La Regione Toscana ha recentemente approvato una legge che disciplina le procedure e i tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, diventando la prima regione italiana a dotarsi di una normativa specifica in materia. La legge, nata da una proposta di iniziativa popolare, è stata approvata dal Consiglio regionale con 27 voti favorevoli e 13 voti contrari (una consigliera ha scelto di non partecipare al voto).Â
Nelle intenzioni della giunta regionale toscana, questa normativa mira a garantire tempi e modalità certi per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, in linea (almeno secondo il Consiglio Regionale) con le indicazioni della Corte Costituzionale. Tuttavia, la sua approvazione ha suscitato dibattiti e reazioni contrastanti tra sostenitori e oppositori. Vediamo però cosa prevede e cerchiamo di rispondere alle domande che cittadini e addetti ai lavori si stanno facendo in queste ore.Â
Cosa prevede la nuova legge sul fine vita toscana
La legge, che reca la dicitura di “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito“, presenta alcuni punti fondamentali. Vediamo quali sono.
- Istituzione di una Commissione Multidisciplinare Permanente: entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge, le Aziende USL devono istituire una commissione composta da professionisti come palliativisti, psichiatri, anestesisti, psicologi e medici legali.
- Tempistiche della procedura: la legge stabilisce che la verifica dei requisiti del paziente da parte della commissione debba concludersi entro 20 giorni dalla ricezione dell’istanza. in caso di esito positivo, entro 10 giorni vengono definite le modalità di attuazione del suicidio assistito, e nei successivi 7 giorni l’azienda sanitaria fornisce il supporto necessario per l’autosomministrazione del farmaco.Â
- Gratuità delle prestazioni: le prestazioni e i trattamenti previsti sono gratuiti per il paziente.Â
Tuttavia questo provvedimento unico in Italia, sta aprendo svariate riflessioni e soprattutto dubbi da parte dei cittadini. Abbiamo individuato alcune domande, alle quali proviamo a dare una risposta sulla base di quello che al momento è stato deliberato dal Consiglio regionale della Toscana.  Â
Quando entra in vigore la legge sul fine vita in Toscana?
La legge è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana l’11 febbraio 2025. Per l’entrata in vigore effettiva, è necessaria la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT). Successivamente, entro 15 giorni, le Aziende USL dovranno istituire le commissioni multidisciplinari permanenti previste dalla legge.Â
Ci si può già rivolgere alle strutture toscane per il fine vita?
Attualmente, le strutture sanitarie toscane stanno predisponendo le procedure necessarie per l’attuazione della legge. Una volta istituite le commissioni multidisciplinari e definite le modalità operative, sarà possibile presentare le richieste per il suicidio medicalmente assistito. Si prevede che questo avvenga nelle prossime settimane, dopo l’entrata in vigore della legge.Â
La Regione Toscana aveva il diritto di legiferare su un tema così?
La Regione Toscana ha legiferato in materia di procedure e tempi per l’assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito, basandosi sulla sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale, che ha indicato le condizioni in cui l’aiuto al suicidio non è punibile. Tuttavia, alcuni sostengono che la competenza su tali temi spetti al legislatore nazionale, sollevando dubbi sulla costituzionalità della legge regionale. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha affermato che la legge “si pone con assoluta legittimità nel percorso indicato dalla Consulta per un fine vita medicalmente assistito“.Â
C’è il rischio che venga bloccata dal Governo o dalla Ue?
Esiste la possibilità che il Governo italiano impugni la legge davanti alla Corte Costituzionale, ritenendo che la Regione abbia ecceduto le proprie competenze. Il Governo ha 60 giorni dalla pubblicazione della legge per sollevare la questione di legittimità costituzionale. Per quanto riguarda l’Unione Europea, le normative sul fine vita rientrano principalmente nelle competenze nazionali, quindi è meno probabile un intervento diretto da parte delle istituzioni europee.Â
Possono fare richiesta anche cittadini di altre regioni?
La legge è stata emanata dalla Regione Toscana e si applica alle strutture sanitarie del territorio toscano. Non è specificato se cittadini residenti in altre regioni possano accedere ai servizi previsti dalla legge toscana. In assenza di una normativa nazionale uniforme, l’accesso potrebbe essere limitato ai residenti in Toscana, ma ulteriori chiarimenti potrebbero emergere con l’attuazione pratica della legge.
Come e a chi andrebbe fatta la domanda?
Una volta operative le procedure, le persone interessate dovranno presentare una domanda alla propria Azienda USL di competenza, corredata dalla documentazione sanitaria necessaria. La commissione multidisciplinare permanente valuterà la sussistenza dei requisiti fissati dalla Corte Costituzionale. Se i requisiti sono soddisfatti, verranno definite le modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito. Le prestazioni e i trattamenti previsti sono gratuiti per il paziente.Â
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