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Punto di riferimento per gli oltre 25mila clienti (tra aziende e professionisti) che si affidano alle consegne rapide, Sonepar Italia aggiunge un ulteriore prezioso tassello alla propria strategia di crescita, orientata all’innovazione, all’efficienza operativa e alla sostenibilità.
Con i suoi 2.300 dipendenti e 170 punti vendita in 17 Regioni, il 17 febbraio 2025 l’azienda ha inaugurato uno dei centri logistici più moderni e tecnologicamente avanzati del Paese. Si trova a Pomezia, in provincia di Roma. E servirà il mercato del Centro-Sud Italia.
Sonepar, la multinazionale francese
Sonepar è un Gruppo privato, familiare e indipendente, leader a livello globale, nella distribuzione di prodotti, soluzioni e servizi per il mercato elettrico. Opera in 40 Paesi, con una rete di 80 brand, 180 centri di distribuzione e 2.400 punti vendita. E mira a diventare il più importante distributore elettrico professionale al mondo.
In Italia il gruppo è presente dal 1998, con una crescita costante nel tempo, per arrivare alle attuali 238 filiali e ai 6 centri di distribuzione, con 3.912 collaboratori. Nel 2024 il fatturato ha raggiunto i 2.345 milioni di euro (+51,5% rispetto al 2023), con oltre 2 milioni di SKU (Stock Keeping Unit, le unità di stoccaggio).
Conta su fornitori italiani e internazionali, con obiettivi chiari e precisi della supply chain, nel rispetto del cliente, delle persone e del pianeta, grazie all’impegno sostenibile per realizzare l’obiettivo Net-Zero. Le Linee guida si basano sull’omnicanalità della customer experience, offrendo un maggior assortimento e una consegna in tempi brevi. Questo, per fornire ai propri clienti la certezza dell’acquisto, con un approccio agile, reattivo e personalizzato.
A Pomezia il nuovo progetto Sonepar Italia
Con un investimento di oltre 30 milioni di euro, su una superficie di 50mila metri quadri, il nuovo polo operativo non solo potenzierà le vendite, ma migliorerà anche la sicurezza dei dipendenti, riducendo significativamente l’impatto ambientale. Il tutto, in linea con gli impegni di innovazione e sostenibilità che guidano il futuro della logistica.
Gli ordini di minuteria saranno stoccati dai 50 robot, e copriranno direttamente 6 regioni italiane – collegate quindi con Pomezia attraverso 68 filiali. Ogni giorno, ed entro 24 ore dall’ordine (effettuato non oltre le 20 del giorno precedente), saranno serviti 2.500 clienti, su un catalogo di oltre 45 mila articoli. Un progetto lungimirante, che può contare su automazione e tecnologie avanzate.
Da Padova a Pomezia, Sonepar raddoppia
Considerato il “secondo motore tecnologico della catena distributiva” in casa Sonepar Italia, il nuovo hub è gemello di quello padovano – leggermente più grande ed operativo da febbraio 2024. E diventerà il punto di riferimento per i settori building e industry del Centro-Sud Italia e delle isole. Si tratta di un progetto tutto nuovo, sebbene Sonepar fosse già presente nell’area pometina da oltre dieci anni.
Nel 2022 è partito lo sviluppo del nuovo polo, con una realizzazione perfezionatasi nella seconda metà del 2024. La messa in produzione dell’area pallet risale al terzo quadrimestre del 2024, mentre l’automazione alla fine del medesimo anno. Quello che è stato realizzato è quindi un progetto qualitativamente avanzato ed efficiente nei processi, che ha assicurato la continuità del business anche durante il periodo transitorio – ovvero di passaggio dalla “vecchia” sede alla nuova.
Il polo logistico, tra automazione e sicurezza
Sono 45mila le SKU gestite su una superficie coperta di 24mila mq. Con 15mila ubicazioni pallet, il vero cuore dello stabilimento è il reparto minuteria, che impiega la tecnologia autostore. Ospita 40mila cassette in continuo movimento, grazie all’azione dei 50 robot operativi nel prelievo dei prodotti, con il successivo impilamento gestito dagli operatori nelle stazioni di picking & packing.
Il nuovo progetto appare particolarmente innovativo, offrendo la possibilità di spedire, ogni ora, oltre 750 colli e 1.000 righe d’ordine. I meccanismi fortemente automatizzati consentono, quindi, il raggiungimento di standard di efficienza e qualità più elevati. Allo stesso tempo, i circa 90 addetti potranno operare in situazione di maggiore sicurezza. I percorsi di spostamento, infatti, appaiono ridotti, e sarà possibile avere un maggior controllo sulle diverse fasi di lavoro.
Sonepar e gli obiettivi di sostenibilità
Parliamo, comunque, di un progetto sostenibile, sotto diversi punti di vista, soprattutto se pensiamo all’ambiente e alle persone. L’hub può contare su un impianto fotovoltaico da 2,5 MW, che riduce sensibilmente i consumi di gas. Inoltre, lo stabilimento vanta una certificazione di sostenibilità Breeam, assegnata alle imprese che adottano pratiche green nella fase di progettazione e costruzione degli edifici, ma anche attraverso i successivi processi di gestione e manutenzione.
L’approccio sostenibile emerge anche nella fase finale del processo operativo, con l’utilizzo di speciali macchinari in grado di sagomare in modo più efficiente gli imballaggi. Con la conseguente riduzione del 50% di materiali utilizzati e un maggior spazio disponibile sui mezzi. La possibilità di caricare più colli, infatti, fa sì che si riduca il numero dei viaggi, con l’abbattimento dei connessi costi ambientali.
La scelta, poi, di restare nell’area pometina, a pochi chilometri dalla precedente location, è frutto di una politica a tutela le persone, assicurando la continuità del lavoro per gli operativi. In altre parole, l’ingrandimento dell’hub non influirà sulla vita dei dipendenti, stravolgendola con spostamenti eccessivi. Ma c’è di più. Il progetto è stato realizzato tenendo in conto anche la salute e la sicurezza del personale, con l’introduzione di postazioni di lavoro ergonomiche.
Spark, la piattaforma di e-business in casa Sonepar
Un progetto tecnologicamente avanzato, quello di Pomezia, caratterizzato da importanti pratiche di sostenibilità ambientale. Movimenterà merce per 600 milioni di euro annui, pari a un terzo del fatturato aziendale nazionale. Cosa manca? L’aspetto digitale, che contribuisce al successo del business. La logistica all’avanguardia può contare, infatti, sul canale ecommerce Spark. La piattaforma, attiva dal 2021, offre avanzate modalità di contatto e acquisto anche nell’ambito B2B.
Dopo i risultati positivi del 2024 – con il 27% delle vendite totali perfezionatesi on line – Sonepar Italia prevede una crescita entro il 2026, quando più del 30% delle transazioni e del valore economico prodotto dall’azienda proverrà dal canale digitale. Le vendite online, quindi, ricopriranno un ruolo importante nei ricavi complessivi del Gruppo.
Sonepar e la smart manufacturing
Il nuovo hub di Pomezia si avvale delle più avanzate soluzioni di smart manufacturing, per innalzare i livelli di efficienza e agilità dei processi di movimentazione tradizionali. Dall’integrazione delle tecnologie intelligenti e automatizzate, i processi logistici sono ottimizzati, consentendo la riduzione dei tempi di consegna e garantendo un servizio ancora più preciso e reattivo alle esigenze del mercato.
Tuttavia, oggi che la smart manufacturing appare come il fulcro della produzione a livello globale e influenza i processi nelle fabbriche, bisogna chiedersi però quali siano le tendenze e le previsioni per il futuro. Alla domanda risponde Forrester, con il suo intervento durante l’evento inaugurale del nuovo polo di Pomezia. E, precisamente, con lo speech del suo senior analyst Dario Maisto.
Come sarà il 2025? Le 5 previsioni di Forrester
La società di ricerca ha formulato cinque previsioni per il 2025, che influenzeranno l’andamento della smart manufacturing. Andando contro la tendenza generale che prevede la contrazione della mobilità elettrica, Forrester sostiene che il 25% della grandi flotte di servizi e consegne dell’ultimo miglio, in Europa, sarà elettrificato.
Inoltre, nell’anno in corso, solo il 5% dei robot (e anche meno) – da utilizzare nel processo produttivo e nei magazzini – avrà le gambe. Si darà quindi più spazio al valore del robot e meno agli “arti”. La terza previsione riguarda l’elettrificazione. Oltre il 50% dei produttori dovrà rallentarla, considerando che la rete non riesce a tenere il passo con il consumo.
Nel 2025, poi, assisteremo al taglio del numero di dipendenti nel team digitale di una importante casa automobilistica, esigenza che nasce dalle richieste del cliente e dai suoi obiettivi. Lo sostiene la quarta previsione, mentre la quinta riguarda il bene cinese, con un aumento della presenza di imprese asiatiche in Europa. Non semplice concorrenza, ma opportunità di trasferimento delle conoscenze, in entrambe le direzioni.
La trasformazione digitale nel mondo industriale confonde IT e OT
Forrester conclude il suo intervento invitando a riflettere sul divario IT/OT. Il gap va necessariamente colmato, per vincere con la smart manufacturing. I team tecnologici e operativi dovranno collaborare, assieme. IT e OT dovranno interfacciarsi, scambiandosi informazioni rapide e fruibili, per una operatività perfetta. Pensiamo al caso Heineken, che ha utilizzato la rete IT di Aruba e la rete OT di Siemens. Ha fornito, così, una soluzione integrata nel birrificio di Hertogenbosch.
Dunque, per salvare il business digitale, evitando che muoia, bisogna ridurre la distanza tra IT e OT. Va quindi dato spazio alle idee IT nell’OT, assicurandosi che i nuovi investimenti tecnologici – come nel caso del software-defined networking ad esempio – evitino di interferire con le macchine, causando gravi interruzioni.
È questo, quindi, l’esempio da seguire per Sonepar Italia, e per tutte le altre società, indipendentemente dal comparto: un impegno costante nell’adottare tecnologie avanzate, innovando ed automatizzando i processi logistici. La comunicazione fluida tra IT e OT sarà in grado di non compromettere l’efficienza operativa. Evitando così l’interruzione dei percorsi operativi. E assicurando, allo stesso tempo, crescita e competitività.
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