grandi opportunità di sviluppo nel turismo, dall’archeologia alle terme

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Innovazione, sostenibilità e nuove forme di turismo esperienziale, motivazionale ed emozionale. Questi i temi centrali dell’edizione 2025 della Bit 2025, la Borsa internazionale del Turismo, da decenni manifestazione di riferimento del settore in Italia, appena conclusasi. Un appuntamento sempre più orientato anche alla promozione di un turismo responsabile, attivo e all’aria aperta, nonché di nicchie in costante allargamento nei territori, quali il turismo gastronomico e quello degli eventi. Settori che vedono ormai la Sicilia come un’avanguardia e un territorio dalle grandi potenzialità di sviluppo, sul quale vale la pena investire. La condizione resta la stessa: creare partnership e rafforzare le reti già operative. È per questo che la Regione è stata al centro di diversi momenti della fiera.

Il turismo della Sicilia occidentale alla Bit

Anche in questa 45esima edizione della Bit 2025, svoltasi nell’area fieristica di Rho, un palinsesto ricco ha caratterizzato, per il quinto anno consecutivo, The Best of Western Sicily, il progetto dell’agenzia Feedback che mette in sinergia diversi enti pubblici e privati della Sicilia occidentale per promuovere un incoming crescente ma sostenibile, che vuol dire sempre più orientato alla destagionalizzazione. Castellammare del Golfo, Favignana-Isole Egadi, Mazara del Vallo, San Vito Lo Capo, insieme con il Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea, l’Università degli Studi di Palermo e CoopCulture, la cooperativa di settore specializzata in soluzioni innovative per il turismo culturale e la coesione sociale nei territori, hanno presentato un’offerta turistica basato sulla valorizzazione e sul racconto delle identità.

Evento centrale sarà il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, dal 19 al 28 settembre. Il Festival internazionale dell’integrazione culturale, premiato a novembre come secondo festival italiano al Bea (Best event award) a Roma, è stato presentato dal sindaco della cittadina, Francesco La Sala, dall’assessore al turismo Angelo Bulgarello, con il ceo di Feedback Marcello Orlando e il contributo di Pino Zuliani, direttore nazionale customer marketing di Conad, main sponsor della manifestazione, e di Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico, in un incontro condotto da Federico Quaranta. “A settembre – ha detto il sindaco La Sala – la nostra cittadina si trasforma nella capitale mondiale del cous cous e, grazie a questo progetto di marketing territoriale nato 28 anni fa, siamo riusciti a estendere la stagione turistica fino ad ottobre”. I numeri non mentono: nel borgo peschereccio trapanese, dal 1999 ad oggi le sole presenze alberghiere a settembre sono cresciute di quasi 8 volte, passando dalle circa 11 mila di allora alle attuali 85 mila.

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Dal canto suo il Comune di Castellammare del Golfo, presentando il suo territorio, ha annunciato la seconda edizione della rassegna sulla cultura e la gastronomia locale dal 26 al 29 giugno: “Quest’anno, oltre ai tanti eventi, il turista che sceglierà il nostro territorio avrà anche uno strumento in più per vivere al meglio la sua vacanza: si tratta di un portale turistico che metterà in rete quanto di meglio offre la cittadina marinara tra cultura, natura, gastronomia, offerta turistica ed escursioni”, hanno detto il sindaco Giuseppe Fausto e l’assessore comunale al turismo Mariella Caleca.

Il Presidente della Regione Renato Schifani e il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno alla Bit 2025 (Foto di Antonio Schembri)

Focus immancabile anche su Favignana e le Isole Egadi, prezioso territorio raccontato dal direttore dell’Area Marina Protetta egadina Salvatore Livreri Console. Gli eventi in programma nell’arcipelago sono numerosi. Dal 15 al 19 luglio, per esempio, tornerà il Marettimo Italian Film Fest con la conduzione di Pierluigi Diaco, Alessio Orsingher, Giordano Bruno Guerri e Gabriella Carlucci e la presenza di personaggi internazionali del cinema e della televisione. Sull’isola più distante dell’arcipelago trapanese confermato anche Come è profondo il mare, il festival del noir mediterraneo. Così come altri eventi legati alla fede e alle tradizioni: dalle celebrazioni in onore di San Giuseppe, a Marettimo, alla Festa del Borgo marinaro di Punta Lunga, a Favignana.

Novità per il 2025 sarà l’Egadi Fest, organizzato a giugno dall’Assessorato comunale al turismo, con un programma di eventi che promuoverà le ricchezze delle tre isole. Per gli amanti dello sport tornano Inside The Island, manifestazione di CrossFit, e il Grand Prix Sicilia Openwater. Tra le ultime notizie anche l’adesione del Comune di Favignana a “Islands of Sicily“, un progetto innovativo volto a promuovere le isole minori della Sicilia come destinazione turistica d’eccellenza, puntando su un modello di sviluppo sostenibile e integrato. 

Il turismo archeologico per l’inverno

Alla Bit si è altresì puntata l’attenzione sull’Heritage Experience. Il turismo archeologico è infatti una delle basi dell’iniziativa “Sicilia d’inverno” promossa dall’assessorato regionale al Turismo per stimolare i tour operator alla formulazione di nuovi pacchetti per attirare turisti in periodi distanti dall’alta stagione. In quest’ambito la direttrice generale di CoopCulture, Letizia Casuccio, ha in particolare sottolineato le possibilità e il successo del primo biglietto unico della “Sicilia archeologica”. “Se il Museo Salinas pensa a laboratori creativi per i più piccoli, il Parco di Selinunte è pronto a lanciare la nuova call per artisti in vista di una nuova estate di spettacoli, mentre quello di Segesta si prepara a nuove campagne di scavo sull’agorà e ha già migliorato l’accessibilità al sito e puntato sui sapori del territorio”. 

bit 2025
Le discussioni sul turismo archeologico con Renato Schifani ed Elvira Amata alla Bit 2025 (Foto di Antonio Schembri)

Come da ormai diversi anni, il padiglione della Sicilia alla Bit si è distinto soprattutto per l’originalità narrativa delle sue videoinstallazioni, che hanno raccontato il territorio. Non solo immagini riprese con droni che testimoniano la monumentalità dell’Isola e la sua geologia, ma in particolare quelle che mostrano la sua vita sottomarina, girate dal documentarista subacqueo Riccardo Cingillo.

L’impegno della Regione

È in questo scenario che il presidente della regione Renato Schifani e l’assessore al turismo Elvira Amata hanno illustrato alla stampa il trend del 2024 e le attese per l’anno turistico in corso: “L’ingresso della Sicilia sul podio della classifica di Demoskopika per reputazione turistica, accanto a realtà consolidate come Toscana e Trentino Alto Adige, è un’ulteriore prova del valore della nostra offerta. La Sicilia è terra sempre più attrattiva per l’eccellenza della sua dotazione naturalistica e enogastronomia e per la sua ospitalità. Un successo non certo casuale, ma frutto di strategie mirate e investimenti nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio e nel miglioramento della qualità dei servizi. Si tratta di una strada ancora lunga ma che continueremo a battere con determinazione, perché la crescita del turismo rappresenta un volano essenziale per l’economia regionale”, ha affermato Schifani. Linea confermata da doti finanziarie adesso disponibili e attingibili: “Grazie alla programmazione del Fesr fino al 2027 sono a disposizione degli enti pubblici finanziamenti per 3 milioni di euro finalizzati a migliorare gli itinerari turistici e le infrastrutture leggere e a creare reti di supporto per una fruizione turistica anche da parte dei soggetti svantaggiati”, ha aggiunto Amata. 

L’impegno economico al momento più cospicuo da parte della Regione sotto il profilo finanziario si appunta sulle strutture ricettive: oltre 135 milioni di euro per alberghi e strutture extra-alberghiere in Sicilia, dedicati in particolare all’ammodernamento e alle ristrutturazioni di immobili esistenti da destinare alla ricettività turistica. “È fondamentale realizzare nuovi posti letto senza consumare suolo e poterlo fare grazie a una dote finanziaria come questa, finora senza precedenti, è un passo indispensabile per recuperare tanti immobili in stato di totale abbandono, molti dei quali si distinguono per l’alto pregio storico. Si tratta di una delle linee guida anche per questo 2025, nel quale ci addentriamo fiduciosi soprattutto in base ai numeri conseguiti lo scorso anno. È ovvio che dobbiamo proseguire con maggiore impegno su questa linea, perché al raggiungimento di un obiettivo ne segue immediatamente un altro. La linea è quella della semplicità e della autenticità della Sicilia: qualità che attraversa trasversalmente settori come la gastronomia, il fattore umano dai nostri territori e la loro ricchezza naturalistica e culturale”.

bit 2025 - Be Sicily Mag
Il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello, il presidente di Duca di Salaparuta Roberto Magnisi, il direttore generale di CoopCulture Letizia Casuccio, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella e l’assessore alle attività culturali di Bagheria Daniele Vella

Le terme di Acireale e Sciacca

Il turismo è dunque tra le voci strategiche per aumentare il Pil della Sicilia. È per questo occorre anche puntare al rilancio di settori fondamentali per attirare visitatori alto-spendenti. Tra questi il comparto termale. “Le terme di Acireale e Sciacca – ha detto Schifani – sono chiuse da dieci anni, ma oggi la regione è pronta a voltare pagina. Il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo per via di ostacoli burocratici e gestionali, ma stavolta il contesto è cambiato. La regione ha infatti rimosso gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione alle aziende private nel tentativo di rilancio. Abbiamo in particolare ridotto dal 5% allo 0,5% del fatturato il canone per la concessione delle acque termali. L’obiettivo non è solo riaprire le strutture ma trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato è l’enogastronomia”. 

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