Di nuovo in piazza sui temi sociali, esattamente come il 29 novembre 2024. Il centrosinistra si prepara alla protesta contro le bollette, i salari bassi e le pensioni: a lanciare l’idea è l’ex presidente del Consiglio e leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte che nella giornata di oggi, 17 febbraio 2025, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa.
La situazione descritta dal leader del M5s è preoccupante: secondo Conte, l’economia del nostro Paese è stata distrutta dalle politiche sociali volute dal governo Meloni. Il presidente dei pentastellati ha invocato la possibilità di tornare in piazza contro l’esecutivo nazionale dopo il 29 novembre sui temi sociali e contro la produzione di armi.
Si dice d’accordo con Conte anche Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico che al momento si trova a L’Aquila. La leader del Pd ha spiegato che il suo partito appoggerà la possibile iniziativa di Conte anche se non si conosce ancora la data e chi altro parteciperà alla piazza organizzata dal presidente dei Cinque Stelle. In dubbio gli altri partiti dell’opposizione, nei prossimi giorni sarà definita meglio la linea sulla possibile protesta che metteranno in atto Pd e 5s.
La protesta di Conte contro Meloni
Il governo Meloni ha distrutto l’economia italiana, questo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte in un’intervista su La Stampa. Al momento, l’esecutivo nazionale non sembra aver mosso alcun passo sui dazi che il presidente degli Usa Donald Trump vorrebbe imporre all’Europa nonostante i proclami della premier Giorgia Meloni che ritiene di poter convincere il tycoon a non “colpire” il nostro Paese.
Non si registrano miglioramenti neanche dal punto di vista dello sviluppo che, secondo il presidente del M5s, non ci sarebbero. Su tutto questo scenario pesa anche l’inflazione e il carobollette che colpiscono direttamente le tasche dei cittadini ed è anche per questo che Conte ha invocato una piazza contro il governo di Giorgia Meloni. Come ha spiegato il presidente dei 5S:
Contro il racconto menzognero, a reti unificate, secondo cui l’economia sta andando bene. Staremo con tutti coloro che si sono stancati delle prese in giro e pensano che aumentare le pensioni minime di 1,80 euro sia un affronto, che lasciare 5, 7 milioni in povertà aumentando gli stipendi ai ministri sia vergognoso, che difendere banche e poteri forti abbandonando gli imprenditori che tirano la carretta sia vigliacco. Insomma, contro un governo e una Commissione europea che mettono il cappio al collo a famiglie e imprese, mentre offrono champagne a banche e industrie delle armi
Schlein risponde all’appello di Conte
A sostenere la proposta di Conte è arrivata anche Elly Schlein. La segretaria del Partito Democratico si è dichiarata pronta ad appoggiare l’iniziativa di mobilitazione avanzata nel corso dell’intervista. Al momento, la leader del Pd si trova a L’Aquila, ma ha già fatto sapere che il suo partito è favorevole alla protesta, seppure siano ancora in fase di definizione i dettagli, come la data esatta e la partecipazione di altri partiti dell’opposizione.
La segretaria dem ha invitato alla massima unità nella lotta contro le scelte economiche del governo, anche se la strategia per coinvolgere altre forze politiche rimane ancora aperta. Come ha spiegato la stessa Elly Schlein oggi da L’Aquila:
Per manifestare sulla questione sociale, i salari bassi, le pensioni, le bollette noi ci siamo e ci saremo sempre e siamo disponibili anche a organizzarla insieme, contro la propaganda di questo governo
Condivido le parole del Presidente @GiuseppeConteIT. Il governo Meloni e la Commissione europea stanno mettendo il cappio al collo di famiglie e imprese, mentre offrono champagne a banche e industrie delle armi.
Scenderemo in piazza contro tutto questo. Siete pronti? pic.twitter.com/sWuSakN0iE— Mario Furore (@MarioFurore) February 17, 2025
Chi potrebbe scendere in piazza?
Il panorama politico italiano, quindi, si appresta a vivere un altro capitolo di frizione tra il governo di destra e le forze di centrosinistra, che sembrano sempre più unite nel criticare le politiche economiche e sociali attuate dall’esecutivo Meloni. Tuttavia, rimane da vedere come si evolverà la protesta, se altre formazioni politiche si uniranno o se emergeranno divergenze interne, complicando la costruzione di un fronte comune contro il governo.
La mobilitazione che potrebbe scatenarsi nei prossimi mesi appare essere un ulteriore banco di prova per la tenuta politica e sociale del Paese. Mentre non ci sono dubbi su una possibile adesione da parte di Alleanza Verdi Sinistra, restano in forse le forze del centro. Per ora, tutto resta in divenire ma nei prossimi giorni Conte potrebbe comunicare una data. L’ultima volta che i partiti sono scesi in piazza per temi sociali è stato lo scorso 29 novembre, per la manifestazione nazionale indetta da Cgil e Uil contro la legge di bilancio.
Articolo in tre punti
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Giuseppe Conte lancia una nuova protesta: Il leader del M5s propone di tornare in piazza contro le politiche del governo Meloni, criticando la gestione delle bollette, dei salari bassi e delle pensioni.
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Sostegno del Partito Democratico: Elly Schlein, segretaria del Pd, ha dichiarato che il partito appoggerà l’iniziativa, pur senza definire ancora data e partecipanti, in attesa di ulteriori dettagli.
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Unione delle forze di centrosinistra: L’opposizione si prepara a un’azione comune contro l’esecutivo, mentre le discussioni su come strutturare la protesta proseguono.
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