Doppia tragedia a Brescia, bimba muore dopo il parto, ginecologo si suicida: i dubbi da chiarire

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Una gravidanza senza complicazioni, fino al momento del parto, in cui qualcosa va storto: la neonata muore qualche ora dopo essere venuta al mondo. Tre giorni dopo, uno dei medici che erano in sala parto si suicida. I due avvenimenti sono collegati? Cos’è successo tra il decesso della bimba e la decisione del ginecologo di togliersi la vita?

Sono molti i misteri su cui stanno indagando la Procura di Brescia e quella di Trento, con una doppia inchiesta. Per la morte della piccola, con l’accusa di omicidio colposo, i pm bresciani hanno iscritto nel registro degli indagati dieci persone, tra cui l’intera équipe dell’ospedale di Desenzano del Garda in cui è avvenuto il dramma.

Del team faceva parte anche il professionista che si è gettato dal ponte di Cles, nella vicina provincia di Trento, diventato tristemente famoso per la sparizione, e il probabile suicidio, di un’altra ginecologa: Sara Pedri. Per questo caso, al momento, il fascicolo è modello 45, senza ipotesi di reato.

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Neonata morta, indagati medici dell’ospedale di Desenzano

La bimba, figlia di una coppia originaria dell’Est Europa ma che da tempo vive in zona, è nata dopo un lungo travaglio all’alba del 31 gennaio 2025. In condizioni critiche, è stata trasferita all’ospedale Civile di Brescia, dove poi è  morta a causa di una grave ipossia.

I genitori hanno deciso di denunciare il team medico presente quel giorno in sala parto: dieci persone tra medici, infermieri e operatori sanitari. Stando a quanto emerso, al momento si ipotizza un errore medico legato all’uso di una ventosa ostetrica (solitamente utilizzata per agevolare la nascita in caso di difficoltà) e a un mancato cesareo. Ieri, 10 febbraio, è stato eseguita l’autopsia sul corpo della neonata. Ci vorranno però alcune settimane per avere delle risposte.

Il Nas dei carabinieri aveva già acquisito la documentazione sanitaria del parto all’indomani della denuncia dei genitori. 

Il servizio andato in onda sul Tg1 sul caso

Il suicidio di Giuseppe Perticone a Cles

Giuseppe Perticone avrebbe compiuto 39 anni oggi, 11 febbraio 2025. Originario di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, viveva con la moglie sul lago di Garda. Come riportato da Il Corriere del Trentino, avrebbe cercato su Internet la zona in cui, nel 2021, era scomparsa la ginecologa 31enne Sara Pedri.

Proprio qui si è buttato dal ponte di Castellaz, sul lago di Santa Giustina, scegliendo lo stesso, drammatico epilogo. Il suo corpo è stato recuperato dai carabinieri di Cles il 3 febbraio. Era stata la moglie, presente con lui in tanti scatti felici condivisi sui social, a lanciare l’allarme per la sua comparsa.

Il medico non avrebbe lasciato alcun biglietto d’addio. Sui social Giuseppe viene descritto come una “persona splendida e speciale”, un “grande medico”: una tragedia immensa per chi lo amava.

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La doppia inchiesta

Gli inquirenti ora dovranno fare luce non solo sulla morte della neonata, ma anche sulle motivazioni del gesto del ginecologo. Sarà necessario capire se il suicidio sia collegato alla morte della piccola, che lui aveva visto nascere in condizioni di salute già gravemente compromesse. Oppure se la scelta di togliersi la vita arrivi da altro.

La Procura di Trento sentirà familiari e colleghi di Perticone per capire quale fosse il suo stato d’animo nei giorni precedenti alla tragedia.

Ci sono famiglie che attendono risposte, accomunate dal dolore. L’unica certezza, almeno fino a ora. La magistratura farà il suo corso.

Neonata morta nell’ospedale di Desenzano, le indagini

  • Morte di una neonata durante il parto: La neonata è morta poche ore dopo la nascita, avvenuta il 31 gennaio 2025 in un ospedale di Desenzano del Garda. I genitori hanno sporto denuncia e la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati dieci persone, tra cui l’équipe medica che ha partecipato al parto. Si sospetta un errore medico legato all’uso della ventosa ostetrica e alla mancata esecuzione di un cesareo.
  • Suicidio di un medico dell’équipe: Tre giorni dopo la morte della neonata, uno dei medici presenti in sala parto, Giuseppe Perticone, si è suicidato gettandosi da un ponte. L’uomo aveva effettuato ricerche online sulla scomparsa di una ginecologa avvenuta nello stesso luogo. Il suo gesto ha suscitato interrogativi sulle possibili motivazioni e sul suo legame con la morte della neonata.
  • Doppia inchiesta e misteri: Sono in corso due inchieste parallele: una per la morte della neonata, l’altra per il suicidio del medico. Gli inquirenti stanno cercando di capire se i due eventi siano collegati e se il suicidio sia stato causato da un senso di colpa per l’esito del parto. La Procura di Trento sta indagando sul suicidio, ascoltando familiari e colleghi di Perticone per ricostruire il suo stato d’animo nei giorni precedenti al tragico evento.



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