Potrà essere destinato ad impianti di recupero il rifiuto da fresato di asfalto, sia realizzato con filler naturale che con filler artificiale, classificato con codice EER 17 03 02.
Sono questi gli esiti delle analisi chimiche effettuate dal laboratorio di ARPA Umbria sul materiale proveniente dai campioni del tappetino stradale e binder realizzati mediante l’utilizzo di filler proveniente dall’impianto di valorizzazione delle scorie d’acciaio inox di Tapojarvi nel sito di produzione Arvedi AST di Terni.
Il materiale, rispettando quanto previsto dal D.M. Ambiente 28 marzo 2018, n. 69 “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di conglomerato bituminoso ai sensi dell’art. 184-ter, comma 2 del D.Lg. 152/2006”, potrà quindi, in un’ottica virtuosa di economia circolare, essere utilizzato al fine di produrre “granulato di conglomerato bituminoso” per la realizzazione di miscele bituminose e costruzioni stradali.
I risultati presentati oggi rappresentano la conclusione delle operazioni previste dalla convenzione stipulata tra Tapojarvi Italia S.r.l e ARPA Umbria il 16 luglio del 2024.
Nel corso della conferenza stampa il Commissario Straordinario di Arpa Umbria, Massimo Perari, ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra l’agenzia e le imprese che operano sul nostro territorio per progetti come questo che vanno nel segno della sostenibilità e della promozione dell’economia circolare.
“In un periodo come questo – ha spiegato Perari -, in cui si tende a negare l’impatto dei cambiamenti climatici o la presenza e la pericolosità di sostanze inquinanti, rimarcare l’autorevolezza dei dati provenienti da soggetti istituzionali come Arpa, diventa fondamentale. Per questo ringrazio tutte le strutture e il personale di Arpa coinvolti nel progetto”.
Caterina Austeri, dirigente del Distretto Terni-Orvieto di Arpa Umbria, ha illustrato la varie fasi che hanno caratterizzato questo progetto.
“Le attività di Arpa – ha spiegato la Austeri -, previste dalla convenzione, avevano lo scopo di valutare le caratteristiche tecnico-ambientali del materiale “fresato di asfalto” proveniente dal tratto di strada oggetto della sperimentazione condotta da ANAS S.p.a. nell’ambito del cantiere “Lavori di risanamento della pavimentazione stradale in tratti saltuari” della S.S. 209 “Valnerina”, realizzato a dicembre 2023 con utilizzo di filler Tapojarvi nella miscela bituminosa”.
I tecnici di Arpa Umbria, in coordinamento con i tecnici di Anas, il 15 e 16 ottobre 2024 hanno campionato il fresato di asfalto, prelevando 6 campioni, poi analizzati nel Laboratorio di ARPA Umbria sito di Perugia.
I campioni sono relativi a strato di usura, strato binder e misto di asfalto realizzato con filler naturale (3 campioni) e a strato di usura, strato binder e misto di asfalto realizzato con filler proveniente dalla scoria Tapojarvi (3 campioni).
“Sul materiale selezionato – ha aggiunto ancora la Dirigente ternana -, sono stati condotti test di cessione e analisi sul “tal quale” per confrontare i risultati analitici con i requisiti degli End of Waste previsti nei vari decreti in materia di recupero di rifiuti da inerti”.
Soddisfazione è stata espressa dall’Amministratore Delegato di Tapojarvi Italia Martti Kaikkonen, che ha voluto rimarcare come, grazie all’impegno e agli investimenti messi in campo dall’azienda finlandese che lui rappresenta in Italia, si sia ottenuto questo importantissimo risultato.
“La valorizzazione delle scorie provenienti dalla produzione di acciaio della Arvedi Ast – ha aggiunto Kaikkonen -, ha una duplice valenza: migliorare l’impronta ecologica delle acciaierie ternane grazie al recupero di materiale e produrre economia attraverso la messa in vendita, già avviata nei mesi scorsi, del filler prima e del granulato proveniente dalla fresatura degli asfalti poi”.
Kaikkonen, che ha ringraziato Arpa per il supporto scientifico e Anas per aver realizzato il tratto stradale oggetto delle analisi, ha tenuto a precisare che la ricerca in campo ambientale e l’attenzione verso le varie fasi di lavorazione di prodotti rappresentano uno dei punti focali della Tapojarvi che quest’anno celebra i 70 anni di attività.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Amministratore Delegato di Arvedi AST, Dimitri Menecali, ha ringraziare l’assessorato alle infrastrutture della Regione Umbria che ha voluto fortemente questo progetto, Arpa per il supporto scientifico e ovviamente Tapojarvi che rappresenta un partner affidabile e in gradi di raggiungere importanti traguardi per la sostenibilità delle acciaierie ternane.
“Il recupero delle scorie della lavorazione dell’acciaio – ha sottolineato Menecali -, e la loro trasformazione in materia prima seconda, rappresenta un importante traguardo in quanto consente di allungare la vita della discarica aziendale e di favorire un’economia di scala attraverso la vendita di questi materiali”.
L’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, ha voluto sottolineare il lavoro avviato dal suo predecessore, Enrico Melasecche, attuale consigliere regionale presente in sala, che ha creduto per primo in questo progetto.
De Rebotti ha ringraziato tutti i protagonisti per questo importante risultato, che vede il nostro territorio come punto di riferimento in grado di poter “esportare” in tutto il territorio nazionale questa pratica.
“La tematica ambientale, oggi al centro del dibattito pubblico – ha ribadito De Rebotti -, deve essere un obiettivo delle classi dirigenti, politiche e imprenditoriali. Il lavoro fatto deve rappresentare un punto di partenza e consentire un migliore utilizzo delle risorse naturali, che possono essere salvaguardate attraverso l’impiego di un prodotto proveniente dal materiale di riutilizzo”.
“La Regione – ha concluso l’assessore Regionale -, cercherà di introdurre nei capitolati d’appalto diei soggetti preposti alla realizzazione di opere stradali, l’uso di questi materiali al fine di sviluppare un’economia locale e conservare l’ambiente naturale”
Il recupero di tali scorie, a valle della fase di estrazione dei metalli, in un’ottica di economia circolare, consente di diminuire l’utilizzo della discarica aziendale e allo stesso tempo di fornire un materiale per la produzione di conglomerato bituminoso alternativo a quello naturale estratto dalle cave (con notevole riduzione dell’anidride carbonica e del consumo di suolo).
E’ intervenuto alla conferenza stampa, oltre al consigliere regionale Melasecche, l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali.
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