Con i treni in sciopero il 22 e 23 febbraio 2025, a Roma e nel Lazio potrebbero verificarsi disagi per chi viaggia in treno, soprattutto nella giornata di domenica. Analizziamo la situazione nella capitale e nel territorio, scoprendo se sono previste o no le fasce di garanzia.
L’agitazione si inserisce nel già fitto calendario degli scioperi di febbraio. È stata indetta dalla sigla sindacale USB Lavoro Privato. Come diffuso sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguarda il personale delle imprese operanti nel comparto ferroviario e nel trasporto merci su rotaia.
Essendo a carattere nazionale, lo sciopero avrà effetti anche a Milano e in Lombardia. Qui risultano interessate, inoltre, le linee Trenord che operano i collegamenti suburbani e regionali. Di seguito, invece, la situazione a Roma e nel Lazio.
Sciopero 22-23 febbraio a Roma: orari e fasce garantite
La durata dello sciopero dei treni del 22 e 23 febbraio è di 24 ore. Comincerà alle 21:00 di sabato 22 febbraio per concludersi alle 21:00 di domenica 23. Coinvolto il personale di Trenitalia, Gruppo FS, Trenitalia TPER e Trenord. La protesta può determinare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e successivamente alla sua conclusione.
Come nel resto d’Italia, a Roma e nel Lazio saranno a rischio i treni regionali, Intercity e Alta Velocità Frecciarossa, le cui corse potranno subire ritardi, cancellazioni e variazioni. L’elenco dei treni garantiti, sia regionali che di lunga percorrenza, è disponibile sul sito ufficiale di Trenitalia, così come sul sito di Italo-NTV.
Trattandosi principalmente di un giorno festivo, aspetto che dovrebbe limitare le difficoltà per i pendolari, per lo sciopero del 22-23 febbraio a Roma sono previste le fasce di garanzia nei momenti della giornata di maggior affluenza. I treni saranno in funzione dalle ore 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00.
Gli utenti che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso fino all’ora di partenza del treno prenotato per Intercity e Frecce. Per i regionali, la richiesta è consentita fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero. Oppure è possibile riprogrammare il proprio viaggio, a condizioni di trasporto simili e secondo la disponibilità dei posti.
Come muoversi a Roma e nel Lazio il 22 e 23 febbraio
A partire dalla serata di sabato 22 febbraio e per quasi tutta la giornata di domenica 23, potrebbe così essere problematico partire da Roma o arrivarci in treno. Questo aspetto rischia di condizionare non solo i lavoratori nei giorni festivi ma anche i turisti, i pellegrini del Giubileo 2025 e chi si reca ai numerosi eventi di febbraio a Roma.
Per spostarsi agevolmente nella Città Eterna, innanzitutto è opportuno controllare che la propria corsa in treno figuri tra quelle garantite. Quindi, non va dimenticato che nel fine settimana saranno regolarmente in funzione i trasporti pubblici locali gestiti da ATAC (metro, tram, bus) e i collegamenti suburbani e regionali Cotral (bus azzurri e linee ferroviarie ex concesse).
Si consiglia dunque, per chi arriva a Roma in auto, di usufruire dei parcheggi di scambio in prossimità delle fermate della metro e di utilizzare i mezzi per raggiungere il centro, una volta muniti di biglietti ATAC acquistabili anche online. Valide alternative, in un’ottica di mobilità sostenibile, sono i servizi di mobilità condivisa come bike sharing, scooter sharing e monopattini elettrici.
24 febbraio: scioperano i mezzi pubblici locali
Le agitazioni di febbraio, però, non sono finite. La stessa USB Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, della durata di 24 ore, per lunedì 24 febbraio. A Roma e nel Lazio saranno coinvolti i dipendenti di ATAC e Cotral che aderiranno alla mobilitazione.
Le fasce di garanzia sono previste dall’inizio diurno del servizio fino alle ore 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Nelle restanti ore bus e treni possono essere soggetti a soppressione. Oltre alle linee Cotral, lo sciopero riguarda l’intera rete ATAC. Quest’ultima include i collegamenti gestiti da Autoservizi Troiani/SAP e Autoservizi Tuscia/BIS e da altri operatori in regime di subaffidamento.
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