Coppa Italia, l’Aquila salta nella storia: batte Trieste e vola in finale

Aquila, è tutto vero. A Ellis e Niang vengono i cinque minuti e con un finale di rara intensità ed energia i due golden boys trascinano la Dolomiti in finale rimontando una Trieste guidata da un fantastico Ruzzier. Domenica 16 febbraio, alle 17.15, i ragazzi terribili di Galbiati sfideranno la corazzata Armani Milano all’inseguimento di un sogno, con un trofeo da alzare, nulla da perdere ma anche la genuina sfacciataggine dei suoi giovani talenti. Il 25° punto di Ruzzier, al massimo in carriera, aveva dato a Trieste il +6 a meta ultimo quarto e in quel momento il destino dell’Aquila sembrava segnato. Questione di esperienza e fisicità, tanta sofferenza a rimbalzo e la difficoltà a distendersi in campo aperto. Fino a quel momento, appunto. Perché poi Ellis e Niang decidono di rompere gli indugi, o la va o la spacca, tutti i cavalli sfoderati e piede sull’acceleratore. Ne nasce un ribaltone totale, i due ragazzi mettono a ferro e fuoco la difesa triestina con i giochi a due centrali, poi ci pensano Lamb e Cale a completare l’opera in un finale spettacolare con l’ultima preghiera di Ruzzier da metà campo per il supplementare non accolta dagli dei del basket.

La partita

L’Aquila aveva cominciato benissimo la partita, con concentrazione e intensità per toccare il +14 in avvio di secondo quarto, giocando una pallacanestro perfetta, fatta di grande applicazione difensiva e condivisione della palla in attacco. Trieste si affida sostanzialmente a Brown e Valentine che nel primo tempo segnano 25 punti, ai quali si aggiungono i 6 di Ruzzier, sui 33 di squadra. La Dolomiti Energia ha però smarrito il flusso iniziale e si impantana quando non riesce più a correre subendo la fisicità degli avversari, già rientrati a -5 all’intervallo e capaci di prendere il controllo della partita dopo l’intervallo.Ruzzier è un computer, realizza 10 punti nel terzo quarto e produce l’allungo sul 51-57 quando l’Aquila è ai minimi in termini di energia e convinzione. Importante è in quel momento l’unico lampo di Ford che è utile per evitare di affondare e tenere la testa avanti all’ultima pausa (59-58). Il quinto fallo di Valentine a circa 9′ dalla sirena può essere un punto di svolta positiva per la Dolomiti che prova a correre con Ellis ma vede dall’altra parte un Ruzzier deluxe respingere ogni tentativo di rimonta (68-74). Negli ultimi cinque minuti però l’Aquila rompe gli indugi e va a briglie sciolte con i suoi due golden boys. Come contro Reggio, Ellis e Niang mettono a ferro e fuoco l’area triestina, Cale risponde al sorpasso di Brown con la tripla del 78-77 a 1′ dal gong. Un recupero di Niang con canestro fa +3, Brown accorcia, Lamb lascia lì un libero ma in difesa recupera il pallone decisivo e trasforma uno dei due liberi per l’82-79 che sancisce il trionfo.

Il tabellino

Dolomiti En. Trento 82 Pallacanestro Trieste 79
Parziali: 23-13, 38-33, 59-58
TRENTO: Ellis 11, Cale 10, Ford 7, Pecchia 10, Niang 10, Forray, Mawugbe 8, Lamb 18, Zukauskas 8, Hassan ne. All.: Galbiati
TRIESTE: Obljubech ne, Reyes, Deangeli, Uthoff 7, Ruzzier 25, Campogrande ne, Candussi 3, Brown 21, Brooks, McDermott 2, Johnson 2, Valentine 19. All.: Christian
Arbitri: Lanzarini, Lo Guzzo, Gonella
Tiri dal campo: Tre 29/61 (6/17 da tre), Tri 25/64 (11/29 da tre)
Tiri liberi: Tre 18/26, Tri 18/21
Rimbalzi: Tre 34, Tri 41
Assist: Tre 19, Tri 15

Vai a tutte le notizie di Trento

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Trentino