Desiderio e Innovazione – AICCON

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


Articolo di Paolo Venturi, direttore AICCON

Il termine desiderio deriva dalla composizione della particella privativa “de” con il termine latino “sidus, sideris” (plurale: “sidera”), che significa sostanzialmente “stella”. Dunque, la parola desiderio significherebbe letteralmente “mancanza di stelle”, una condizione in cui sono assenti le stelle.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Il desiderio nasce quindi da una mancanza, ma di quale mancanza stiamo parlando?

Da questo punto di vista, c’è una bellissima poesia di Mario Luzi tratta da “Sotto specie umana” del 1999, che parla appunto dell’animo umano e di questa strutturale sensazione di mancanza che porta a desiderare. Dice Luzi in un verso: ” Di che è mancanza questa mancanza, / cuore, / che a un tratto ne sei pieno? ” come a voler dire che il desiderio si esprime come mancanza perché la persona è fatta per qualcosa di grande, per essere felice. In altri termini, potremmo dire che la persona è struttura di desiderio, fatta per essere compiuta e in continua ricerca.

In questo senso, il desiderio diventa la forma più evoluta che distingue l’umano da tutto il resto e che lo “potenzi” in tutte le sue capacità. Senza questa naturale tensione, l’umano si “depotenzia” e con esso tutta la sua capacità di intelligenza (intesa come capacità di leggere le cose e di andare in profondità) di agire, di intraprendere, di relazionarsi e, soprattutto di innovare.