più investimenti in data center per l’Ai

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Tra qualche anno tutte le imprese saranno ‘aziende Ai’: ne è convinto Julien Groues, il capo nel Sud Europa di Amazon Web Services (Aws, il braccio del colosso dell’eCommerce dedicato ai data center, primo player del settore per distacco).

A patto che quelle stesse aziende capiscano che senza i dati giusti non si va da nessuna parte: “Nessun dato, nessuna Ai” dice, rimarcando l’importanza cruciale dei dati per utilizzare l’intelligenza artificiale in modo efficace.

Intanto per gestire quei dati e utilizzarli l’infrastruttura è in costruzione, Aws ha portato a casa la benedizione del Governo al suo investimento da 1,2 mld sui nuovi data center lombardi.

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Il riconoscimento da parte del Cdm dell’interesse strategico nazionale del programma di investimento di Aws è essenziale per stabilire ed espandere l’infrastruttura e i servizi cloud in Italia già oggi rilevanti: nel 2020 sempre in Lombardia è stata lanciata (con 2 mld di euro) la Regione Aws Europa da realizzare entro il 2029.

Il nuovo investimento aggiungerà due data center alla rete creata da Amazon nella zona di Milano, da tempo eletta dai colossi del tech (e dalle regole apposite create dalla Regione) zona perfetta per la costruzione di nuovi data center.

Il Dl asset

Al di là delle cifre (3,2 mld in tutto, tra investimenti del 2020 e del 2024) è quasi un primato: è solo la seconda volta che si applica il Dl Asset (104/2023), ed è la prima che si fa nel settore del cloud, dopo la delibera del 27 settembre per l’investimento della società di chip di Singapore Silicon Box.

La norma è riservata agli investimenti esteri in Italia sopra il miliardo di euro, e comporta la nomina di un Commissario straordinario di Governo con il compito di rilasciare una “autorizzazione unica” che accorpa tutti gli atti necessari previsti dalle normative, accelerando così i tempi di messa a terra dell’investimento.

Investimento che secondo l’azienda vale 880 mln di euro di Pil e fino a 5.500 posti di lavoro entro il 2029 lungo l’enorme catena di fornitura toccata da iniziative del genere. Un data center infatti va costruito, manutenuto (una delle necessità che richiede meno personale) collegato alla rete energetica e di telecomunicazioni.

Il ruolo del Cloud Computing per le imprese

Mentre si lavora all’infrastruttura, la migrazione delle aziende su cloud continua: la spesa mondiale per servizi cloud viaggia verso il trilione di dollari, dopo un aumento da 563 a 680 mld lo scorso anno, secondo i dati Gartner.

Perché questa corsa al cloud? Le aziende vogliono “aumentare la competitività riducendo i costi IT e incrementando l’innovazione”, dice il manager, che ricorda che in questo modo le imprese, oltre a risparmiare, hanno anche maggiore sicurezza e sostenibilità.

La crescita dei data center

Stando ai numeri del Politecnico di Milano, sono però ancora poche in Italia le aziende che sanno come allocare risorse economiche per il cloud, mentre la potenza energetica dei data center lo scorso anno è aumentata del 17%. Groues ha evidenziato il concetto di ottimizzazione finanziaria, o FinOps, che aiuta le aziende a comprendere e minimizzare le spese.

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“In termini di Ai, ci concentriamo sul ritorno sugli investimenti e sull’uso di soluzioni come Amazon Bedrock, che offre modelli ottimizzati per specifiche esigenze. Inoltre, stiamo sviluppando il FinOps, che aiuta a ottimizzare i costi del cloud. Ho team in Italia dedicati a questo, ad aiutare i nostri clienti a risparmiare”.

Parlando del cloud, lo scenario è cambiato molto: adesso i giganti oltre a competere cooperano, come ad esempio Aws e Oracle. “Il panorama del cloud è mutato. Aws ha lanciato i suoi servizi di cloud computing nel 2006, quindi è un settore relativamente recente, cresciuto rapidamente. Ora stiamo assistendo a una ‘coopetition’, una competizione collaborativa, per offrire ai clienti le migliori tecnologie.

Gli studi mostrano come innovazione e competizione possano essere bilanciate”. Qualche esempio? “Collaboriamo con aziende come Netflix, che utilizza Aws anche se qualcuno potrebbe considerarla concorrente di Amazon Prime Video. Collaboriamo anche in ambiti come i large language model: Anthropic, una delle aziende leader nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale, utilizza i nostri servizi, così come lavoriamo con Microsoft e Oracle. Andy Jassy, Ceo di Amazon, ha detto che non si tratta di Aws contro il mondo, ma di come possiamo collaborare per aiutare i clienti”.

Cosa guida gli investimenti in Europa

L’impegno in Italia è enorme, ma va inquadrato rispetto alle cifre messe in campo in tutta Europa da Aws: nel 2024 è stato annunciato l’incremento dell’investimento a 15,7 mld di euro per la Spagna, per una nuova rete di data center in Aragona.

In Germania pioveranno 7,8 mld al 2040, nel Regno Unito altri dieci. Queste decisioni “sono guidate da fattori come la domanda da parte dei clienti, l’ambiente normativo e la disponibilità di talenti”, spiega il manager, ma anche la disponibilità di energia rinnovabile, che con uno sviluppo adeguato della rete per l’Italia potrebbe rappresentare un grosso vantaggio.

“Il 100% dell’energia che utilizziamo in Europa proviene da fonti rinnovabili. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le infrastrutture locali per garantire che i nostri data center in Italia siano ben supportati”.

“Personalmente, sono molto felice degli investimenti nel Paese”, spiega il manager che vive in Italia ma segue le operazioni anche in Francia, Spagna e Portogallo. “L’Italia sta registrando un’adozione rapida di Aws in tutti i settori, dalle grandi banche alle Pmi, fino alle startup”.

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Le regole che mancano

La mancanza di norme è un freno: non è un caso se l’unica Regione che si è dotata degli strumenti adeguati, la Lombardia, attira la stragrande maggioranza degli investimenti su data center in Italia, che a livello nazionale di fatto non ha ancora ‘riconosciuto’ i data center; a livello Ateco sono accomunati ai semplici capannoni industriali – un paradosso che in Parlamento si sta provando a cancellare.

Ma il manager Aws è soddisfatto, soprattutto considerato l’interesse strategico posto sul suo investimento. “Il commissario speciale avrà il ruolo di velocizzare le procedure. Al momento, ci sono diverse proposte legislative in discussione in Parlamento e linee guida regionali già adottate in Lombardia, che faciliteranno ulteriormente” questi finanziamenti.

Intanto Aws è già al lavoro sui nuovi investimenti nei data center lombardi. C’è il rischio che queste strategie possano arricchire solo l’indotto del Nord Italia? Secondo Groues la scelta della Lombardia “dipende dalla necessità di posizionare i data center vicini tra loro per garantire le migliori prestazioni ai clienti. Tuttavia, stiamo investendo anche nel Sud Italia e in altre aree con infrastrutture più piccole, come edge location, per migliorare la velocità di accesso”.



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