Con “Senza mulini” di Elisa Belotti per scoprire come si vive il cristianesimo nel mondo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Dialogo di Katya Parente con Elisa Belotti

Non è la prima volta che Elisa Belotti è nostra ospite. L’abbiamo incontrata in occasione dell’uscita del suo “Niente da curare“. Oggi ci parlerà della sua nuova avventura, “Senza mulini“.

Cos’è “Senza mulini” e perché questo titolo?

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Senza mulini” è una newsletter pubblicata sulla piattaforma Substack. È un progetto partito a gennaio 2025 per scoprire come si vive il cristianesimo in giro per il mondo. Attraverso interviste e approfondimenti, si indaga, senza approccio confessionale, come il cristianesimo ha impattato e impatta sulla società in diverse aree del globo.

Il titolo deriva da una conversazione avuta con un’amica. Parlando della fatica e dell’impegno per essere una Chiesa diversa, lei ha usato questa immagine: “Non pensiamoci, nel riflettere su come vogliamo essere Chiesa e nel vivere il contrasto con la gerarchia ecclesiastica, come don Chisciotte contro i mulini a vento, altrimenti diventa una lotta impossibile contro nemici invincibili, da cui otteniamo solo frustrazione e immobilità. In realtà non ci sono mulini”.

L’idea è quindi concentrarsi non sulla componente istituzionale del cristianesimo, non sui conflitti che gridano nel vento, ma sulle persone che quelle chiese (plurali) le vivono. Quali sono le loro esperienze? Perché sono così diverse? Cosa accade al di fuori del territorio che già conosciamo? Ci sono mondi al di là dei confini che abbiamo tracciato.

Al centro ci sono persone senza mulini a vento quindi. Semplicemente compagnə di viaggio che percorrono strade a volte convergenti, a volte parallele, sperimentali o ricche di eredità e che lasciano segni nella società civile tutta. Me le immagino come Don Chisciotte e Sancho Panza che discutono tra loro a cavallo, senza nemici da combattere ma con vie da aprire. Alla luce di chiese (e società) al tramonto o all’alba. Sta a noi scegliere come guardarle.

Quante puntate saranno?

Senza mulini” esce ogni due settimane sicuramente per tutto il 2025. Ogni mese c’è una nuova destinazione, approfondita nelle due newsletter di quello stesso mese, così da andare in profondità e vedere da vicino ciò che emerge nelle interviste. Le persone che ho coinvolto vivono o hanno vissuto per un periodo di tempo significativo nel luogo in esame.

Che senso ha questa “inchiesta” sul cristianesimo?

Sono partita da un dato di fatto: a volte a chi si occupa di questioni religiose viene contestato che la società dovrebbe essere laica, ma la Chiesa non tocca solo la vita delle persone credenti. Soprattutto in un Paese come l’Italia – e voi di Gionata lo sapete bene – l’opinione del papa sugli argomenti di attualità può far virare la politica, le dichiarazioni vaticane hanno un peso sull’elettorato, i preti sono ancora un punto di riferimento per tante realtà di provincia e in generale la cultura cristiano cattolica permea la nostra società. Questo fa sì che se si vogliono mettere a fuoco alcune dinamiche sociali discriminatorie e inique, è bene osservare e pensare in modo diverso anche la Chiesa.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Vivendo in un Paese in cui il 74.59% della popolazione si dichiara cattolico, spesso è difficile immaginare come le chiese possano esistere diversamente. Per scatenare questo potenziale immaginativo, è utile guardare da vicino altre esperienze oltre a quelle in cui siamo immersə. Vi siete mai chiestə com’è essere cristianə in una cittadina americana come Page (Arizona) che sulla stessa strada ha nove chiese di nove denominazioni diverse? O com’è esserlo a contatto con i santuari shintoisti in Giappone, tra i movimenti carismatici argentini, in un Paese conservatore come la Polonia o in uno che ha vissuto l’apartheid come il Sudafrica?

Come si radica e si sviluppa il cristianesimo in Paesi in cui è stato “importato” (penso ad esempio all’Estremo Oriente)? Si è inculturato o è rimasto qualcosa di estraneo e superficiale?

Questa domanda è interessantissima e ha risposte molto diverse a seconda della storia di quei Paesi. Dalle interviste che ho condotto, ad esempio, emerge che in Indonesia c’è chi vede il cristianesimo come importato e c’è una riscoperta delle religioni tradizionali. D’altro canto in Timor-Leste, dove le chiese hanno avuto un ruolo importante durante la guerra di indipendenza dall’Indonesia, il cristianesimo è visto come un elemento identitario forte, anche in connessione alla liberazione del Paese.

Ancora diversa è la situazione cinese, dove continua a pesare il fatto che durante la rivoluzione culturale (1966-1976) le attività religiose sono state vietate e il cristianesimo è stato visto con sospetto come influenza straniera. Il Giappone invece vede l’affiliazione di molte persone a più religioni ed è quindi forte il sincretismo religioso, tanto che, ad esempio, chi pratica lo Shinto si sposa con cerimonie nuziali cristiane.

Ci sarà un segmento del tuo podcast dedicato a cristianesimo e persone LGBTQ+?

Cristianə a chi? – il podcast che conduco con Paola Lazzarini e Sandra Letizia su fede, femminismo e queerness – e Senza mulini sono due progetti a sé stanti. Anche se il metodo di lavoro è comune, ciò che indagano non è sovrapponibile. Anche in Senza mulini si parla di diritti, di questioni di genere e di persone LGBTQ+ ma non solo. Anche di ambiente, dialogo interreligioso, rapporto con la politica, etc. Le chiese di ogni Paese hanno degli ambiti che sono più o meno urgenti.

Per quanto riguarda Cristianə a chi? posso però dirti che ci siamo trovate per lavorare a una nuova stagione. Il 2025 porterà con sé, quindi, anche questa novità. Più avanti, tra qualche mese.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Ringraziamo Elisa e ricordiamo ai nostri lettori l’indirizzo di “Senza mulini“. Chi volesse poi conoscerla da vicino, può trovarla qui o seguirla su YouTube, mentre il suo podcast “Cristianə a chi?” è disponibile qui.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link