Trattamento IVA del distacco di personale: novità 2025

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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 38/E del 18 febbraio 2025, ha chiarito il trattamento ai fini IVA del distacco di personale, un tema di grande rilevanza per imprese e professionisti. La questione principale riguarda l’imponibilità IVA del rimborso dei costi sostenuti dal distaccante per il personale distaccato, alla luce delle modifiche introdotte dal decreto legge 17 settembre 2024 n. 131, convertito con la legge 14 novembre 2024 n. 267.

Distacco di personale e regime IVA: Il Contesto normativo

Secondo l’articolo 4 del D.P.R. n. 633/1972, la società distaccante e la distaccataria sono soggetti passivi d’imposta. Nel caso specifico delle aziende sanitarie, esse rientrano tra gli enti non commerciali soggetti a IVA per le operazioni svolte nell’ambito di attività commerciali.

Precedentemente, l’articolo 8, comma 35, della legge 11 marzo 1988, n. 67, stabiliva che i distacchi di personale non fossero rilevanti ai fini IVA se il rimborso avveniva senza alcun margine di profitto. Tuttavia, questa disposizione è stata oggetto di revisione a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

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L’intervento della Corte di Giustizia UE e la nuova disciplina

La Corte di Giustizia UE, con la sentenza dell’11 marzo 2020 (causa C-94/19), ha dichiarato incompatibile con la Direttiva 2006/112/CE la norma nazionale che escludeva l’IVA per i distacchi di personale senza sovrapprezzo. In particolare, la Corte ha stabilito che il distacco di personale rientra tra le operazioni imponibili ai fini IVA quando tra le parti esiste un nesso diretto, ovvero quando il pagamento da parte della distaccataria costituisce la condizione per il distacco stesso.

A seguito di questa pronuncia, l’Italia ha recepito l’orientamento comunitario con l’introduzione dell’art. 16-ter del decreto legge 17 settembre 2024 n. 131. Questa norma ha abrogato l’art. 8, comma 35, della legge 67/1988, sancendo che tutti i distacchi di personale, anche a fronte del solo rimborso del costo, sono soggetti a IVA a partire dal 1° gennaio 2025.

Le implicazioni per le imprese e la clausola di salvaguardia

Le nuove disposizioni stabiliscono che i distacchi di personale tra imprese sono sempre soggetti a IVA, indipendentemente dalla presenza di un margine di guadagno. Tuttavia, viene introdotta una clausola di salvaguardia:

  • Le operazioni avvenute prima del 1° gennaio 2025 restano valide, purché in conformità alla normativa previgente o alla sentenza della Corte di Giustizia UE.
  • Le imprese che in passato non hanno applicato l’IVA su queste operazioni non subiranno conseguenze se non vi sono accertamenti definitivi.

Caso pratico: distacco di personale tra società e aziende sanitarie

Nella risposta n. 38/E, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato il caso di una società (Alpha) che distacca il proprio personale presso un’Azienda Sanitaria (Beta) per la gestione di sistemi informatici e telematici. Il rimborso avviene senza alcun mark-up e include gli oneri contributivi e assicurativi.

L’Agenzia ha ritenuto che il rapporto tra Alpha e Beta costituisca una prestazione di servizi imponibile ai fini IVA, poiché il pagamento effettuato da Beta è condizione necessaria per il distacco del personale. Pertanto, gli importi versati dalla distaccataria saranno soggetti all’aliquota IVA ordinaria.

Conclusioni e consigli per le imprese

Le modifiche introdotte con il decreto legge 131/2024 impattano direttamente le imprese che operano con contratti di distacco di personale. Dal 1° gennaio 2025, tutti i distacchi di personale dovranno essere assoggettati ad IVA, indipendentemente dal fatto che il rimborso avvenga a costo puro o con un margine.

Per le imprese è fondamentale:

  • Rivedere i contratti di distacco in essere e quelli futuri per garantire la corretta applicazione dell’IVA.
  • Adeguare la contabilità e la gestione fiscale alle nuove disposizioni.
  • Monitorare eventuali chiarimenti futuri dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe fornire ulteriori precisazioni operative.

L’entrata in vigore della nuova normativa rappresenta un importante cambiamento per il trattamento fiscale del distacco di personale, rendendo necessaria un’attenta pianificazione per evitare possibili sanzioni e garantire la conformità alle regole IVA aggiornate.

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