“Si è appena concluso il Consiglio Regionale in cui abbiamo discusso la relazione sul Piano Strategico della Regione Basilicata presentata dal Presidente Bardi.
Un documento che, oltre a essere vuoto di contenuti concreti, si basa su dati ingannevoli non ancorati ad alcuna fonte, per nascondere la drammatica situazione della nostra regione.
Siamo rammaricate e dispiaciute, perché questo piano avrebbe dovuto tracciare un futuro migliore per le famiglie lucane, ma invece fotografa una realtà distorta e irreale, dipinta ad arte per mascherare il fallimento di questa giunta”. Lo dichiarano le consigliere regionali del M5s, Alessia Araneo e Viviana Verri.
“La Basilicata – aggiungono le esponenti del M5s – rischia di non essere un territorio attrattivo per le imprese, al contrario, queste ultime scelgono di delocalizzare, lasciando dietro di sé disoccupazione e desertificazione economica.
Stellantis rappresenta il grande dramma del comparto lavorativo lucano, con migliaia di lavoratrici e lavoratori appesi a un filo e un indotto in ginocchio.
Ma accanto a Stellantis ci sono crisi aziendali come Callmat e Favorit, che potevano e dovevano essere gestite diversamente dalla politica regionale, invece lasciate morire nel silenzio più totale.
E mentre altre regioni mettono in campo misure di sostegno alle imprese, in Basilicata si assiste passivamente alla fuga degli investitori e alla chiusura delle attività.
Anche le misure di sostegno alle imprese annunciate dall’assessore Cupparo, a nostro parere, non favoriscono le nuove iniziative imprenditoriali perché richiedono un investimento iniziale non sostenibile per i neo imprenditori”.
“I collegamenti viari sono inadeguati e pericolosi – proseguono Araneo e Verri – la mobilità pubblica è inesistente.
Abbiamo una costa tirrenica ancora abbandonata a sé stessa, con una statale chiusa e senza prospettive di riapertura a breve termine.
Il Vulture, la costa ionica, le aree interne? Completamente ignorate. Il Piano dei lidi è fermo da anni e non sembra ancora essere una priorità.
Programmi e prospettive per il turismo in Basilicata completamente assenti nella visione della giunta regionale, che si limita a enunciazioni sull’attrattività di Matera e sulla necessità di implementare l’industria culturale su cui, però, non investe neppure in termini di servizi ed infrastrutture che rendano i beni culturali più fruibili.
Abbiamo problemi enormi nella gestione della risorsa idrica. Dighe e invasi, risorse preziose, sono state trascurate per anni a causa di mancati investimenti, e oggi cittadini e agricoltori subiscono razionamenti e rincari. Il paradosso? Siamo la regione che fornisce acqua ad altre regioni, ma i lucani non ne beneficiano”.
“Altra grande assente nella relazione di Bardi è l’agricoltura – evidenziano le Consigliere regionali – un comparto già dimenticato dal decreto ristori del governo Meloni, che ha abbandonato i produttori ortofrutticoli in balia della crisi dovuta ai cambiamenti climatici e all’aumento dei costi produttivi.
Mentre il mondo guarda alle energie rinnovabili come opportunità di sviluppo, la Basilicata rimane ferma. Produciamo gas e petrolio per il Paese, ma siamo tra le regioni con le bollette più alte e senza un piano per un futuro energeticamente autonomo e competitivo per le imprese.
L’assenza di investimenti nella transizione energetica, tolto qualche sporadico bonus, è un fallimento clamoroso.
Non lo diciamo noi, ma gli indicatori ISTAT economici, sociali e sanitari: la sanità lucana è la peggiore d’Italia. Liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, reparti chiusi, carenza cronica di personale. Chi può permetterselo emigra per curarsi, chi non può è costretto ad aspettare mesi o anni per una visita specialistica”.
“Intanto – sottolineano Araneo e Verri – lo spopolamento prosegue inesorabile. Il presidente Bardi parla di aumento dell’occupazione, ma omette di dire che quel dato è drogato dal fatto che molti disoccupati hanno “semplicemente” lasciato la Basilicata.
Meno abitanti, meno disoccupati registrati, ma il problema rimane. Come se non bastasse, il presidente Bardi, unico tra i governatori del Mezzogiorno, ha votato a favore dell’Autonomia Differenziata, una riforma che consegnerà le regioni più deboli nelle mani di quelle più ricche, aumentando il divario Nord-Sud e mettendo a rischio servizi essenziali per la Basilicata. Un tradimento ai danni dei cittadini che pagheremo per decenni”.
“Di fronte a tutto questo – concludono le Consigliere regionali del M5s – la relazione sul piano strategico presentata da Bardi non offre soluzioni, non contiene visione, non risponde alle emergenze. È un documento che nega la realtà e abbandona la Basilicata al suo destino.
Come consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, continueremo a batterci per una politica che guardi ai bisogni reali delle persone e non alle logiche di potere. La Basilicata merita un vero futuro, non una propaganda che nasconde il fallimento di questa Giunta”.
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