dal Piano Olivetti ai fondi per l’editoria

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  • Il decreto cultura รจ stato approvato in modo definitivo dal senato, per cui vengono disposte misure specifiche per risollevare il settore culturale italiano.
  • Il piano Olivetti incluso nel provvedimento consente un sostegno aggiuntivo per le biblioteche e per lโ€™editoria del libro nel nostro paese.
  • Tema importante รจ quello della digitalizzazione, per cui sono messe in campo iniziative mirate alla conversione del patrimonio librario.

Il decreto cultura รจ stato disposto con Pubblicazione in gazzetta ufficiale alla fine del 20241, ma solo recentemente รจ stato approvato in modo definitivo anche dal senato. Lโ€™iniziativa pone lโ€™enfasi sullโ€™importanza di tutelare un settore che nel nostro paese รจ a rischio, intervenendo in diverse direzioni.

Per sostenere lโ€™editoria del libro e le biblioteche viene seguito il piano Olivetti, con lโ€™intento di sviluppare la cultura come bene comune e valorizzare il patrimonio italiano del settore.

Vengono presi in considerazione diversi interventi a sostegno di specifici enti che promuovono questo ambito e vengono riproposte le carte giovani dedicate alla cultura. Vediamo nello specifico tutte le novitร .

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Decreto cultura: il piano Olivetti per lโ€™editoria

Il piano Olivetti รจ il principale intervento di questo decreto incentrato sulla promozione della cultura, con attenzione alle biblioteche e al settore del libro. Come indicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero della Cultura adotta questa iniziativa con diversi obiettivi:

  • sviluppare la cultura come bene comune per tutti i cittadini, in modo che possa essere integrata nella vita delle diverse comunitร  che compongono il paese;
  • condurre una rigenerazione a livello culturale delle zone di periferia e di tutte le aree definite come svantaggiate. Sono inclusi quei territori nel paese caratterizzati da una maggiore fragilitร  e marginalitร  economica, denatalitร  e spopolamento o da particolari situazioni di degrado urbano;
  • valorizzare il patrimonio culturale detenuto dalle biblioteche e sostenere lโ€™educazione intellettuale e civica, oltre alla connessione sociale;
  • sostenere il settore dellโ€™editoria del libro, anche con misure mirate alle librerie che detengono una lunga tradizione nel paese;
  • tutelare il lavoro e il patrimonio degli archivi storici o culturali.

Particolarmente importante รจ anche la digitalizzazione del patrimonio librario del paese, con iniziative mirate allโ€™innovazione delle realtร  esistenti. Questi obiettivi verranno quindi perseguiti con fondi specifici dedicati alle varie realtร :

  • 4 milioni di euro per lโ€™apertura di nuove librerie da parte di giovani under 35, specialmente nei piccoli Comuni;
  • 24,8 milioni di euro per il 2025 e 5,2 milioni di euro per il 2026 per sostenere lโ€™acquisto di libri (anche in formato digitale) da parte di soggetti come biblioteche statali ed enti territoriali culturali;
  • 10 milioni di euro per integrare nei quotidiani le sezioni dedicate alla cultura.

Per avere unโ€™idea di quali saranno le realtร  beneficiarie di questo intervento, pensiamo che in Italia, secondo i dati Istat piรน recenti2, nel 2022 si contavano 8.131 biblioteche e 8 su 10 sono adibite alla pubblica lettura, rappresentando una risorsa importante per le comunitร  del territorio. A queste si sommano tutte le iniziative private.

Decreto cultura e cooperazione con il Mediterraneo

Il decreto cultura punta anche alla cooperazione internazionale in questo settore, specialmente tramite progetti mirati con lโ€™Africa e il Mediterraneo. A questo proposito viene istituita una Unitร  di Missione specifica per coordinare le iniziative e promuovere il dialogo tra gli enti dei diversi Stati.

Ricordiamo che di recente il Ministro della Cultura,ย Alessandro Giuli, ha evidenziato il successo della cooperazione con lโ€™Algeria, portandola ad esempio nel quadro internazionale, a proposito del giร  presente Piano Mattei3:

โ€œLโ€™Italia รจ legata allโ€™Algeria da unโ€™antica amicizia e considera il Paese nordafricano strategico per sviluppare un nuovo modello di cooperazione basato sul rispetto e il mutuo beneficio. รˆ questo lo spirito del Piano Mattei per lโ€™Africa promosso dal governo Meloni che vede impegnato il Ministero della Cultura nellโ€™avviare i primi grandi progetti di cooperazione internazionale.โ€

Lโ€™ulteriore intervento del decreto cultura potrebbe allargare la cooperazione del nostro paese con gli stati del continente africano, nellโ€™ottica dellโ€™interscambio culturale.

Carte per la cultura e per i giovani

Con il recente decreto vengono confermate alcune carte dedicate ai giovani e alla cultura. In particolare vengono definite con precisione le modalitร  dโ€™uso per:

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  • carta della cultura giovani: dedicata a chi รจ nato nel 2006 con ISEE fino a 35.000 euro, dellโ€™importo di 500 euro, da richiedere entro il 30 giugno;
  • carta del merito: dedicata a chi ottiene un voto di 100 su 100 al diploma di maturitร , con importo di 500 euro, da richiedere entro il 30 giugno.

Entrambe le carte possono essere utilizzate dai beneficiari per acquistare prodotti culturali diversificati come: libri, riviste, quotidiani, ingressi a musei o teatri, cinema, corsi di musica e cosรฌ via. Il decreto cultura precisa che รจ necessario per gli esercenti, per ottenere il rimborso, inviare le fatture di acquisto tramite servizio di fatturazione elettronica alla PA entro 90 giorni dal termine dellโ€™iniziativa.

Lo stesso รจ valido, sempre per gli esercenti, per il vecchio bonus 18app, con invio previsto entro il termine massimo del 31 marzo 2025.

Promozione della cultura nel paese: altre iniziative

Altre iniziative vengono disposte per promuovere la diffusione dei prodotti culturali nel paese, ad esempio con 10 milioni di euro per i quotidiani che pubblicano contenuti di cultura, includendo il settore dello spettacolo e lโ€™audiovisivo.

Vengono stanziati 800.000 euro per il venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio risalente al 20 ottobre 2000 e vengono disposti fondi specifici per alcune realtร  sul territorio:

  • la giunta storica nazionale;
  • lโ€™Istituto italiano per la storia antica;
  • lโ€™Istituto storico italiano per lโ€™etร  moderna e contemporanea;
  • lโ€™Istituto italiano di numismatica.ย 

Il decreto va poi a specificare che per lโ€™accesso al credito dato dallโ€™iniziativa 18app, le fatture devono essere inviate entro la scadenza del 31 marzo 2025.

Viene confermata la semplificazione per chi organizza eventi dal vivo come concerti o spettacoli con un massimo di 2.000 partecipanti, per cui sarร  sufficiente la SCIA come autorizzazione a procedere. Ulteriori fondi sono disposti per le scuole e le istituzioni culturali.

IVA ridotta sui beni culturali e artistici

Nonostante lโ€™approvazione del decreto cultura, manca tra le novitร  una riduzione dellโ€™IVA sui beni culturali e artistici recepita invece da tempo da altri paesi europei come Francia e Germania. Abbassare lโ€™IVA sugli oggetti dโ€™arte, che attualmente รจ al 22%, potrebbe apportare un aiuto importante allโ€™intero settore, come piรน volte gli operatori hanno richiesto.

Conto e carta

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Al momento attuale lโ€™IVA ridotta al 10% รจ garantita solamente nel caso di autori sulle importazioni dallโ€™estero, mentre per gli altri prodotti culturali e in tutti gli altri casi rimane con aliquota ordinaria. Il presidente di Fiera Milano, Carlo Bonomi, aveva richiesto di adeguare questa tassazione alle necessitร  del nostro paese, soprattutto per rimanere competitivi sul mercato.



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