il laboratorio urbano dove tecnologia e sostenibilità si incontrano

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Ai piedi del Monte Fuji, in Giappone, sta nascendo una città che ridefinirà il concetto stesso di spazio urbano. Si chiama Woven City ed è un progetto di Toyota pensato per essere un laboratorio vivente in cui testare nuove tecnologie legate alla mobilità, all’intelligenza artificiale, alla robotica e alla sostenibilità. Un ecosistema interconnesso che diventerà un modello di città sostenibile e autonomo, basato su energia pulita e soluzioni all’avanguardia. Il progetto ha preso forma nel 2021 con la cerimonia di posa della prima pietra e l’inaugurazione ufficiale è prevista per l’autunno 2025.

Un’urbanistica pensata per l’uomo e per lo sviluppo tecnologico

La progettazione della città è stata affidata all’architetto danese Bjarke Ingels, fondatore del Bjarke Ingels Group (BIG), già noto per progetti iconici come la Lego House e il Two World Trade Center. Il suo piano prevede una struttura in cui la sostenibilità si fonde con la tecnologia, grazie a edifici costruiti prevalentemente in legno, nel rispetto delle tradizioni giapponesi e con l’applicazione di tecnologie robotizzate. I tetti saranno dotati di pannelli fotovoltaici per integrare l’energia prodotta dalle celle a combustibile a idrogeno, garantendo così un’alimentazione energetica pulita e continua. Le strade della città seguiranno un design innovativo, suddividendosi in tre tipologie principali: corsie per veicoli autonomi, percorsi ibridi per mezzi a basse velocità e pedoni, e viali esclusivamente pedonali per incentivare la mobilità sostenibile. Un sistema di griglie organiche che favorisce la fluidità degli spostamenti e il rispetto dell’ambiente.

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Un laboratorio vivente per la tecnologia e la sostenibilità

Woven City non sarà solo un esperimento di urbanistica avanzata, ma un vero e proprio hub per lo sviluppo tecnologico. Toyota l’ha concepita come un ambiente in cui aziende, ricercatori e startup possano testare nuove soluzioni per la mobilità e l’autonomia. L’obiettivo è creare un ecosistema interconnesso, in cui l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT) migliorino la qualità della vita dei residenti. Le case saranno equipaggiate con sensori avanzati per monitorare la salute degli abitanti, gestire al meglio il consumo energetico e garantire un’assistenza personalizzata. I veicoli e-Palette, progettati da Toyota, verranno impiegati non solo per il trasporto, ma anche come spazi multifunzionali, dai negozi itineranti agli hub mobili per la consegna di beni e servizi.

Chi vivrà nella città del futuro?

L’iniziale fase sperimentale prevede l’insediamento di circa 100 residenti, tra cui dipendenti Toyota, scienziati e le loro famiglie. Con il progredire del progetto, la popolazione aumenterà fino a 2.000 persone, includendo pensionati, studenti, imprenditori e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Toyota ha dichiarato che, a partire dal 2026, la città sarà aperta anche ai visitatori, che potranno osservare da vicino le innovazioni in fase di sperimentazione e partecipare ad attività di co-creazione. L’idea di fondo è quella di rendere Woven City un punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni smart, grazie a una comunità di “tessitori”, termine scelto per indicare chi contribuirà attivamente alla costruzione di questa realtà futuristica.

Un modello di città a impatto zero

Toyota punta a rendere Woven City carbon neutral. Il progetto punta a eliminare le emissioni di CO2 attraverso un sistema energetico basato su celle a combustibile a idrogeno e un’infrastruttura progettata per minimizzare gli sprechi. Gli edifici utilizzeranno materiali sostenibili e soluzioni come pannelli solari ad alta resa e sistemi di accumulo energetico avanzati per migliorare il consumo e la distribuzione dell’energia per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il grande parco centrale e le aree verdi saranno integrati nel tessuto urbano per migliorare la qualità della vita e favorire il benessere psicofisico degli abitanti.

Un punto d’incontro tra scienza, mobilità e comunità

Toyota sta collaborando con aziende leader nei settori dell’energia, dell’informatica e della robotica per garantire che Woven City diventi un ecosistema all’avanguardia. L’interazione tra le tecnologie emergenti e il tessuto sociale è un aspetto chiave del progetto. L’obiettivo non è solo migliorare la mobilità o l’efficienza energetica, ma creare un ambiente in cui l’innovazione sia guidata dalle reali esigenze delle persone, ponendo l’individuo al centro del cambiamento tecnologico.

Un futuro in continua evoluzione

Il presidente di Toyota, Akio Toyoda, ha definito Woven City come un luogo dove “le persone possono inventare e sviluppare nuovi prodotti e idee”, sottolineando che la città sarà sempre in trasformazione. “Pensiamo a Woven City come a un circuito sperimentale per la mobilità, dove possiamo sviluppare una vasta gamma di soluzioni. Dai dispositivi di mobilità personale ai droni per la sicurezza notturna, fino alle auto volanti”, ha dichiarato Toyoda. Questa visione sottolinea come il progetto non sia statico, ma aperto a continui miglioramenti e nuove sfide. Toyota sta già collaborando con diverse aziende per ampliare le possibilità offerte da Woven City, includendo partner tecnologici e istituzioni accademiche.

La città del futuro sta prendendo forma e, con essa, un nuovo modo di concepire la vita urbana, in cui la mobilità autonoma, l’energia pulita e l’interconnessione digitale ridefiniscono il concetto di spazio abitativo e di comunità. Woven City rappresenta un esperimento ambizioso che potrebbe segnare l’inizio di una rivoluzione nel modo in cui le città vengono progettate, vissute e integrate con la tecnologia. Un laboratorio a cielo aperto in cui la ricerca e la quotidianità si fondono, aprendo la strada a un futuro sempre più sostenibile e intelligente.

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