due nuove mostre al Mattatoio e la chiusura del Festival Equilibrio, gli eventi del fine settimana

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Nuovo fine settimana di cultura a Roma. In una Capitale che si prepara ad accogliere maschere coriandoli colori e musiche tipiche del Carnevale, รจ ricco il cartellone degli eventi proposti. Allโ€™Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, e in altre sale della Capitale, si conclude la XIX edizione di Equilibrio, il festival di danza contemporanea organizzato da Fondazione Musica per Roma che presenta il meglio della coreografia internazionale. Questa sera รจ in programma la prima nazionale di Txalaparta, spettacolo in cui il coreografo spagnolo Jesรบs Rubio Gamo sceglie come elemento scenico e musicale centrale lo strumento musicale a percussione tipico e originario dei Paesi Baschi che dร  il titolo alla coreografia. Sul palco, la compagnia basca Kukai Dantza, guidata dal danzatore Jon Maya Sein. Il festival si chiude il 22 febbraio con unโ€™altra prima italiana, Bisonte: spettacolo energico e potente del coreografo portoghese Marco da Silva Ferreira, che esplora lโ€™identitร  collettiva attraverso un linguaggio intenso e dinamico.

Il Teatro Palladium, in piazza Bartolomeo Romano, 8 ospita invece Viro, lo spettacolo del 21 febbraio alle 20:30 presentato da Orbita-Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza e ideato da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Per la stagione teatrale della Fondazione Musica per Roma, si torna in Auditorium, il 25 febbraio alle 21 in Sala Petrassi, dove sono attesi Ascanio Celestini ed Eric Gobetti con Storie e controstorie. Brava gente, spettacolo per ricordare la tragedia delle foibe, โ€œla piรน complessa vicenda del confine orientaleโ€. Le musiche sono di Gianluca Casadei e Dreidel. Nelle giornate del 22 e 23 febbraio, dalle 10:30 alle 17, il Teatro Villa Pamphilj ospita lโ€™evento centrale della Giornata Mondiale della Commedia dellโ€™Arte 2025 che, per questa XVI edizione, ha scelto come tema โ€œLa Pace e la Guerraโ€. Lโ€™iniziativa, ideata e promossa dal 2010 dallโ€™Associazione Sat, รจ organizzata da Luoghi dellโ€™Arte Formazione srl di Roma, con il patrocinio di Unima e Iti.

Anche questโ€™anno, scopo della Giornata sarร  diffondere la conoscenza della Commedia dellโ€™Arte nel mondo portando un messaggio di pace e di fratellanza attraverso il teatro. Interverranno compagnie teatrali e musicali, il Laboratorio permanente del Teatro di Villa Pamphili, formatrici e formatori culturali. In programma, spettacoli teatrali, performance, mostre e laboratori. Ed ancora. Per la Stagione 2024/2025 del Teatro dellโ€™Opera di Roma, proseguono fino al 23 febbraio, al Teatro Costanzi le repliche di Lucrezia Borgia, il capolavoro noir di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani tratto dallโ€™omonimo dramma di Victor Hugo. La nuova produzione รจ affidata alla regista argentina Valentina Carrasco. Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del Teatro dellโ€™Opera di Roma, รจ chiamato Roberto Abbado, con il Maestro del Coro Ciro Visco. Allโ€™Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, questi i concerti proposti dalla Fondazione Musica per Roma.

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Questa sera nel Teatro Studio Borgna sarร  sul palco il cantautore e produttore originario dellโ€™Illinois William Fitzsimmons che porterร  al pubblico i brani del suo album di prossima pubblicazione. Il 21 febbraio, in Sala Sinopoli, torna Tosca con il suo progetto residente Dโ€™Altro Canto, scritto con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri. Ospiti della serata: Michela Andreozzi, Paolo Bonolis, Gnut e Renzo Rubino. Stessa sala il 22 febbraio per Il cielo รจ pieno di stelle: omaggio a Pino Daniele, che vedrร  sul palco Fabrizio Bosso alla tromba e Seby Burgio al pianoforte, con le interpretazioni originali di brani del repertorio del cantautore napoletano. Si torna nel Teatro Studio Borgna il 22 febbraio con Ainรฉ, Folcast, Big Dave and Miriam Ayaba, protagonisti di R and B Takeover Fest โ€“ Night. Prosegue la programmazione della Fondazione Musica per Roma alla Casa del Jazz. Il 21 febbraio alle 21, il chitarrista Manlio Maresca presenta la sua nuova formazione, i Gastric Juices, in una serata allโ€™insegna della contaminazione del โ€œsacro jazzโ€. Alla stessa ora, il 22 febbraio, jazz, latin jazz, funk e musica colta si incontrano in Indian Summer, nuova opera del pianista e compositore Francesco Venerucci, sul palco con il suo quartetto.

Il 23 febbraio alle 18, Uri Caine (pianoforte) sarร  in trio con Mark Helias (contrabbasso) e Joey Baron (batteria) per proporre brani originali, standards e improvvisazioni libere. Torna anche questa settimana Round Jazz โ€“ Pantere, cowboy e muse, il ciclo di incontri intorno al jazz in compagnia del musicologo Luca Bragalini. Il 23 febbraio alle 11 si parlerร  de La nascita del jazz in Italia. Sempre allโ€™Auditorium Parco della Musica, prosegue il ricco cartellone musicale dellโ€™Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il maestro Kazuki Yamada sarร  sul podio per dirigere lโ€™Orchestra dellโ€™Accademia il 20, 21 e 22 febbraio, in Sala Santa Cecilia, per un concerto che vedrร  lโ€™esecuzione delle Metamorfosi su temi di Weber di Hindemith, la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninoff e, in chiusura, un altro capolavoro del repertorio sinfonico, Petruลกka di Stravinskij. Solista dโ€™eccezione, il pianista Alexandre Kantorow. Il 23 febbraio alle 11, in Sala Sinopoli, primo appuntamento per Musica e Guerra, ciclo di tre conferenze in cui Corrado Augias e Aurelio Canonici affronteranno il tema tristemente attuale della Guerra raccontando come alcuni grandi compositori ne abbiano interpretato i diversi aspetti attraverso le loro opere.

Nel primo incontro, Esaltazione, si scoprirร  come la musica sia stata utilizzata per glorificare il conflitto bellico, analizzando composizioni che celebrano il potere e lโ€™eroismo militare, o arie e cori dโ€™opera che incitano alla lotta. Al Mattatoio di Roma si sono aperte al pubblico due nuove esposizioni organizzate da Azienda Speciale Palaexpo. Nel Padiglione 9b, la mostra Felice Levini. Progettare il Caos, curata da Massimo Belli e realizzata in collaborazione con AA+ (Associazione per lโ€™Arte e Piรน), presenta una cospicua porzione del macrocosmo ordinatamente caotico che ha contraddistinto il lavoro dellโ€™artista Felice Levini (Roma, 1956) e la sua lettura ironica del sistema-mondo. รˆ stato inoltre protagonista di due Biennali (1988 e 1993) e due Quadriennali (1986 e 1996). Tele, carte, installazioni, sculture e dispositivi si alternano senza soluzione di continuitร  immortalando la contemporaneitร  con pungente eleganza. Lโ€™esposizione si pone in stretto dialogo con lโ€™altra nuova mostra allestita in contemporanea nel Padiglione 9a, dal titolo Giuseppe Salvatori. Centuria, a cura di Matteo Di Stefano e organizzata in collaborazione con Associazione Palatina.

La mostra ripercorre il lavoro degli ultimi trentโ€™anni di Giuseppe Salvatori (Roma, 1955). Un lungo periodo in cui lโ€™artista ha privilegiato la formula del ciclo, tra cui Centuria, che dร  il titolo alla mostra. Centocinque ritratti-profili delle diverse e inesauribili figure della vita dellโ€™artista: un lavoro in progress in cui motivi floreali si trasformano in volti, portandoci in un territorio di incanti metafisici, sospeso tra il reale e il fantastico. Percorrendo le sale รจ visibile lโ€™intero percorso di ricerca dellโ€™artista: dalla tempera e acrilico su tela de La Gazza Ladra (1990) agli spessori della tempera vinilica e acrilico su tavola di Tre costumi per Fedra (2024). Salvatori e Levini hanno condiviso non solo lโ€™amicizia e una lunga carriera ma anche il linguaggio artistico e poetico. Nel 1978, insieme ad altri artisti e scrittori del panorama romano, hanno fondato il gruppo di S. Agata deโ€™ Goti e fatto parte del movimento artistico dei Nuovi-Nuovi. Un legame, dunque, che ha resistito al tempo, dagli esordi degli anni Settanta ai progetti piรน recenti, come questi al Mattatoio. Le due mostre sono visitabili fino al 21 aprile, a ingresso libero, dal martedรฌ alla domenica ore 11-20, con ultimo ingresso unโ€™ora prima della chiusura.

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