Marco da “Poppi” di Mira  e le linguine con cicale di mare

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Correva l’anno 1965 quando i fratelli trentenni  Armando e Italo Poppi, commercianti di foraggio e sempre in giro con i camion, decisero di aprire un bar trattoria davanti all’appena asfaltata Strada Romea a Mira.  A settembre di quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario dell’ attività. Erano gli anni del boom economico, Armando e Ilario, figli di Dionisio,  ebbero quella visione di far partire un bar trattoria, poi un piccolo albergo. Ora il ristorante Poppi è rinomato con la sua raffinatezza, il servizio e, cosa pregevole, una conduzione familiare. Compreso l’hotel a fianco,  un quattro stelle con 110 camere.

Chi conduce oggi Poppi

Abbiamo incontrato gli attuali conduttori e titolari  del ristorante Poppi: Paola e Adriano. Sono gli eredi dei fondatori, seconda generazione. Paola è la figlia di Armando, ora novantenne, mentre Adriano è il figlio di Italo, mancato  11 anni fa. I due cugini hanno solo una grande passione: lavorare nella loro attività  ed essere felici della loro clientela soddisfatta.  Assieme a loro abbiamo parlato con lo chef Marco Cavallin, giovane e dinamico  capo brigata di cucina.  

Paola e Adriano, ci dite che cosa è il ristorante Poppi?

E’ un’istituzione culinaria con una storia ricca e affascinante. Come sa è stato fondato nel 1965,  ha iniziato come una  trattoria a conduzione familiare, offrendo piatti tradizionali della cucina veneta. Nel corso degli anni, grazie alla dedizione e alla passione della famiglia, il locale è cresciuto in fama e dimensioni, diventando un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola nella regione e oltre. La posizione è strategica, abbiamo un grande parcheggio, tutte le comodità, a poca distanza da Venezia, punto nevralgico per raggiungere anche le altre città della regione. Il Ristorante Poppi si trova lungo la Riviera del Brenta, una zona celebre per le sue ville storiche e i paesaggi pittoreschi.

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La cucina da Poppi da chi è condotta?  

Il cuoco capo brigata è Marco Cavallini. In questi anni ci siamo ingranditi e abbiamo una importante cucina dove lavora una eccezionale brigata di cuochi: da Marco Cavallin, capo brigata, a Sebastiano Ungolo, Alberto Leoni e Vasile Cucu. Sono tutti cuochi di primo livello, provenienti da più zone, con un  ottimo curriculum. Poi allarghiamo la brigata ad altri bravi aiutanti.

E in sala?

Non abbiamo direttori di sala. Questa la gestiamo noi, Paola e Alberto, e alcune nostre collaboratrici.  Non ci vogliamo chiamare direttori. Ripetiamo: la nostra è una gestione che vuole continuare a essere a conduzione familiare, in grande armonia. Oltre a noi, fra i famigliari, c’ è anche Pierina, sorella di Armando e Italo, che ancora lavora con passione, da giovane in quegli anni aveva studiato le lingue, e questo ci ha ulteriormente aiutato.

Marco, ci racconta la sua storia? Come arrivato da Poppi?

Sono uno del posto, nato a Dolo 34 anni fa, il 2 dicembre 1990.  Ho da sempre avuto la passione di fare il cuoco. Ho frequentato l’alberghiero  Giuseppe Cipriani di Adria e sono qui al ristorante Poppi da cinque anni. Ma prima di approdare al Poppi, ho avuto una serie di esperienze di lavoro nel territorio: da Piove di Sacco a Padova e a Piazzola sul Brenta. Le racconto che la mia passione si è ulteriormente sviluppata quando ero un ragazzino alle medie. Mia mamma Susanna che lavorava a Stra realizzando scarpe veniva a casa sul tardi. Fu così che, vedendo cosa faceva in cucina, volli provare a cucinare. Iniziai con i sughi da mettere nella pasta.  E da lì non mi fermai più.

In sostanza i sughi le hanno fatto da apriporte per il suo lavoro?

Esattamente, poi feci esperienza soprattutto nelle cucine dove si lavorava il pesce. I piatti di pesce sono creativi, divertenti da fare. La mia specialità è la realizzazione di piatti di pesce. La mia è una cucina tradizionale ma rivisitata. Infatti  la cucina del Ristorante Poppi è rinomata per la sua autenticità e l’attenzione alla qualità degli ingredienti. Il menù propone una vasta gamma di piatti tipici veneti, con un’enfasi particolare sui frutti di mare freschi e sul pesce

E nella sua vita privata?

Sono sposato con Jessica, lei ha un negozio di abbigliamento, non fa il lavoro mio ma le piace cucinare. A casa  cucina lei  ma alcune volte cucino anch’io. Abbiamo due bambini piccoli: Davide di 7 anni e Vittoria Stella di appena un anno. E abito in una frazione di Dolo, a Sanbruson.

Per i lettori di www.enordest.it  Marco Cavallin  ha preparato la ricetta delle linguine con cicale di mare. Un piatto marinaro, raffinato e gradevole.

Linguine con cicale di  mare

Ingredienti (per 4  persone). 16 cicale di mare, 320g di linguine nr.13, 1 scalogno, 10-12 pomodorini datterino, 5 foglie di basilico, 1 pizzico di sale qb, 1 pizzico di pepe qb, brandy qb, 1 noce di burro, olio evo.

Preparazione. Puliamo le cicale di mare da crude tenendo la polpa. Puliamo e tritiamo finemente lo scalogno.  Nel frattempo mettiamop a bollire l’acqua: appena prende il bollore mettiamo la pasta con un tempo di cottura di 9 minuti. Continuiamo a fare il soffritto, aggiungiamo la polpa delle cicale di mare, facciamo rosolare per bene, successivamente sfumiamo con un goccio di brandy. Saliamo, pepiamo e aggiungiamo un po’ di acqua di cottura, i pomodorini tagliati a metà e facciamo cucinare per3,4 minuti.
Scoliamo la pasta e aggiungiamo le foglie di basilico spezzettate a mano. Spadelliamo con una noce di burro e un filo di olio extravergine di oliva. Impiattiamo e serviamo al tavolo.

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Il vino in abbinamento

Per il vino in abbinamento  Paola e Adriano propongono un Lugana Fraccaroli Doc. Una cantina di Peschiera del Garda di questo vino ottenuto dalle vine di Turbiana. Un vino fresco, piacevole e armonico in bocca, profumato di agrumi, sapore du mandorla e pesca, con il giusto equilibrio minerale, molto adatto a questo piatto di mare.   





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