Rinnovabili, istituzioni in rete a Padova per le comunità energetiche

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Un appuntamento per fare il punto sulle nuove possibilità che lo strumento delle comunità energetiche rinnovabili apre al mondo delle imprese: questa mattina, martedì 11 febbraio, la Camera di Commercio di Padova ha ospitato il seminario Le comunità energetiche e il mondo delle imprese: sfide e opportunità, evento congiunto promosso dall’ente Camerale, dal Comune di Padova e dall’Università di Padova. 

In apertura Massimo Bressan, consigliere della Camera di Commercio ha ricordato che «le comunità energetiche offrono una risposta concreta, consentendo alle aziende di produrre, condividere e consumare energia in modo più efficiente e sostenibile, a beneficio non solo delle imprese stesse, ma anche delle comunità in cui operano», ribadendo l’impegno della Camera di Commercio nel supporto alle imprese su questo fronte, con 2,3 milioni stanziati complessivamente nel 2025 per interventi relativi alla trasformazione green e digitale e 800mila euro per progetti che riguardano specificamente il tema energetico.

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Andrea Ragona, assessore all’ambiente del Comune di Padova, ha invitato a guardare con fiducia al tema delle comunità energetiche rinnovabili: anche se i dati per il momento fotografano una diffusione molto limitata di questi nuovi strumenti, l’assessore ha ricordato come «del fotovoltaico si parlava da anni e poi c’è stato un momento in cui nel giro di tre anni ha avuto uno sviluppo prepotente, sono convinto che anche nel caso delle comunità energetiche siamo di fronte a un percorso ormai iniziato e assisteremo a una crescita rapida».

Al momento le iniziative attivate a livello nazionale sono 168, 46 delle quali già realizzate, ha spiegato Massimiliano Coppo, docente del dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, nel suo intervento iniziale in cui ha illustrato gli aspetti tecnici e operativi legati al funzionamento del nuovo strumento, mentre Marina Bertolini, docente del dipartimento di Scienze Statistiche, ha presentato gli aspetti economici.

Andrea Galeota, responsabile dell’Ufficio Progetti di sviluppo del territorio della Camera di Commercio ha invece spiegato come la transizione verso un’economia basata sulle fonti rinnovabili «chiede prima di tutto, anche da parte delle imprese, un cambiamento culturale ed è anche su questo fronte la Camera di Commercio ha scelto di impegnarsi, attraverso un approccio integrato che unisce bandi per il finanziamento, progetti promossi direttamente o cofinanziati e iniziative volte alla sensibilizzazione e all’informazione».

Fra questi  il progetto europeo NS4nZEBs – New Skills for Almost Zero Energy Buildings che vede il coinvolgimento della Camera di Commercio come unico partner italiano. Nell’ambito di questa iniziativa l’ente di piazza Insurrezione ha realizzato un’indagine fra i professionisti del settore, per rilevare carenze e bisogni formativi nell’ambito dell’edilizia green. Dati che si stanno rivelando preziosi per la realizzazione di un corso di formazione gratuito sul tema delle costruzioni a impatto energetico zero, un percorso che sarà operativo nei prossimi mesi e sarà rivolto a professionisti edili nel campo del fotovoltaico, dei sistemi elettrici intelligenti, delle pompe di calore e delle tecnologie dell’idrogeno negli edifici. Lo scorso dicembre ha preso il via inoltre un progetto realizzato in collaborazione con Unioncamere Veneto e con il supporto di Dintec e AsVess – Associazione Veneta per lo sviluppo sostenibile e che prevede numerose azioni, fra cui un webinar che si è svolto nei giorni scorsi dedicato alle comunità energetiche rinnovabili. Su questo tema è stato inoltre attivato un tavolo di lavoro che riunisce insieme i responsabili energia delle associazioni di categoria.

L’intervento di Diego Benvegnù del settore Ambiente e territorio del Comune di Padova, è stato occasione per presentare invece alcune delle azioni che vedono il coinvolgimento di Palazzo Moroni. Nell’ambito delle azioni del Climate City Contract, il progetto ambientale strategico che porterà Padova alla neutralità climatica, il Comune ha promosso e siglato un accordo di progettazione condivisa per la costituzione di una comunità energetica rinnovabile e solidale – CERS – a controllo pubblico, multicabina e di ambito sovracomunale, tra Provincia di Padova, Comune di Padova, Camera di Commercio di Padova, Università di Padova e Padova Hall con l’obiettivo di coinvolgere gli stakeholder presenti nel territorio, in primis i firmatari del Manifesto delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali CERS PADOVA 2030 siglato a gennaio 2023. La CERS dunque non è il fine, ma il mezzo per attuare il progetto di innovazione sociale che trasformerà Padova nella città del futuro: la CERS diventa quindi una strategia fondamentale del Climate City Contract. Nella parte conclusiva della mattinata i partecipanti sono stati coinvolti in due laboratori per condividere idee e progetti e mettere a punto soluzioni concrete.



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