(ASI) Il Financial Times ha pubblicato la nuova edizione del rapporto European Cities and Regions of the Future 2025, confermando il Piemonte al 6° posto nella classifica delle regioni europee di grandi dimensioni per la sua strategia di attrazione degli investimenti. Per la prima volta, anche la città di Torino entra nella classifica, posizionandosi al 6° posto tra le grandi città europee con la migliore strategia per attrarre investimenti, un risultato che si somma alla recente nomina a Capitale europea dell’Innovazione. Negli ultimi quattro anni, gli investimenti esteri in Piemonte sono aumentati di oltre l’80%, confermando l’efficacia del lavoro di Ceipiemonte, in sinergia con la Regione Piemonte, le Camere di Commercio e le Università.
Intervista al Professor Dario Peirone, economista e Presidente di Ceipiemonte (Centro Estero per l’Internazionalizzazione, agenzia pubblica per l’export delle imprese piemontesi e di attrazione investimenti esteri in Piemonte)
Che cosa significa questo riconoscimento del Financial Times?
“Questo riconoscimento pone il Piemonte nella classifica internazionale del Financial Times, che è stata redatta dal loro supplemento fDi Intelligence, dedicato agli investimenti esteri. Avevamo già ottenuto di essere tra i primi 10 in Europa nel 2023. Ed era stata la prima volta. Confermarci in questa classifica è un ottimo risultato, particolarmente significativo se pensiamo che sono presenti per l’Italia in questa top ten solo Lombardia ed Emilia Romagna, due regioni molto competitive e con PIL maggiori rispetto al Piemonte.”
Qual è stata la strategia che ha portato a questi risultati?
“È il frutto di un lavoro iniziato nel 2022, che ha portato ai primi risultati nel 2023 e ora si conferma nel 2025. Abbiamo riorganizzato internamente Ceipiemonte, creando una divisione specifica per l’attrazione di investimenti e cercando competenze a livello globale. Abbiamo assunto almeno 20 giovani, tutti under 40 e in alcuni casi under 30, con esperienza internazionale, che ora lavorano a Torino. Questo ha permesso di adottare una strategia molto più proattiva rispetto al passato, cercando attivamente gli investimenti invece di aspettare che arrivassero.”
In che cosa consiste una strategia più proattiva?
“Abbiamo strutturato un’attività di market intelligence per individuare potenziali investitori. Ogni volta che portiamo le nostre imprese all’estero per una fiera o un evento, colleghiamo anche una serie di incontri per attrarre investimenti in Piemonte. Abbiamo inoltre creato forti sinergie con i nostri soci, la Regione Piemonte, le Camere di Commercio e le Università. Questo ci ha permesso di accedere a reti istituzionali, commerciali e accademiche che prima non erano collegate tra loro, creando un effetto esponenziale nei risultati.”
Quali sono stati i risultati concreti di questa strategia?
“Siamo passati da poche decine di proposte di investimento sul territorio a quasi 500 casi seguiti dal team di attrazione investimenti di Ceipiemonte. Il primo investitore in Piemonte è la Francia, mentre il primo paese extraeuropeo sono gli Stati Uniti. Gli investimenti provengono poi da paesi europei come la Germania e la Svizzera, che sono ovviamente prossimi al nostro territorio. Ma abbiamo anche investitori provenienti da tutto il mondo. Dal 2022 ad oggi, abbiamo chiuso 21 casi di investimento da Svizzera, Francia, Canada, India, Ucraina, Brasile e Stati Uniti.”
Quali settori hanno attratto maggiormente gli investimenti?
“Sicuramente i settori dell’Aerospazio e dell’Automotive. L’Aerospazio in particolare sta attirando molto in questo momento. Abbiamo anche un buon livello di investimenti nell’agroalimentare, nella meccatronica e nei semiconduttori. Recentemente ci sono stati casi molto significativi in questi ambiti.”
Prima lei sottolineava che i soci hanno contribuito al rilancio delle attività di Ceipiemonte. In che modo?
“Quando il nostro nuovo cda si è insediato, nel primo incontro che abbiamo avuto in Regione sia il Presidente Alberto Cirio sia l’allora Assessore Fabrizio Ricca sono stati chiari: non vogliamo entrare nelle vostre decisioni ma vi giudicheremo dai risultati. Questo approccio pragmatico, che non è affatto scontato riscontrare all’interno delle istituzioni locali italiane, è proseguito con la nuova Giunta, in particolare con l’Assessore Andrea Tronzano. I risultati hanno convinto anche gli altri soci, che quindi ci hanno dato fiducia e supportato in maniera significativa il nostro lavoro.”
Veniamo ai risultati allora. Qual è stato l’impatto economico degli investimenti attratti?
“Gli investimenti, che abbiamo attirato solo nel 2024, avranno una ricaduta economica di 3,2 miliardi di euro sul territorio piemontese e creeranno 2.000 nuovi posti di lavoro. Parliamo di cifre molto importanti per la Regione.”
Torino ha debuttato in classifica come grande città europea per attrazione investimenti. Qual è il significato di questo risultato?
“Sì, Torino è entrata per la prima volta nella classifica del Financial Times come sesta grande città europea per la strategia di attrazione investimenti. Era una sfida difficile, perché Torino aveva bisogno di diversificare la sua economia oltre l’Automotive, che ha subito una crisi significativa. Abbiamo ricominciato da un anno a collaborare regolarmente con il Comune di Torino su questi temi e questo debutto rafforza la visibilità internazionale del territorio e conferma la validità del lavoro di Ceipiemonte.”
Quali sono le prospettive per il futuro di Ceipiemonte?
“Continueremo a lavorare per rafforzare il nostro posizionamento e attrarre sempre più investimenti, puntando su settori e mercati strategici, mantenendo un approccio proattivo. Questo successo, come ho già affermato in precedenza, è il risultato di un lavoro iniziato nel 2022, ma il nostro obiettivo è di consolidare e migliorare ulteriormente i risultati nei prossimi anni.”
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