La Roccaraso degli ultimi giorni? Smarrita e in difficoltà. Attaccata da tutti i lati e a nulla vale affermare: parlatene bene, parlatene male purché ne parliate. È un grave errore di immagine. Ma poi bisogna aggiungere che l’immagine se n’è già andata a farsi benedire. E la risalita della china sarà molto difficile. Ci vorranno altri uomini e perché no le donne, ma che siano giusti. È una questione di attaccamento al paese, di passione di idee e di responsabilità, di imprenditorialità.
È successo per colpa dei roccolani, ma anche per colpa dei media che, non conoscendo il fenomeno decennale dei gitanti napoletani della domenica sulla neve, hanno raccontato quello che è sprigionato in maniera veemente da una serie di immagini, di racconti, di frasi rubate qua e la a causa di 220 autobus e undicimila circa avventori di un fazzoletto di neve rimasuglia quasi al centro del paese.
Verso le 16 di quell’ultima domenica di gennaio c’è stato l’epilogo sulla strada statale per ripartire verso il napoletano: traffico bloccato per diverse ore e ambulanze lampeggianti impedite a correre a destinazione, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. La domenica successiva si è posto rimedio introducendo l’accredito degli autobus in maniera limitata.
Si sono ridotti i problemi di viabilità e di mantenimento della pulizia del paese. Tutto ciò, complice anche il tempo che non è stato eccellente nelle due domeniche successive, ha portato anche ad un certo disorientamento delle presenze turistiche vere, cioè degli sciatori che arrivano nei fine settimana e di quelli che in un certo numero ancora preferiscono alloggiare negli alberghi per più giorni e quindi sciare in tranquillità. Mancano in maniera esagerata anche i proprietari delle seconde case. Non possiamo più parlare di settimane bianche.
Abbiamo così appreso di una affermazione ufficiale in merito, di doglianza della Federalberghi Abruzzo, che ha fissato a -60% le presenze turistiche e quindi sciistiche, impegnandosi perciò ad intervenire presso l’Assessorato al turismo della Regione Abruzzo affinché provveda a predisporre una campagna pubblicitaria basata sul fatto che la situazione di Roccaraso e degli Altopiani è felicemente ricca di neve e la tranquillità nei paesi regna sovrana.
Ma questa affermazione di riduzione rilevante di presenze turistiche, possiamo affermare che ha fatto andare su tutte le furie la Federturismo Abruzzo, portandola a rendere noto ed in maniera vibrante che quassù la situazione è normale, anzi soddisfacente e la neve che continua a cadere mantiene viva la presenza di sciatori.
Ora qualcuno dovrebbe porsi di fronte a questa specie di dilemma ed immaginare chi ascolta queste affermazioni. Che sono ulteriormente condite di tante altre, irrazionali, svianti, umorali della peggior specie e capire se costui possa decidere con convinzione se vale la pena di venire a sciare nel nostro comprensorio.
Bene, a questo punto, ammesso che la complessiva offerta turistica sia giusta e attraente c’è da chiedersi se esista a tal proposito una comunicazione giusta e univoca che rappresenti non solo Roccaraso, ma gli interi Altopiani Maggiori d’Abruzzo. Io dico che non esiste e perciò non esistendo e non avendo un organismo che la diffonda accade quello che vi ho raccontato in precedenza, che senza ombra di dubbio posso affermare avvolge in un disastro totale la nostra capacità di ospitalità turistica. Lo ripeto da troppo tempo, la nostra offerta turistica, al netto del Comprensorio sciistico e della bellezza incomparabile di Pescocostanzo è rimasta al palo e la capacità di comunicazione è inesistente.
Sono spesso in contatto con imprenditori di alcune tra le migliori località turistiche dell’arco alpino, che ho conosciuto per via delle mie ricerche sulla storia del turismo di Roccaraso, e ultimamente mi hanno rappresentato la loro offerta turistica, corroborata da una eccellente organizzazione. Queste località hanno affidato lo studio del prodotto e la sua comunicazione e marketing a soggetti diversi dai loro imprenditori.
Cioè a professionisti preparati esclusivamente in questo tipo di attività. I risultati sono soddisfacenti e in taluni casi eccellenti. Hanno anche loro problemi, così come li hanno tutti in un momento di costante evoluzione del fenomeno turistico, ma proprio perché si sono affidati a professionisti competenti, aggiustano il tiro costantemente.
Quindi, buon intenditor poche parole.
Ugo Del Castello
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