La Bce ha perso 7,94 miliardi nel 2024, una cifra vicina al rosso di 7,89 miliardi del 2023 quando l’uso del fondo rischi aveva ridotto la perdita contabile a 1,27 miliardi. Il fondo rischi si è azzerato nel 2023, così l’intera perdita del 2024 rimarrà nel bilancio Bce e sarà compensata da futuri profitti. Non ci sarà così distribuzione di utili alle banche centrali nazionali.
La politica monetaria dell’Eurosistema non avrà nessun tipo di conseguenza. L’obiettivo della banca centrale non è fare profitti ma mantenere l’inflazione nell’Eurozona al 2% nel medio termine.
I motivi delle perdite
Le perdite arrivano dopo anni di ingenti profitti (25,3 miliardi tra il 2005 e il 2021) e sono legate alle azioni necessarie per raggiungere il mandato primario sulla stabilità dei prezzi. In particolare dopo il 2015 la Bce ha comprato titoli per aumentare l’inflazione che allora era sotto il 2%. Così il bilancio è cresciuto in misura significativa.
Gli aumenti dei tassi nel 2022 e del 2023, varati con l’obiettivo di ridurre l’inflazione (nel frattempo salita a causa della pandemia e della guerra in Ucraina), hanno aumentato di molto il costo del passivo (in particolare gli interessi che la Bce versa alle banche centrali nazionali per gli acquisti di bond), mentre le entrate dell’attivo sono salite in misura inferiore perché gli asset sono costituiti in gran parte da titoli di Stato a tassi bassi, fissi e a lunga scadenza.
In dettaglio, il rialzo dei tassi ha comportato un aumento degli interessi sulle passività Bce soggette a tassi variabili, in particolare quelle legate a Target verso le banche centrali nazionali che acquistano titoli per conto dell’Eurosistema.
Queste passività si creano quando la Bce compra titoli dalle banche per motivi di politica monetaria. Gli istituti di credito non hanno conti presso la Bce, ma nelle banche centrali nazionali come la Banca d’Italia e la Bundesbank. Così quando la Bce acquista bond da una banca deve registrare a bilancio una passività Target2 a fronte dell’asset comprato.
Le passività verso le banche centrali nazionali sono remunerate al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali (Mro) che è stato aumentato da luglio 2022. Così gli interessi passivi sono aumentati fino a 15,6 miliardi nel 2024.
Le prospettive future
La Bce potrebbe registrare ulteriori perdite nei prossimi anni. In tal caso, il rosso sarà con ogni probabilità inferiore a quello del 2023 e nel 2024, per effetto della riduzione dei tassi a partire da giugno e del bilancio.
In futuro, salvo nuovi shock, la Bce tornerà a realizzare profitti. Le perdite delle banche centrali nazionali hanno spinto alcuni membri Bce, in particolare il membro del board Isabel Schnabel, a criticare gli acquisti di titoli di Stato e a chiedere paletti per il futuro.
La Bce ha sottolineato di essere in grado di «operare efficacemente e di adempiere al mandato primario di mantenere la stabilità dei prezzi indipendentemente da eventuali perdite». La solidità finanziaria è «ulteriormente evidenziata dal capitale e dai consistenti conti di rivalutazione, che insieme ammontano a 59 miliardi di euro alla fine del 2024, 13 miliardi di euro in più rispetto alla fine del 2023». Il valore delle riserve in oro è aumentato di 10 miliardi fino a quasi 41 miliardi totali.
Per quanto riguarda le altre spese, c’è stato un aumento degli oneri per il personale (da 676 a 844 milioni, a causa di maggiori costi per i piani pensionistici). La presidente Bce Christine Lagarde ha avuto uno stipendio base di 466 mila euro (da 445 mila nel 2023), il vicepresidente Luis De Guindos 400 mila euro (da 381 mila) e i membri del comitato esecutivo 333 mila euro (da 318 mila). Le spese per la Vigilanza, che sono pagate dalle banche dell’Eurozona, sono aumentati da 654 a 681 milioni di euro.
Nel 2024 il bilancio della Bce è diminuito da 673 a 641 miliardi, mentre quello dell’Eurosistema, che include le banche centrali nazionali, è calato da 6.890 a 6.430 miliardi.
La scadenza di titoli per circa 500 miliardi quest’anno potrebbe causare un calo dei prestiti per circa 75 miliardi nell’Eurozona, come ha osservato il membro del board Bce Piero Cipollone. Intanto, per quanto riguarda le infrastrutture di mercato, la Bce ha deciso di estendere l’iniziativa per regolare le transazioni su Dlt in moneta di banca centrale. (riproduzione riservata)
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