Arezzo Casa e Comune per il nuovo piano delle case popolari. Al via i lavori

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Un po’ di ossigeno per permettere ad Arezzo Casa di portare a termine alcuni lavori di ristrutturazione nei vari palazzi di case popolari. Arriva grazie al nuovo contratto di servizio. A spiegarlo, così come ad annunciare i nuovi lavori o quelli che saranno portati a termine nel 2025, sono Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo e gli assessori Monica Manneschi (politiche delle case) e Alberto Merelli (bilancio). Spiega quest’ultimo di cosa si tratta: “Il contratto di servizio, quello che era in vigore fino al 2024, prevedeva un canone concessorio che Arezzo Casa doveva pagare al Comune per ogni unità abitativa in funzione. Una somma che, per il Comune di Arezzo, si aggira sui 125 mila euro. Fino al 2024 – spiega l’assessore Merelli – questi soldi, Arezzo Casa li dava al Comune e il Comune li utilizzava per pagare le morosità incolpevoli, che sarebbero gli affitti non pagati da coloro che non potevano, per problemi di varia natura. Ecco, perché incolpevoli”.

“A quel punto il Comune – spiega ancora Merelli – usando quei soldi pagava le morosità incolpevoli ad Arezzo Casa. Con il nuovo contratto di servizio invece questi soldi del canone concessorio il Comune li lascia ad Arezzo Casa per pagarci la manutenzione straordinaria e in più, sempre il Comune, paga le morosità incolpevoli”. “Una scelta importante e non facile – interviene l’assessore Monica Manneschi – perché abbiamo dovuto convincere tutti gli altri comuni che questa era davvero la scelta più saggia”. Grazie dunque a queste nuove entrate, Arezzo Casa può dunque impegnarsi su alcune ristrutturazioni.

Quali sono e quali sono quelle compartecipate dal Comune, le elenca Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo Casa: “Via Funghini un edificio dove abbiamo già fatto interventi in passato. E quello dove ci sono le maggiori criticità. Lavori per 200 mila euro che servono per concludere l’ultima parte di impermeabilizzazione delle coperture e a rifare le facciate che nonostante abbiano venti anni sono in cattivo stato. Tra l’altro – anticipa – sparirà quel colore, rosso Ferrari e riporteremo quell’edificio ad un colore normale. Un intervento con la compartecipazione del Comune di Arezzo che ha messo 70 mila euro.

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Poi abbiamo i lavori in via degli Accolti dove andremo a fare un intervento parziale. Qua stiamo parlando di 400 mila euro che serviranno per le coperture. Chi conosce quell’immobile sa che avrebbe bisogno di un lavoro più invasivo e più radicale, ma purtroppo non ci sono risorse e più di questo non possiamo fare. Ma sarà comunque un intervento importante e sarà, il primo dopo 50 anni”. “Si parla di manutenzione straordinaria – dice ancora Roggi – in via Montale-Alfieri con la compartecipazione del Comune che ci ha messo 2 milioni di euro. Un intervento che dovrebbe finire entro l’estate. Poi in via Darwin: 130 mila euro di facciate. E ancora. Via Ristoro, il Casone, come viene chiamato dagli aretini, che è l’edificio più vecchio a livello provinciale che è rimasto in nostro possesso. Ha 100 anni e siamo intervenuti con un lavoro di consolidamento delle terrazze”.

Via San Bernardino da Siena – prosegue Roggi – è l’altro intervento fatto in compartecipazione con il Comune e anche in questo caso messa in sicurezza delle terrazze: 130 mila euro complessivi. Il 45 per cento messo dal Comune di Arezzo. Poi in via Tortaia, 180 mila euro di copertura piana, 140 mila euro dal Comune di Arezzo e i restanti da Arezzo Casa. Per giugno, questo intervento, sarà concluso”.

Prosegue Roggi: “Purtroppo non ci sono altri interventi, perché non ci sono risorse. Ci sarebbero altri dieci palazzi da rimettere a posto, ma non arrivano soldi. Non ne arrivano più dalla Regione Toscana e se non riusciamo a ripristinare una linea diretta tra Regione e Arezzo Casa, questo sistema sarà costretto a fermarsi”. Un problema, è bene precisarlo che non è solo di Arezzo e provincia, ma riguarda tutta Italia. “Anzi – dice Manneschi – Arezzo è tra le città più virtuose”. Poi sottolinea: “L’operazione che è stata fatta, merito soprattutto degli uffici comunali, ha dato modo di dare ossigeno ad Arezzo Casa di tanti introiti che non sarebbero rientrati mai se non ci fosse stato un lavoro importante di squadra. E’ un piccolo polmone, ma servirà molto a chi vive dentro gli alloggi popolari che andremo a ristrutturare”, conclude l’assessore Manneschi.



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