Inizia oggi una storica ondata di gelo, di proporzioni eccezionali, nelle Regioni dell’Est tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente. Stiamo parlando di una delle irruzioni fredde più intense degli ultimi decenni, tanto che porterà la neve in luoghi impensabili nelle terre desertiche tra Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Iraq. La neve potrebbe raggiungere persino le coste del Golfo Persico, un evento davvero rarissimo. Di certo nevicherà in modo abbondante e copioso in Siria, Libano, Israele, oltre che a Cipro. E l’Italia verrà comunque lambita da questa ondata di gelo di proporzioni storiche.
L’irruzione fredda è già in atto e i suoi confini sono ben illustrati dalle temperature minime raggiunte oggi nelle principali città d’Europa: -16°C a Helsinki e Oslo, -15°C a Vilnius e Minsk, -14°C a San Pietroburgo, -13°C a Stoccolma e Riga, -11°C a Praga, -10°C a Mosca, -9°C a Budapest, -8°C a Varsavia e Kiev, -6°C a Bratislava, -3°C a Vienna, Zurigo e Bucarest, -2°C a Parigi, Amsterdam e Lubiana, -1°C a Belgrado, Bruxelles e Rotterdam. Ovviamente questo è solo l’inizio dell’irruzione artica che nei prossimi giorni si estenderà , appunto, a oriente lasciando un clima molto più mite nell’Europa occidentale.
L’Italia sarà esattamente a metà tra le due grandi anomalie: per tutta la settimana entrante, la Regione più calda del nostro Paese sarà la Sardegna mentre le più fredde saranno quelle Adriatiche e in modo particolare la Puglia, comunque senza eccessi né in un senso (caldo a ovest) né nell’altro (freddo a est). Il nucleo dell’ondata di gelo nelle prossime ore si intensificherà sulla Russia, estendendosi rapidamente all’Ucraina che già stasera e domani vedrà grandi bufere di neve e temperature glaciali. Per l’Ucraina sarà l’ondata di freddo più intensa degli ultimi tre anni, e cioè da quando è iniziata la guerra: un evento che metterà a dura prova la tenuta del Paese soprattutto dal punto di vista dei sistemi elettrici. Le temperature piomberanno fino a -20°C in pianura per più giorni consecutivi.
Nei primi giorni della settimana, l’irruzione fredda si estenderà ai Balcani portando il grande gelo in Romania, poi Bulgaria e tutte le Regioni del Mar Nero. Anche i Balcani saranno coinvolti da quest’irruzione fredda, seppur in modo più marginale. Intanto tra lunedì 17 e martedì 18 febbraio avremo grandi nevicate tra Romania, Serbia e Bulgaria, prima che il grosso delle nevicate si concentri su Grecia, Turchia, Russia e Georgia, lungo le sponde del Mar Nero dove localmente avremo accumuli straordinari, superiori ai 50cm in riva al mare.
Nel corso della settimana, l’irruzione gelida si estenderà al Mediterraneo Orientale inglobando tutta la Turchia, uno dei Paesi più colpiti da gelo e neve, e gradualmente anche il Medio Oriente. Il gelo arriverà sul mare Egeo, raggiungerà Creta, poi anche Cipro, la Siria, il Libano, Israele e l’Egitto, coinvolgendo anche l’estremità orientale della Libia, in Cirenaica. In queste aree del Mediterraneo orientale farà freddissimo, con nevicate copiose che arriveranno fin sulle coste e soprattutto tra Siria, Libano e Israele saranno davvero abbondanti, di proporzioni epiche.
Le mappe sinottiche del modello europeo ECMWF illustrano in modo magistrale la traiettoria di quest’irruzione gelida:
I giorni più freddi per il Medio Oriente, dove ci aspettiamo nevicate davvero incredibili, saranno quelli del prossimo weekend: sabato 22 e domenica 23 febbraio. Ma l’irruzione gelida non finirà qui: si estenderà ulteriormente verso sud/est colpendo in pieno anche l’Iraq e l’Arabia Saudita. Le temperature rimarranno su un’area molto estesa di gran lunga al di sotto rispetto alle medie del periodo, di oltre 10°C sotto le medie, per una decina di giorni: ecco perchè si tratta di un’irruzione fredda di proporzioni davvero incredibili.
Le mappe con la previsione delle anomalie termiche del modello ECMWF per i prossimi dieci giorni evidenzia l’eccezionalità di quest’irruzione appena iniziata:
Non è una coincidenza se questo freddo così anomalo arrivi nelle medesime aree dell’Est Europa e del Medio Oriente che nelle scorse settimane, tra fine Gennaio e inizio Febbraio, hanno vissuto un’altrettanto eccezionale ondata di caldo anomalo: è l’ennesima conferma della teoria della compensazione, che ovviamente non è precisa al millimetro altrimenti non esisterebbero variazioni termiche di lunga durata, ma tendenzialmente vede estremi che si compensano nel corso del tempo nelle varie aree geografiche che sono interessate da anomalie termiche di qualsiasi natura.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, su MeteoWeb seguiremo gli effetti di quest’eccezionale ondata di gelo e neve con un vero e proprio speciale: sarà la più intensa dell’inverno e determinerà eventi meteorologici di proporzioni storiche. Continuate a seguirci!
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