“Deposito unico delle scorie nucleari e Fonti di energia rinnovabile”

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Ambiente – Se ne รจ parlato all’assemblea pubblica organizzata dal Comune di Marta e dal Biodistretto Lago di Bolsena


Marta

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Martaย โ€“ Riceviamo e pubblichiamo โ€“ย Nel pomeriggio del 13 febbraio si รจ svolta a Marta unโ€™assemblea pubblica organizzata dal Comune di Marta e dal Biodistretto Lago di Bolsena.

Si รจ trattato del primo di una serie di incontri che il Biodistretto organizzerร  in molti paesi dellโ€™Alta Tuscia al fine di informare la cittadinanza sulla situazione di pericolo in cui si trova il territorio.

Due i temi trattati: la possibile installazione del deposito unico delle scorie nucleari nella provincia di Viterbo e la speculazione sulle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) industriali, giร  ampiamente in atto nella Tuscia. Dopo i saluti del sindaco Maurizio Lacchini ha preso la parola Gabriele Antoniella, presidente del Biodistretto Lago di Bolsena, che ha introdotto e poi sapientemente moderato gli interventi.

Marco Rossi, presidente del consiglio comunale di Gallese, ha illustrato gli aspetti tecnici del progetto del deposito nucleare, evidenziando come i suoi 150 ettari potrebbero compromettere lโ€™economia locale, legata a turismo e agricoltura. Carlo Alberto Falzetti, presidente del comitato Montalto Futura, ha lanciato un appello ai cittadini, interrogandosi sulle ragioni della โ€œsinistra vocazione nucleareโ€ che incombe sullโ€™Alta Tuscia.

Ha spiegato che la probabilitร  che il territorio compreso tra il Lago di Bolsena e la Maremma laziale debba ospitare il deposito รจ molto alta, considerando che circa il 50% dei siti individuati dalla societร  Sogin su tutto il territorio nazionale viene localizzata proprio nella zona descritta.

Roberto Mancini, comitato Ambiente e Salute Tuscia, ha invece denunciato il paradosso delle energie rinnovabili: un concetto positivo come la transizione ecologica rischia di essere stravolto da lobbies senza scrupoli, pronte a devastare il territorio e il suo modello di sviluppo socioeconomico e la sua identitร  culturale con unโ€™industrializzazione forzata che nulla a che vedere con i pregi paesaggistici, culturali e naturalistici della Tuscia e una transizione energetica rispettosa dellโ€™ambiente e delle scelte di pianificazione territoriale degli Enti Locali e della Regione Lazio.

Luigi Favale, associazione culturale AssoTuscania, ha mostrato le proporzioni dellโ€™invasione industriale: immagini di paesaggi incontaminati si sono alternate ad altre di luoghi devastati dalla presenza di pale eoliche alte oltre 200 metri e di campi fotovoltaici di centinaia di ettari.

I vari interventi hanno messo in luce che la Regione Lazio ha raggiunto giร  nel 2023, ben sette anni prima del dovuto, gli obiettivi imposti dalla Comunitร  Europea sulla produzione di energia elettrica attraverso le FER e inoltre che circa lโ€™80% della produzione รจ stata realizzata nella Provincia di Viterbo.

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Questo ha portato ad una saturazione per cui ulteriori insediamenti di impianti industriali sono insostenibili, come ha certificato la Delibera di Giunta Regionale n. 171 del 12.05.2023 validata da una sentenza del TAR del Lazio del 30 dicembre scorso.

A chiudere lโ€™evento Gabriele Antoniella ha promosso un dibattito con il pubblico, proponendo soluzioni alternative per una transizione energetica realmente sostenibile, rispettosa delle esigenze locali, come ad esempio le CER (Comunitร  Energie Rinnovabili) di cui ogni Comune potrebbe dotarsi.

Dal convegno รจ emerso un messaggio chiaro: opposizione ferma a ogni degrado del territorio, ma anche proposte concrete per un futuro sostenibile ed equo. La Tuscia non รจ una terra da sacrificare sullโ€™altare del profitto; la lotta continuerร  per preservare la sua bellezza, la salute dei suoi abitanti e il suo modello di sviluppo economico e sociale. ย Tutta la cittadinanza รจ invitata a partecipare alle manifestazioni che si terranno il 6 aprile a Vulci e lโ€™11 maggio a Corchiano e a mobilitarsi per la raccolta delle firme contro il deposito delle scorie nucleari nella Tuscia.

I moduli per la raccolta delle firme si possono scaricare dal sito https://biodistrettoamerina.com INFORMAZIONI E CONTATTI https://biodistrettolagodibolsena.it segreteria@biodistrettolagodibolsena.it

Comune di Marta e del Biodistretto Lago di Bolsena

14 febbraio, 2025





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