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Il settore dei beni culturali avrà presto nuovi strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale, volti a migliorare la pianificazione della protezione dei siti dagli effetti delle catastrofi naturali, delle azioni di guerra e delle crisi ambientali, grazie a HeritageWatch.AI., nato dalla collaborazione di quattro soci fondatori, con sede a Parigi.
L’organismo indipendente e non commerciale è stato lanciato il 10 febbraio al Ministero della Cultura francese nell’ambito dell’Artificial Intelligence Action Summit di Parigi. HeritageWatch.A.I. è stato cofondata dai suoi partecipanti: l’ente intergovernativo per il patrimonio culturale Aliph (Alleanza internazionale per la protezione del patrimonio), i pionieri della modellazione 3D Iconem, il gigante del software e dell’intelligenza artificiale Microsoft e Planet Labs Pbc, leader nella fornitura di immagini satellitari giornaliere.
Il progetto mira a fornire dati in tempo reale ai responsabili del patrimonio culturale unendo le competenze delle quattro organizzazioni partecipanti. Prevede la raccolta di immagini satellitari ad alta risoluzione di siti del patrimonio culturale scattate da Planet, un fornitore di immagini satellitari globali e quotidiane che utilizza una flotta di circa 200 satelliti di osservazione, e la combinazione di tali dati con la specializzazione di Iconem nella modellazione 3D di siti del patrimonio culturale complessi, nonché l’ordinamento e la classificazione dei dati utilizzando le risorse informatiche fornite dall’AI for Good Lab di Microsoft.
Aliph utilizzerà questi dati per sviluppare la propria capacità di supportare gli enti per la tutela del patrimonio in situazioni di emergenza, un lavoro che dal 2017, anno della sua fondazione, le ha permesso di erogare circa 100 milioni di dollari in sovvenzioni a oltre 500 progetti in 41 Paesi e di costruirsi una reputazione per la rapidità nel prendere decisioni e nel fornire finanziamenti. Ad appena tre settimane dalla devastante esplosione del porto nella capitale libanese nel 2020 Aliph ha fornito 500mila dollari per proteggere l’integrità strutturale del Museo Sursock di Beirut. Nel 2022, in Ucraina, nelle prime settimane dell’invasione russa, è stata anche in contatto con centinaia di istituzioni, biblioteche e siti del patrimonio culturale per aiutarli a prepararsi alle conseguenze della guerra.
In una dichiarazione di lancio, il progetto ha fornito esempi di potenziali progetti, tra cui l’osservazione «del progressivo impatto della desertificazione sull’architettura in terra cruda nella regione del Sahel» dell’Africa centrale, e dell’nnalzamento del livello del mare «sul patrimonio costiero, o delle conseguenze di un uragano su siti antichi». Il progetto mira a fornire «strumenti solidi con cui poter sostenere le comunità colpite prima che entrino in crisi». Il primo finanziamento del progetto è arrivato da Microsoft, che si è impegnata a donare 1 milione di dollari in quattro anni, con 750mila dollari in servizi e 250mila dollari da Aliph.
In una nota HeritageWatch.AI ha dichiarato che si concentrerà su tre priorità: «Mappare i cambiamenti climatici e i disastri naturali, come terremoti, inondazioni e incendi, per prevederne l’impatto sul patrimonio culturale; valutare i danni causati da disastri naturali, cambiamenti climatici o conflitti sul patrimonio culturale; e contribuire alla lotta contro il traffico illecito di beni culturali, identificando le attività di saccheggio».
Planet, fondata nel 2010 da tre scienziati della Nasa, fornisce quotidianamente immagini satellitari a importanti clienti nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’intelligence.
Fondata nel 2013, Iconem è un’innovativa azienda francese che utilizza la scansione su larga scala per creare fotorealistici gemelli digitali in 3D di monumenti storici che fungono da strumenti analitici per la comunità scientifica, per progetti di conservazione e restauro.
La fondazione Aliph, con sede a Ginevra, è nata da un’iniziativa congiunta di Francia ed Emirati Arabi Uniti per dare seguito alla collaborazione che ha portato all’apertura del Louvre Abu Dhabi nel 2017 e anche in risposta alla minaccia rappresentata dallo Stato Islamico (Isis). Si tratta di una partnership pubblico-privata che coinvolge nove Paesi (Cina, Cipro, Francia, Kuwait, Lussemburgo, Marocco, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Uzbekistan) e tre donatori privati (Dr. Thomas S. Kaplan, Getty Trust e Fondation Gandur pour l’Art). I maggiori donatori statali sono Francia (60 milioni di dollari), Arabia Saudita (50 milioni di dollari) ed Emirati Arabi Uniti (39 milioni di dollari).
«In caso di disastri solitamente abbiamo difficoltà ad accedere ai dati in tempo nel sito colpito», ha dichiarato Lazare Eloundo Assomo, direttore del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, in un video di annuncio per HeritageWatch.AI. L’importanza delle informazioni in tempo reale è stata sottolineata da Bastien Varoutsikos, direttore della strategia di Aliph, il quale ha affermato che la partnership con Microsoft e HeritageWatch.AI cambierà le regole del gioco, «dandoci accesso a dati e monitoraggio in tempo reale, nonché capacità di previsione, in modo da poter sviluppare risposte ancora più solide e rapide».
«Il monitoraggio è reso possibile sfruttando la più recente tecnologia di Microsoft, ha precisato Juan M. Lavista Ferres, vicepresidente aziendale e capo scienziato dei dati, AI for Good Lab di Microsoft. Con l’IA possiamo unire le forze per proteggere meglio le eredità del nostro passato e preservarle per le generazioni future». «Lavorando insieme, ha dichiarato Andrew Zolli, chief impact officer di Planet, possiamo migliorare significativamente la reattività e l’efficienza di coloro che si dedicano alla protezione del nostro patrimonio culturale in tutto il mondo».
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