Negozi storici, le proposte dei fiorentini per rilanciarli

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Firenze, 13 febbraio 2025 – I negozi storici rappresentano un patrimonio di Firenze da proteggere e valorizzare. E’ ciò che emerge dall’indagine condotta da MetaFirenze, la community digitale lanciata dall’agenzia di comunicazione Galli Torrini, che è stata presentata oggi all’Orto San Frediano durante l’incontro “Negozi storici fiorentini: proposte contro il declino”, a cui hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico del Comune Jacopo Vicini, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna. Gli intervistati sono stati in totale 318, tutti interpellati tra novembre 2024 e gennaio 2025 sui servizi di messaggistica istantanea e social network. Secondo l’85% di loro, la perdita di negozi storici impoverisce l’identità della città e dunque servono misure concrete per garantire la loro continuità e rilancio: affitti più sostenibili, incentivi economici e una maggiore promozione delle attività storiche. La regolamentazione degli affitti commerciali è indicata come la priorità dal 70% dei partecipanti all’indagine, che chiedono misure contro la speculazione immobiliare. Il 65% propone un sistema di agevolazioni per i proprietari dei locali che mantengono affitti accessibili e fondi di sostegno per gli esercenti in difficoltà.

Un altro strumento fondamentale individuato da chi ha risposto alle domande di MetaFirenze è la riduzione della pressione fiscale: il 60% degli intervistati sostiene la necessità di agevolazioni su Imu, Tari e altre imposte per rendere più sostenibile la gestione delle attività storiche. Il 52% chiede anche incentivi economici per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle botteghe, così da preservarne il valore architettonico e commerciale. Per contrastare la concorrenza del commercio online e delle grandi catene, il 50% degli intervistati suggerisce iniziative per incentivare i fiorentini ad acquistare nei negozi storici: tra le proposte emergono eventi promozionali, percorsi turistici dedicati e un maggiore supporto alla digitalizzazione per rendere le botteghe più competitive anche sul web. Il 72% dei partecipanti è favorevole all’introduzione di normative per proteggere i negozi storici dalla trasformazione in attività generiche rivolte esclusivamente ai turisti. In questo senso, secondo gli intervistati, campagne di sensibilizzazione mirate potrebbero rafforzare il ruolo e la visibilità dei negozi storici nella vita cittadina e nel panorama turistico.

“Abbiamo voluto chiedere l’opinione dei fiorentini su questo tema che non riguarda soltanto il commercio ma la vita di tutta la città – spiegano da MetaFirenze – perché un negozio aperto crea anche socialità e in definitiva comunità, non solo affari. Ma sappiamo bene che le sfide di oggi, a partire dalla realtà del commercio online usata quotidianamente da tantissimi fiorentini, sono difficili e complicate. Con questa indagine e questo dibattito vorremmo portare un contributo a una discussione aperta e laica sul presente e sul futuro prossimo di Firenze”.

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“Un’importante occasione di ascolto per cui ringraziamo MetaFirenze – dice l’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini – assieme alle associazioni di categoria presenti che confermano il loro ruolo in città, e il loro contributo sempre prezioso quando affrontiamo temi vitali per Firenze, per le imprese e i cittadini. La valorizzazione e la tutela dei negozi storici e delle eccellenze fiorentine sono materie che ci vedono impegnati in prima linea con tutti i soggetti cittadini coinvolti, ogni opportunità di discussione e confronto è occasione di arricchimento reciproco e contributo concreto alla riflessione sul tema”.

“Ripopolare le aree centrali, dove non è più possibile aprire nuove attività alimentari, con negozi e botteghe che diversifichino l’offerta e restituiscano identità a strade sempre più orientate solo al turismo. Creare spazi per l’esposizione e la vendita di artigianato in edifici pubblici centrali oggi inutilizzati. Migliorare la logistica, rendendo il centro più accessibile per clienti e fornitori, così da favorire la nascita, la crescita e il mantenimento delle attività”, dice Luca Tonini, presidente cittadino di Cna, proponendo tre interventi per sostenere commercio e artigianato. “La continuità dei negozi storici dipende dalla capacità di trasmettere saperi e competenze alle nuove generazioni. I giovani devono avere l’opportunità di entrare nelle botteghe, affiancare gli artigiani e imparare direttamente i mestieri. Solo così i negozi storici potranno evolversi e affrontare le sfide del futuro mantenendo la loro anima”, dice Gabriele Maselli per Confartigianato Imprese Firenze.

“I negozi storici sono un patrimonio collettivo di Firenze e di tutti i fiorentini, non solo dei commercianti, perché rappresentano un pezzo di storia, lo spirito e lo stile di vita della città. Come rilanciarli? Innanzitutto facilitando la raggiungibilità del centro storico. Poi è necessario trovare strumenti per calmierare gli affitti dei locali, che sono in gran parte in mano a fondi, assicurazioni, banche. E naturalmente bisogna intervenire sul fisco, a livello sia nazionale che locale, pensando ad una fiscalità dedicata per chi gestisce un’attività storica”, dice Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze.

“Assistiamo a un’evoluzione che determina un continuo cambiamento della città ed è importante che questo processo venga compreso e gestito in modo che Firenze non perda la propria vocazione inclusiva, internazionalistica e democratica. I negozi storici rappresentano un patrimonio economico, sociale e culturale della nostra città che va preservato; attraverso tutti gli strumenti e le politiche che l’Amministrazione Comunale può mettere in atto. Su questi temi, molto è già stato fatto; servirà anche da parte delle attività economiche un approccio ai nuovi modelli di consumo e alle trasformazioni del mercato globale”, dice Santino Cannamela, presidente Confesercenti Città di Firenze.



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