A fine dicembre 2024 le imprese straniere registrate in Piemonte hanno raggiunto quota 53.839, 1.625 in piĆ¹ rispetto a dodici mesi prima (+3,1%), a conferma della tendenza espansiva che caratterizza questa componente del sistema imprenditoriale da oltre un decennio. Al contrario, le imprese non straniere hanno registrato una nuova riduzione (-1,3%, -4.871 imprese).
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Nellāultimo decennio la componente straniera del tessuto imprenditoriale piemontese ha notevolmente contenuto la tendenza alla riduzione della base imprenditoriale regionale. Rispetto a fine 2014, infatti, il Registro imprese delle Camere di commercio segnala la presenza di oltre 14mila aziende in piĆ¹ guidate da nati allāestero, mentre lo stock di imprese non straniere si ĆØ ridotto di quasi 42mila unitĆ . Oggi le aziende guidate da stranieri rappresentano il 12,8% del totale regionale, a fronte dellā8,8% di fine 2014.Ā
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Le quasi 54mila imprese guidate da nati al di fuori dei confini nazionali e censite in Piemonte rappresentano lā8,1% delle 666.767 aziende straniere registrate in Italia, che a loro volta costituiscono lā11,3% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere di commercio localizzate sul territorio nazionale.
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A livello geografico, la Liguria ĆØ la realtĆ con la maggiore incidenza di aziende straniere sul totale delle imprese registrate nel territorio regionale (16,7%), seguita da Toscana (16,4%), Friuli-Venezia-Giulia (14,5%), Emilia-Romagna (14,1%), Lombardia (14,0%) e Lazio (13,3%).
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āL’aumento delle imprese straniere ĆØ un trend che va letto come un segnale di dinamismo e apertura del nostro tessuto economico. Gli imprenditori nati al di fuori dei confini nazionali, spesso portatori di nuove competenze e idee, contribuiscono a rafforzare la competitivitĆ del Piemonte e a creare nuove opportunitĆ di lavoro: per questo ĆØ fondamentale che le istituzioni e le associazioni di categoria lavorino sinergicamente per supportarli nel loro percorso di crescita, semplificando le procedure burocratiche e offrendo servizi di consulenza e accompagnamento cosƬ come cerchiamo di fare da anni come Sistema camerale piemontese“, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
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Il principale comparto di attivitĆ delle imprese piemontesi guidate da stranieri ĆØ, in valore assoluto, quello delle costruzioni, che assorbe il 33,1% del totale delle realtĆ imprenditoriali, seguito dal commercio (23,9%) e dagli altri servizi (21,6%). Il 9,1% delle imprese opera nel turismo, il 5,9% ĆØ attiva nell’industria in senso stretto e solo il 2,2% nell’agricoltura. Valutando, invece, la presenza di stranieri alla guida di imprese a livello di singolo settore di attivitĆ , si osserva una maggior specializzazione nelle costruzioni, nel turismo e nel commercio, dove le aziende guidate da nati allāestero rappresentano rispettivamente il 27,3%, il 16,7% e il 14,1% delle realtĆ operanti nel comparto.
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Dallāanalisi per classe di natura giuridica, si osserva come il 79,7% delle imprese guidate da stranieri assuma la forma di ditta individuale, il 6,8% sia una societĆ di persone, mentre il 12,8% (quota doppia rispetto al 5,8% di dieci anni fa) sia strutturata come societĆ di capitale. Le altre forme giuridiche, in cui trovano spazio le cooperative, pesano lo 0,7%.
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La componente straniera dellāimprenditoria piemontese evidenzia una struttura organizzativa meno strutturata rispetto al sistema imprenditoriale considerato nel suo insieme, prediligendo di gran lunga la forma della ditta individuale (le aziende guidate da nati allāestero e costituite nella forma di ditta individuale rappresentano ben il 18,3% delle realtĆ regionali con la stessa natura giuridica, le societĆ di capitale solo il 7,4%). Analizzando lāimprenditoria straniera in base al territorio dāinsediamento emerge come, anche nel 2024, circa 6 imprese straniere su 10 di quelle registrate in Piemonte trovino la propria sede legale in provincia di Torino; seguono i territori di Cuneo e Alessandria, con quote pari rispettivamente a 9,8% e 9,3%. Le realtĆ provinciali in cui le imprese guidate da immigrati rivestono unāimportanza maggiore sul relativo tessuto imprenditoriale sono quelle di Torino (14,9%) e Novara (13,0%); Cuneo (8,2%) e Biella (7,1%) sono, al contrario, quelle in cui la presenza di stranieri alla guida delle imprese del territorio risulta inferiore.
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La tendenza espansiva delle imprese straniere ha coinvolto, tra il 2023 e il 2024, la totalitĆ delle province piemontesi e dei settori di attivitĆ economica, a differenza di quanto rilevato per le aziende guidate da nati in Italia, caratterizzate da diffuse contrazioni delle rispettive basi imprenditoriali.
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A livello territoriale, le crescite piĆ¹ sostenute hanno riguardato le province di Cuneo (+7,4%) e Biella (+4,6%), le meno rilevanti Torino (+2,4%), Verbano C.O. (+2,8%) e Vercelli (+2,8%).
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Lāevoluzione della consistenza delle imprese straniere si ĆØ tradotta, anche nel 2024, in una decisa crescita delle societĆ di capitale (+10,4%) e di una piĆ¹ contenuta delle ditte individuali (+2,6%). Al contrario, le imprese costituite con altra forma giuridica hanno registrato un deciso arretramento rispetto alla fine del 2023, mentre ĆØ risultata stabile la consistenza delle societĆ di persone.
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A livello settoriale, infine, le attivitĆ del turismo (+5,0%) e degli altri servizi (+4,7%) hanno messo a segno le progressioni di intensitĆ maggiore, seguite da costruzioni (+3,7%) e industria in senso stretto (+3,7%), mentre per lāagricoltura e il commercio lo sviluppo delle rispettive basi imprenditoriali ĆØ risultato prossimo al punto percentuale.
c.s.
CUNEO
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