infatti, si mangia uno degli strudel più buoni del territorio.

SCI DI FONDO – In Alto Adige le piste da sci di fondo sono numerose e di diversa difficoltà, tutte uniche nelle loro peculiarità. Eccone alcune da provare assolutamente per rigenerarsi e immergersi in aree meno battute. A Villabassa lo sci di fondo è di casa. Qui sono oltre 200 i km di piste a disposizione e diversi i livelli di difficoltà. Un consiglio? Il Circuito Hirben: un percorso circolare con vista sulla chiesa di Santa Maddalena a Moos, nella parte più soleggiata di Villabassa. A Colle Isarco e in Val di Fleres gli sciatori di fondo esperti possono divertirsi sulla “Pista panoramica Colle Isarco”, lunga circa 4 km e in costante pendenza; o provare la pista da fondo circolare Erl che si estende per 2,5 km. In Val Casies c’è invece una novità per i fondisti: l’offerta settimanale che propone di praticare sci di fondo e di immergersi, contemporaneamente, nella storia e cultura di questo territorio.



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