‘Divieto di velo’, passa la mozione della Lega in Consiglio regionale, ma il centrodestra si divide

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


(Foto Mianews-archivio)

Passa al Pirellone la mozione della Lega per il divieto di indossare in luoghi pubblici indumenti che coprano il volto, come burqua o niqab, ma la maggioranza di centrodestra si divide dul testo.  La mozione è stata votata a scrutinio segreto su richiesta del Pd e per punti separati su richiesta di Forza Italia che non ha partecipato al voto sul punto 3, quello riguardante l’estensione del divieto anche alle scuole, per le ragazze minorenni. Gli azzurri in un emendamento avevano chiesto di stralciare la parte dal testo. La modifica non era stata accolta dalla Lega che ha invece recepito per quel paragrafo una riformulazione presentata da FdI, quella poi bocciata dall’Aula. L’esito della votazione ha visto infatti 30 voti favorevoli, 31 contrari, un solo astenuto e 9 consiglieri che non hanno partecipato al voto. Sono invece state approvate le altre parti della mozione.

Nel dettaglio, l’Aula si è espressa sul testo della Lega modificato da due emendamenti, uno presentato da FdI e uno da Forza Italia. Nella formulazione finale, con l’intesa di tutto il centrodestra, grazie all’emendamento degli azzurri è stato tolto il termine ‘islamico’ in riferimento al velo, per eliminare la connotazione religiosa. La mozione impegna dunque la Giunta “a sollecitare il Governo o il Parlamento ad adottare iniziative legislative volte ad introdurre misure che vietino l’utilizzo di tutti quegli indumenti che possano coprire il volto come ad esempio burqa o niqab nei luoghi e negli edifici pubblici”. Non è passato invece il punto 3 riguardante le scuole che, nella riformulazione dell’emendamento di FdI invitava “il Governo a valutare l’estensione dell’uso del velo in tutti gli ambienti scolastici per le minorenni, non solo per ragioni si sicurezza e ordine pubblico ma anche al fine di garantire la reale possibilità per le giovani donne autodeterminarsi liberamente, riaffermando la centralità dei diritti delle donne e favorendo così la piena loro integrazione”.  Negli altri due punti della mozione, entrambi approvati, viene chiesto di dare piena attuazione alla delibera regionale del 2015 sul divieto di volto coperto e di monitorare l’applicazione del provvedimento.

“Invece di occuparsi dei temi di competenza del Consiglio regionale, la Lega ancora una volta spazia in modo strumentale su tematiche sulle quali il centrodestra ha finito per spaccarsi.”, ha commentato il capogruppo M5S, Nicola Di Marco. “Dopo la bocciatura da parte dell’Aula del punto qualificante della mozione, ciò che resta è un testo annacquato che ribadisce quanto la legge italiana ha normato cinquant’anni fa. Ciò che resta è la magra figura della Lega, le cui proposte sono state ridicolizzate anche da parte della propria maggioranza, come già avvenuto in occasione della richiesta di uscita dell’Italia dall’Oms. Questo modo di lavorare sta condannando all’irrilevanza questa legislatura”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Per il capogruppo Pd, Pierfrancesco Majorino “il Consiglio regionale è stato costretto a discutere una mozione leghista, palesemente inutile, che non è stata nemmeno votata nella sua parte essenziale, quella relativa al divieto del velo nelle scuole, da 13 consiglieri regionali di centrodestra su 43, provocando cosi il fatto che l’aula abbia sconfessato la stessa mozione leghista”.

Soddifazione invece  da parte della consigliera leghista e prima firmataria, Silvia Scurati: “Bene l’approvazione della mozione per l’applicazione più rigida delle norme, già previste dalla Regione Lombardia, sul divieto del velo islamico e per sollecitare il Governo ad estendere il divieto a tutti gli edifici pubblici. Troppi casi, infatti, dimostrano che l’obbligo del velo viene imposto oltre che alle donne anche alle bambine e questo non è accettabile. La Lega vuole garantire ugualmente a tutte le studentesse minorenni la libertà di crescere senza discriminazioni, insieme alle loro compagne, in un percorso di piena integrazione”, ha affermato.

Per Forza Italia, durante il dibattito in Aula era intervenuto Giulio Gallera: “Se noi pensiamo che l’integrazione e l’autodeterminazione delle donne si faccia con un imposizione facciamo un errore gigantesco. Non capiamo quello che è successo negli ultimi 15 anno nel nostro Paese” sull’integrazione. “Il tema è il lavoro che va fatto con le scuole e le famiglie. Vale per le ragazze ma in generale per seconde generazioni”.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta