Sanremo, tutti i segreti della super scalinata usata dai cantanti e da Carlo Conti: ha 12 motori e pesa una tonnellata. «Alla fine sarà completamente riciclata»

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di
Margherita Montanari

Padova, l’elemento principe della scenografia dell’Ariston è opera dell’Alfa System della famiglia Galante: «5 mesi per costruirla: sul posto tre tecnici per risolvere eventuali problemi»

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Tra i milioni di telespettatori sintonizzati su Rai 1 per vedere il Festival di Sanremo, c’è una famiglia che, con emozione, orgoglio e un pizzico di apprensione, guarda ospiti e concorrenti alternarsi sul palco dell’Ariston. Si tratta della famiglia Galante, fondatrice dell’azienda di Este (Padova) Alfa System, che ha costruito, gradino dopo gradino, la scalinata più iconica della televisione italiana. Quattro mesi di lavoro per preparare «un telaio di luci e mattonelle del peso di una tonnellata», poi tre settimane di montaggio. Il risultato è «una pedana di dodici gradini pensati per scendere ad una velocità di un metro al secondo e creare onde e ‘danze’ che accompagnano i cantanti in gara e gli ospiti della kermesse», racconta Andrea Galante, ingegnere che insieme al fratello Luca manda avanti l’impresa fondata dal padre Carlo.

Bianca Balti verso la scala «in anticipo»

Oltre alla scala motorizzata, l’azienda di Este ha realizzato per il Festival i sistemi di movimentazione a corredo del palco, come quelli che portano in scena le luci e i proiettori, ma anche i telai su cui vengono proiettate le classifiche dei cantanti in gara. «Possiamo dire che tutto ciò che si muove sul palco dell’Ariston è passato da noi. L’emozione è grande – ammette l’ingegnere padovano – Ma altrettanto grande è il senso di responsabilità. Sanremo è una trasmissione di punta, e per giunta in diretta. Ogni sera ci troviamo per guardare lo spettacolo, stiamo davanti alla televisione per controllare che tutto vada per il verso giusto. Anche se sul posto abbiamo tre operatori per risolvere eventuali problemi tecnici, non manca un po ’di tensione». Nessuna preoccupazione, però, quando la co-conduttrice della seconda serata, Bianca Balti, ha confidato scherzosamente al conduttore Carlo Conti di essere talmente impaziente da essersi incamminata verso la scalinata prima che la pedana fosse scesa del tutto. «Impossibile che arrivasse all’accesso – rassicura l’imprenditore di Este – La scala ha dispositivi di protezione all’accesso e ispettori che vigilano».




















































Un motore per ogni gradino

Per Alfa System non è il primo Sanremo. «Già nelle edizioni 2016 e 2017 avevamo realizzato la parte di automazione del palco dell’Ariston. Ma questa è la prima edizione in cui la nostra scala viene usata dai cantanti in gara. Prima era consuetudine riservarla per gli ospiti». Anche le caratteristiche tecniche dell’opera ingegneristica rendono l’edizione 2025 una «prima volta». «La scalinata è formata da un telaio di 6 metri per 3, dal peso di una tonnellata, e da 12 gradini indipendenti, ciascuno azionato da un motore diverso. Oltre a salire e scendere in maniera automatizzata, possono simulare altri movimenti, creando delle sorte di onde scenografiche».

L’azienda nata con gli impianti elettrici

Per costruire la scala che danza dell’Ariston sono serviti 5 mesi. «L’appalto ci è stato affidato nel mese di agosto. Prima abbiamo seguito tutta la parte progettuale, in raccordo con la squadra dello scenografo Riccardo Bocchini. La posa è avvenuta tra dicembre e gennaio. L’allestimento è durato tre settimane e a gennaio tutto era pronto per avviare le prove». Dopo il Festival, dove finirà la struttura? «Probabilmente parte del materiale potrà essere impiegato per la produzione di altre installazioni. La scalinata resterà, almeno per ora, nel nostro magazzino», continua Galante.
Alfa System è specializzata nella realizzazione di sistemi di automazione per lo spettacolo, tra installazioni permanenti sui palcoscenici teatrali e temporanee negli studi televisivi. Ma è nel campo degli impianti elettrici che l’azienda padovana ha mosso i primi passi. «Solo in un secondo momento ci siamo avvicinati all’ambiente dell’intrattenimento – spiega – Prima non avevamo un grande interesse per questo mondo. Oggi è una passione, ma è evoluta negli anni, man mano che il nostro lavoro ci ha proiettati in teatro e in televisione».

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14 febbraio 2025 ( modifica il 14 febbraio 2025 | 19:09)

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