Ucraina Russia, le ultime notizie della guerra di oggi 21 febbraio. DIRETTA

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L’Ue risponde a Trump sull’Ucraina: i vertici di Bruxelles andranno a Kiev il 24 febbraio, nel terzo anniversario della guerra con la Russia. E sottolineano: \”Zelensky è stato eletto legittimamente\”, mentre Mosca \”non è una democrazia\”. Il presidente Usa non sia \”debole\” con Putin, chiede Macron. Il Cremlino definisce intanto \”inaccettabile\” l’eventuale invio di truppe Nato in Ucraina. Calenda da oggi a domenica in visita a Kiev.\n

La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il  primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau.  Meloni ha \”ribadito che la priorità per l’Italia è la stessa del resto  d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per  fermare il conflitto e raggiungere la pace\”.

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Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev il  rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l’Ucraina e  la Russia, Keith Kellogg. Dopo il faccia a faccia, l’inviato del  presidente Usa ha annullato la conferenza stampa. Zelensky su X:  \”Incontro produttivo. Sono grato agli Stati Uniti per tutta l’assistenza  e il sostegno bipartisan per l’Ucraina e il popolo ucraino\”.

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Oltre 13 ore di proposte e idee per la Pace nell’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina.Decine di ospiti e collegamenti in ventidue appuntamenti tematici, con inizio alle 8.30 (e termine alle 22.00) di lunedì 24 febbraio, terzo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. Sono questi i numeri della mobilitazione \”virtuale\” organizzata dalle cinque Reti della società civile italiana da tempo attive congiuntamente sul tema della Pace: Europe For Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Sbilanciamoci e Coalizione Assisi Pace Giusta. L’obiettivo di fondo – esplicitato nel testo di convocazione della \”maratona\” online – è: \”Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti\”. Tra gli ospiti \”alcuni dei nomi più importanti della società civile italiana, oltre che analisti, docenti e ricercatori, sindacalisti, attivisti umanitari e di Pace, sindaci e rappresentanti dei coordinamenti territoriali: dagli schermi e dalle piazze di tutta Italia verrà dunque rilanciata la richiesta di una Pace positiva e vera. In Ucraina e in tutto il mondo\”. L’iniziativa si svolgerà con diretta streaming sul canale YouTube di Rete Pace Disarmo, sulle pagine Facebook di Fondazione PerugiAssisi e Sbilanciamoci, e sulle piattaforme digitali delle reti promotrici.

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Lungo i tre anni successivi all’invasione su larga scala dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato e finanziato 977 progetti, per un totale di oltre 25,2 milioni di euro. Nei progetti sono inclusi 175 invii di offerte per la celebrazione di messe secondo le intenzioni dei benefattori della fondazione, per un totale di quasi 3,5 milioni di euro. Del sostegno hanno beneficiato sia la Chiesa greco-cattolica sia quella latina, in particolare i 17 esarcati greco-cattolici e le sette diocesi cattoliche latine. Il tipo di sostegno nel corso del tempo è cambiato: inizialmente l’attenzione era rivolta agli sfollati interni, successivamente gli aiuti si sono concentrati sulla cura pastorale. Le aree principali di intervento attualmente sono la cura dei traumi, il sostentamento di sacerdoti e suore, la formazione dei seminaristi e i trasporti per la pastorale. Nel 2024, Acs ha sostenuto 1.472 sacerdoti diocesani, 1.380 suore, 60 sacerdoti e fratelli religiosi, 19 diaconi; 768 seminaristi sono stati supportati nella loro formazione; 7.200 bambini e giovani hanno beneficiato dei campi pastorali \”Vacanze con Dio\” durante le festività invernali e l’estate; sono stati sostenuti quattro centri di supporto psico-spirituale e acquistati 58 veicoli, utilizzati sia per la cura pastorale sia per la distribuzione di beni di soccorso. Esempi dei progetti del 2024 sono l’acquisto di due veicoli che fungono da cappelle mobili per l’assistenza pastorale nelle zone contese della diocesi di Odessa-Simferopol e in altre parti dell’Ucraina orientale, nonché le riparazioni al convento delle Piccole Sorelle del Cuore Immacolato di Maria di Leopoli e al campanile della parrocchia di Nostra Signora Ausiliatrice di Sudova Vyshnya, danneggiati dagli attacchi missilistici. Il vescovo Maksym Ryabukha, dell’Esarcato di Donetsk, vive a Zaporizhya a causa dell’occupazione della sua regione. Il presule ha descritto ad Acs le straordinarie sfide che la guerra sta causando nella sua diocesi. Dal 2014 la regione è stata segnata da un conflitto costante, che rende particolarmente difficile la vita delle persone e il lavoro pastorale della Chiesa. \”La guerra causa grande dolore e un senso di impotenza\”, dice il salesiano. Anche il vescovo di Odessa, mons. Stanislav Szyrokoradyuk, descrive le sfide quotidiane che le persone devono affrontare. \”La guerra infuria da tre anni: morte e distruzione sono realtà quotidiane. La sfida più difficile e dolorosa per la Chiesa è quella di seppellire i morti\”.

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Una delegazione di eurodeputati del gruppo dei Socialisti e Democratici e dei Verdi, tra cui la dem Pina Picierno ed il socialista francese Raphaël Glucksmann sarà in visita in a Kiev a partire da domenica 23 febbraio per ribadire il sostegno dell’Unione europea al popolo e al governo ucraino, a tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Lo si apprende da fonti parlamentari. Assieme a Picierno e Glucksmann viaggeranno anche il socialista tedesco Tobia Cremer, il francese Thomas Pellerin-Carlin e la verde olandesse Reiner Van Lanschot.

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\”Il presidente Trump ha ragione a ignorare Zelensky e a decidere per la pace indipendentemente dalla disgustosa e massiccia macchina per la corruzione del presidente ucraino che si nutre dei cadaveri dei suoi soldati\”. Lo scrive Elon Musk su X. \”Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe in maniera schiacciante, nonostante abbia preso il controllo di TUTTI i media ucraini. In realtà è disprezzato dal popolo ucraino, motivo per cui si è rifiutato di indire le elezioni\”, aggiunge Musk.

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Le bandiere dell’Ue e dell’Ucraina sventoleranno sulle tre sedi del Parlamento europeo da domenica 23 febbraio a martedì 25 febbraio, in occasione del terzo anniversario dell’invasione della Russia. Lo riferisce una nota dell’Eurocamera. Le bandiere dell’Ue e dell’Ucraina saranno poste davanti all’edificio EP SPAAK a Bruxelles, all’edificio WEISS a Strasburgo e all’edificio ADENAUER a Lussemburgo. Sempre a Bruxelles – conclude i comunicato – l’edificio della Stazione Europa sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina gialloblu nelle serate di domenica 23 e lunedì 24 febbraio, dalle 19.00 all’1.00.

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Il Cremlino ha negato venerdì che l’amministrazione statunitense sia filorussa, dopo le dure critiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al leader ucraino Volodymyr Zelensky. \”Non credo, è un’impressione sbagliata\”, ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, nella conferenza stampa quotidiana.

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Elon Musk ha avuto parole durissime contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la sua \”macchina di corruzione\” che campa sulla pelle dei soldati morti in guerra. \”Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe con una valanga di voti, nonostante abbia preso il controllo di tutti i media ucraini, quindi ha annullato le elezioni. In realtà, è disprezzato dal popolo ucraino, motivo per cui si è rifiutato di indire elezioni\”, ha scritto su X. \”Il presidente Trump ha ragione a ignorarlo e a cercare la pace indipendentemente dalla disgustosa e gigantesca macchina della corruzione che si nutre dei cadaveri dei soldati ucraini\”, ha aggiunto.

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\”Le battaglie economiche e politiche di primavera definiranno il futuro dell’Ungheria\”. Così il primo ministro Viktor Orbán nella sua consueta intervista a Kossuth Rádió. \”Quest’anno abbiamo scommesso sulla pace, che porterà alla ripresa economica\”, ha aggiunto il primo ministro, sottolineando che l’Ungheria ha subito perdite annuali di circa 7 miliardi di euro a causa della guerra in Ucraina. Orbán si è soffermato quindi sulle controversie in corso tra Ungheria e Ue, tra cui l’immigrazione, la legge sulla ‘protezione dell’infanzia’, considerata da Bruxelles discriminatoria nei confronti delle comunità arcobaleno, e i tetti ai prezzi dell’energia. Il premier ungherese si è detto scettico sul fatto che la Bussola per la competitività proposta dall’Ue possa apportare benefici reali, prevedendo che il persistere di prezzi energetici elevati continuerà a rappresentare un ostacolo alla ripresa economica europea. \”Bruxelles ha soldi e potere e non dobbiamo sottovalutarli\”, ha dichiarato il premier Orbán, aggiungendo che è probabile che queste controversie si intensifichino, perché il governo ungherese rimane impegnato a difendere gli interessi nazionali. Pur riconoscendo che è improbabile che le pressioni esterne, sia da Bruxelles che da Washington, si attenuino, ha espresso fiducia nella capacità dell’Ungheria di affrontare queste sfide. \”Dobbiamo rimanere saldi e preparati. Bruxelles non può ignorare la volontà del popolo e noi faremo in modo che la nostra voce venga ascoltata\”, ha concluso. 

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Le forze armate russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore due nuovi villaggi nell’est dell’Ucraina: Nadezhdinka e Novosyolka, nella regione di Donetsk. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. 

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\”Penso che questa sensazione sia sbagliata\”. Così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di \”commentare la tesi secondo cui l’amministrazione americana\” sarebbe \”diventata filorussa e anti-ucraina\”. Lo riporta l’agenzia Interfax. 

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\”Putin ha dato fondo a tutte le energie belliche, coinvolgendo persino l’Iran e la Corea del Nord, e nonostante tutto non ha vinto questa guerra drammatica: se prosegue cosi’, Trump rischia di consegnare a Putin una vittoria che non ha conquistato sul campo, ma una vittoria a tavolino. Sarebbe un tradimento dell’Ucraina che difendendo se stessa ha difeso l’Europa della liberta’ e della democrazia, e l’occidente. E sarebbe un incentivino per Putin a continuare con le aggressioni militari nei confronti di altri paesi della regione\” Lo dice a Radio Cusano il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. \”Al tavolo per discutere l’accordo di pace ci dovevano, ci dovrebbero e ci dovranno essere l’Ucraina e l’Europa, che ha investito per la difesa di Kyiv esattamente quanto gli Stati Uniti. In gioco c’e’ la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa, anche in prospettiva, per questo io dico, a differenza di quanto dice Crosetto, che servono una politica estera e di difesa comune europea, servono gli Stati Uniti d’Europa\”, conclude.

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Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha detto di ritenere che il fine della nuova politica di disgelo di Washington verso Mosca potrebbe essere quello di \”mettere i russi contro i cinesi\”. \”Non sappiamo – ha commentato Lukashenko, citato dall’agenzia bielorussa Belta – che cosa vogliano gli Stati Uniti. Lo dico perché sono completamente immerso in queste faccende. Non sappiamo cosa chiederanno ai russi in cambio della fine della guerra e così via. Credo che cercheranno di mettere i russi contro i cinesi, e i russi non possono permettere questo\”. 

“,”postId”:”19c1d4cc-7af5-48f7-9bf4-6039b42f08f2″},{“timestamp”:”2025-02-21T10:08:21.894Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-21T11:08:21+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Unicef: \”In Ucraina un bambino su 5 ha perso un familiare o amico\””,”content”:”

Un bambino su cinque, in Ucraina, ha perso un familiare o un amico dall’inizio della guerra, tre anni fa. Il numero di vittime tra i bambini nel 2024 è aumentato di oltre il 50% rispetto al 2023. Più di 2.520 bambini sono stati uccisi o feriti dal febbraio 2022. Sono alcuni dei dati forniti dall’Unicef. \”Per troppo tempo, morte e distruzione sono rimaste una costante nella vita dei bambini in Ucraina – ha commentato Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef- Questo livello di violenza causa immensa paura e sofferenza e sconvolge ogni aspetto della vita di un bambino\”. Più di 1.600 strutture scolastiche e quasi 790 strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte negli ultimi tre anni. Le sfide per la salute mentale dei bambini e dei giovani in Ucraina stanno peggiorando a causa dell’isolamento. Molti bambini passano ore e ore rifugiati in cantine, perdendo così l’opportunità di socializzare e imparare. Quasi il 40% dei bambini studia solo online o attraverso un mix di lezioni  in presenza e a distanza. L’impatto sull’apprendimento è stato profondo, con una perdita media di due anni in lettura e di un anno in matematica. \”I bambini devono essere sempre protetti dalle conseguenze della guerra, in conformità con il diritto internazionale umanitario e dei diritti umani – ha sottolineato Russell – Più di ogni altra cosa, i bambini in Ucraina hanno bisogno di una pace duratura e della possibilità di realizzare il loro pieno potenziale\”. 

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\”E’ un dato di fatto che l’Unione europea abbia fornito più aiuti all’Ucraina rispetto agli Stati Uniti. Si puo’ affermare che gli Stati Uniti abbiano dato più di qualsiasi altro Paese ma l’Ue agisce nel suo insieme di Paesi e come tale sicuramente ha fatto di più\”. Lo ha affermato una fonte diplomatica europea in vista della riunione dei ministri degli Esteri di lunedì. \”Basta prendere i numeri dell’anno scorso: l’Unione europea ha fornito 20 miliardi di euro di assistenza militare, gli Stati Uniti tra i 15 e i 18. Quindi questa cosa va enfatizzata ma sicuramente l’Unione europea quest’anno deve fare di più, più dei 20 miliardi dell’anno scorso\”, ha aggiunto la fonte.

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L’Europa dovrà garantire che l’Ucraina continui a essere in grado di difendersi anche dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha dichiarato  il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervistato durante un programma della Zdf. 

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“Siamo ancora molto lontani da un cessate il fuoco – ha ammesso Scholz – La guerra continua a svolgersi ogni giorno con la massima brutalità”. Nel frattempo, ha detto, la Germania e l’Europa devono garantire che l’Ucraina non sia lasciata sola. Per il cancelliere resta da vedere se, in caso di cessate il fuoco, le truppe internazionali potranno svolgere un ruolo in Ucraina, “e se questo debba accadere”.

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Il leader dell’opposizione tedesca e favorito alla prossima cancelleria, Friedrich Merz, si è detto scioccato dalle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui il conflitto ucraino sarebbe stato provocato dal “dittatore senza elezioni” Volodymyr Zelensky, e non dal presidente russo Vladimir Putin. 

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“È fondamentalmente una classica inversione tra colpevole e vittima – ha dichiarato Merz alla radio pubblica rbb di Berlino – Questa è la narrativa russa, questo è il modo in cui il presidente Vladimir Putin l’ha presentata per anni e sono onestamente piuttosto scioccato che Donald Trump l’abbia ora adottata lui stesso”.

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Merz è il chiaro favorito per diventare il prossimo cancelliere della Germania dopo le elezioni nazionali di domenica, con il suo blocco di centro-destra Cdu/Csu in netto vantaggio nei sondaggi. “È ora importante che gli europei si accordino molto, molto rapidamente su una strategia comune per affrontare la questione – ha aggiunto Merz – Implorare e mendicare un posto al tavolo dei negoziati non è l’approccio giusto. Ora dobbiamo sviluppare il nostro peso”.

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Il consiglio di sicurezza russo ha segnalato che stanno aumentando le minacce poste dalle forze della Nato alle infrastrutture portuali russe. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti mentre il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Grigory Molchanov ha chiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza nei porti.

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\”Al fine di neutralizzare le minacce alle infrastrutture critiche sottomarine e portuali della Federazione russa, la commissione interdipartimentale del Consiglio di sicurezza russo sulla sicurezza militare ha raccomandato agli organi esecutivi federali competenti di rafforzare il monitoraggio delle attività degli stati stranieri in grado di rappresentare una minaccia alle infrastrutture critiche sottomarine e portuali della Russia, nonché di garantire un aumento dell’efficacia del sistema di protezione globale delle infrastrutture portuali del Paese da vari mezzi di attacco nemico\”, ha affermato Molchanov.

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‘Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pochi, se non nessuno, sostenitori nella cerchia ristretta del presidente Trump, e il peggioramento dei rapporti tra i due rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia’ lo scrive il New York Post sottolineando che ‘una fonte vicina a Trump suggerisce che la soluzione migliore per [Zelensky] e per il mondo è che vada immediatamente in Francia \”. 

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La telefonata di ieri tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro canadese, Justin Trudeau, presidente di turno del G7, \”ha consentito anche uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale e sugli ultimi sviluppi del dossier ucraino. In tale ambito, il presidente del Consiglio ha ribadito che la priorità per l’Italia è la stessa del resto d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace\”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

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La premier Meloni \”ha anche ricordato come siano stati il sostegno occidentale insieme al coraggio e alla fermezza ucraina a precostituire le condizioni che rendono possibile parlare oggi di un’ipotesi di accordo\”, si legge ancora nella nota. L’Italia, \”insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali, lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l’Ucraina\”, conclude Palazzo Chigi.

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Nove persone sono morte nel nuovo e massiccio attacco sferrato dalla Russia in diverse regioni dell’Ucraina. A quanto riferito dallo Stato maggiore ucraino, le forze russe hanno lanciato 160 droni in decine di attacchi contro le posizioni ucraine lungo tutta la linea del fronte. Sette civili ucraini sono morti nella regione di Donetsk nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi russi, e altri due hanno perso la vita nella parte sotto il controllo di Kiev della regione meridionale di Kherson. Trentaquattro gli attacchi sull’asse di Pokrovsk e 29 nella regione di Kursk da cui i russi stanno cercando di respingere le truppe ucraine che occupano una parte del territorio. Dei 160 velivoli senza pilota lanciati dai russi, 87 sono stati intercettati. I droni hanno causato danni materiali nelle regioni ucraine di Odessa, Kiev, Poltava e Kharkiv.

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L’Ue risponde a Trump sull’Ucraina: i vertici di Bruxelles andranno a Kiev il 24 febbraio, nel terzo anniversario della guerra con la Russia. E sottolineano: “Zelensky è stato eletto legittimamente”, mentre Mosca “non è una democrazia”. Il presidente Usa non sia “debole” con Putin, chiede Macron. Il Cremlino definisce intanto “inaccettabile” l’eventuale invio di truppe Nato in Ucraina. Calenda da oggi a domenica in visita a Kiev.

La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il  primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau.  Meloni ha “ribadito che la priorità per l’Italia è la stessa del resto  d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per  fermare il conflitto e raggiungere la pace”.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev il  rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l’Ucraina e  la Russia, Keith Kellogg. Dopo il faccia a faccia, l’inviato del  presidente Usa ha annullato la conferenza stampa. Zelensky su X:  “Incontro produttivo. Sono grato agli Stati Uniti per tutta l’assistenza  e il sostegno bipartisan per l’Ucraina e il popolo ucraino”.

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Maratona per la pace per anniversario inizio guerra in Ucraina

Oltre 13 ore di proposte e idee per la Pace nell’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina.Decine di ospiti e collegamenti in ventidue appuntamenti tematici, con inizio alle 8.30 (e termine alle 22.00) di lunedì 24 febbraio, terzo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. Sono questi i numeri della mobilitazione “virtuale” organizzata dalle cinque Reti della società civile italiana da tempo attive congiuntamente sul tema della Pace: Europe For Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Sbilanciamoci e Coalizione Assisi Pace Giusta. L’obiettivo di fondo – esplicitato nel testo di convocazione della “maratona” online – è: “Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti”. Tra gli ospiti “alcuni dei nomi più importanti della società civile italiana, oltre che analisti, docenti e ricercatori, sindacalisti, attivisti umanitari e di Pace, sindaci e rappresentanti dei coordinamenti territoriali: dagli schermi e dalle piazze di tutta Italia verrà dunque rilanciata la richiesta di una Pace positiva e vera. In Ucraina e in tutto il mondo”. L’iniziativa si svolgerà con diretta streaming sul canale YouTube di Rete Pace Disarmo, sulle pagine Facebook di Fondazione PerugiAssisi e Sbilanciamoci, e sulle piattaforme digitali delle reti promotrici.

Acs: in 3 anni aiuti all’Ucraina per 25 milioni

Lungo i tre anni successivi all’invasione su larga scala dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato e finanziato 977 progetti, per un totale di oltre 25,2 milioni di euro. Nei progetti sono inclusi 175 invii di offerte per la celebrazione di messe secondo le intenzioni dei benefattori della fondazione, per un totale di quasi 3,5 milioni di euro. Del sostegno hanno beneficiato sia la Chiesa greco-cattolica sia quella latina, in particolare i 17 esarcati greco-cattolici e le sette diocesi cattoliche latine. Il tipo di sostegno nel corso del tempo è cambiato: inizialmente l’attenzione era rivolta agli sfollati interni, successivamente gli aiuti si sono concentrati sulla cura pastorale. Le aree principali di intervento attualmente sono la cura dei traumi, il sostentamento di sacerdoti e suore, la formazione dei seminaristi e i trasporti per la pastorale. Nel 2024, Acs ha sostenuto 1.472 sacerdoti diocesani, 1.380 suore, 60 sacerdoti e fratelli religiosi, 19 diaconi; 768 seminaristi sono stati supportati nella loro formazione; 7.200 bambini e giovani hanno beneficiato dei campi pastorali “Vacanze con Dio” durante le festività invernali e l’estate; sono stati sostenuti quattro centri di supporto psico-spirituale e acquistati 58 veicoli, utilizzati sia per la cura pastorale sia per la distribuzione di beni di soccorso. Esempi dei progetti del 2024 sono l’acquisto di due veicoli che fungono da cappelle mobili per l’assistenza pastorale nelle zone contese della diocesi di Odessa-Simferopol e in altre parti dell’Ucraina orientale, nonché le riparazioni al convento delle Piccole Sorelle del Cuore Immacolato di Maria di Leopoli e al campanile della parrocchia di Nostra Signora Ausiliatrice di Sudova Vyshnya, danneggiati dagli attacchi missilistici. Il vescovo Maksym Ryabukha, dell’Esarcato di Donetsk, vive a Zaporizhya a causa dell’occupazione della sua regione. Il presule ha descritto ad Acs le straordinarie sfide che la guerra sta causando nella sua diocesi. Dal 2014 la regione è stata segnata da un conflitto costante, che rende particolarmente difficile la vita delle persone e il lavoro pastorale della Chiesa. “La guerra causa grande dolore e un senso di impotenza”, dice il salesiano. Anche il vescovo di Odessa, mons. Stanislav Szyrokoradyuk, descrive le sfide quotidiane che le persone devono affrontare. “La guerra infuria da tre anni: morte e distruzione sono realtà quotidiane. La sfida più difficile e dolorosa per la Chiesa è quella di seppellire i morti”.

Picierno e Glucksmann a Kiev domenica per anniversario invasione

Una delegazione di eurodeputati del gruppo dei Socialisti e Democratici e dei Verdi, tra cui la dem Pina Picierno ed il socialista francese Raphaël Glucksmann sarà in visita in a Kiev a partire da domenica 23 febbraio per ribadire il sostegno dell’Unione europea al popolo e al governo ucraino, a tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Lo si apprende da fonti parlamentari. Assieme a Picierno e Glucksmann viaggeranno anche il socialista tedesco Tobia Cremer, il francese Thomas Pellerin-Carlin e la verde olandesse Reiner Van Lanschot.

Musk: “Zelensky si nutre dei cadaveri dei suoi soldati”

“Il presidente Trump ha ragione a ignorare Zelensky e a decidere per la pace indipendentemente dalla disgustosa e massiccia macchina per la corruzione del presidente ucraino che si nutre dei cadaveri dei suoi soldati”. Lo scrive Elon Musk su X. “Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe in maniera schiacciante, nonostante abbia preso il controllo di TUTTI i media ucraini. In realtà è disprezzato dal popolo ucraino, motivo per cui si è rifiutato di indire le elezioni”, aggiunge Musk.

Le bandiere ucraine e dell’Ue nelle tre sedi dell’Eurocamera

Le bandiere dell’Ue e dell’Ucraina sventoleranno sulle tre sedi del Parlamento europeo da domenica 23 febbraio a martedì 25 febbraio, in occasione del terzo anniversario dell’invasione della Russia. Lo riferisce una nota dell’Eurocamera. Le bandiere dell’Ue e dell’Ucraina saranno poste davanti all’edificio EP SPAAK a Bruxelles, all’edificio WEISS a Strasburgo e all’edificio ADENAUER a Lussemburgo. Sempre a Bruxelles – conclude i comunicato – l’edificio della Stazione Europa sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina gialloblu nelle serate di domenica 23 e lunedì 24 febbraio, dalle 19.00 all’1.00.

Cremlino: “Falso che Trump sia filorusso”

Il Cremlino ha negato venerdì che l’amministrazione statunitense sia filorussa, dopo le dure critiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al leader ucraino Volodymyr Zelensky. “Non credo, è un’impressione sbagliata”, ha detto Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, nella conferenza stampa quotidiana.

Musk: “Zelensky si nutre di cadaveri soldati”

Elon Musk ha avuto parole durissime contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la sua “macchina di corruzione” che campa sulla pelle dei soldati morti in guerra. “Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe con una valanga di voti, nonostante abbia preso il controllo di tutti i media ucraini, quindi ha annullato le elezioni. In realtà, è disprezzato dal popolo ucraino, motivo per cui si è rifiutato di indire elezioni”, ha scritto su X. “Il presidente Trump ha ragione a ignorarlo e a cercare la pace indipendentemente dalla disgustosa e gigantesca macchina della corruzione che si nutre dei cadaveri dei soldati ucraini”, ha aggiunto.

Orbán: “Persi 7 miliardi per guerra Ucraina, pace spinge economia”

“Le battaglie economiche e politiche di primavera definiranno il futuro dell’Ungheria”. Così il primo ministro Viktor Orbán nella sua consueta intervista a Kossuth Rádió. “Quest’anno abbiamo scommesso sulla pace, che porterà alla ripresa economica”, ha aggiunto il primo ministro, sottolineando che l’Ungheria ha subito perdite annuali di circa 7 miliardi di euro a causa della guerra in Ucraina. Orbán si è soffermato quindi sulle controversie in corso tra Ungheria e Ue, tra cui l’immigrazione, la legge sulla ‘protezione dell’infanzia’, considerata da Bruxelles discriminatoria nei confronti delle comunità arcobaleno, e i tetti ai prezzi dell’energia. Il premier ungherese si è detto scettico sul fatto che la Bussola per la competitività proposta dall’Ue possa apportare benefici reali, prevedendo che il persistere di prezzi energetici elevati continuerà a rappresentare un ostacolo alla ripresa economica europea. “Bruxelles ha soldi e potere e non dobbiamo sottovalutarli”, ha dichiarato il premier Orbán, aggiungendo che è probabile che queste controversie si intensifichino, perché il governo ungherese rimane impegnato a difendere gli interessi nazionali. Pur riconoscendo che è improbabile che le pressioni esterne, sia da Bruxelles che da Washington, si attenuino, ha espresso fiducia nella capacità dell’Ungheria di affrontare queste sfide. “Dobbiamo rimanere saldi e preparati. Bruxelles non può ignorare la volontà del popolo e noi faremo in modo che la nostra voce venga ascoltata”, ha concluso. 

Mosca: “Conquistati altri due villaggi nell’est dell’Ucraina”

Le forze armate russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore due nuovi villaggi nell’est dell’Ucraina: Nadezhdinka e Novosyolka, nella regione di Donetsk. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. 

Mosca: “Sbagliato pensare che nuova presidenza Usa sia filorussa”

“Penso che questa sensazione sia sbagliata”. Così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di “commentare la tesi secondo cui l’amministrazione americana” sarebbe “diventata filorussa e anti-ucraina”. Lo riporta l’agenzia Interfax. 

Della Vedova: “Rischio vittoria a tavolino di Putin”

“Putin ha dato fondo a tutte le energie belliche, coinvolgendo persino l’Iran e la Corea del Nord, e nonostante tutto non ha vinto questa guerra drammatica: se prosegue cosi’, Trump rischia di consegnare a Putin una vittoria che non ha conquistato sul campo, ma una vittoria a tavolino. Sarebbe un tradimento dell’Ucraina che difendendo se stessa ha difeso l’Europa della liberta’ e della democrazia, e l’occidente. E sarebbe un incentivino per Putin a continuare con le aggressioni militari nei confronti di altri paesi della regione” Lo dice a Radio Cusano il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova. “Al tavolo per discutere l’accordo di pace ci dovevano, ci dovrebbero e ci dovranno essere l’Ucraina e l’Europa, che ha investito per la difesa di Kyiv esattamente quanto gli Stati Uniti. In gioco c’e’ la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa, anche in prospettiva, per questo io dico, a differenza di quanto dice Crosetto, che servono una politica estera e di difesa comune europea, servono gli Stati Uniti d’Europa”, conclude.

Lukashenko: “Usa potrebbero cercare di mettere Russia contro Cina”

Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha detto di ritenere che il fine della nuova politica di disgelo di Washington verso Mosca potrebbe essere quello di “mettere i russi contro i cinesi”. “Non sappiamo – ha commentato Lukashenko, citato dall’agenzia bielorussa Belta – che cosa vogliano gli Stati Uniti. Lo dico perché sono completamente immerso in queste faccende. Non sappiamo cosa chiederanno ai russi in cambio della fine della guerra e così via. Credo che cercheranno di mettere i russi contro i cinesi, e i russi non possono permettere questo”. 

Unicef: “In Ucraina un bambino su 5 ha perso un familiare o amico”

Un bambino su cinque, in Ucraina, ha perso un familiare o un amico dall’inizio della guerra, tre anni fa. Il numero di vittime tra i bambini nel 2024 è aumentato di oltre il 50% rispetto al 2023. Più di 2.520 bambini sono stati uccisi o feriti dal febbraio 2022. Sono alcuni dei dati forniti dall’Unicef. “Per troppo tempo, morte e distruzione sono rimaste una costante nella vita dei bambini in Ucraina – ha commentato Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef- Questo livello di violenza causa immensa paura e sofferenza e sconvolge ogni aspetto della vita di un bambino”. Più di 1.600 strutture scolastiche e quasi 790 strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte negli ultimi tre anni. Le sfide per la salute mentale dei bambini e dei giovani in Ucraina stanno peggiorando a causa dell’isolamento. Molti bambini passano ore e ore rifugiati in cantine, perdendo così l’opportunità di socializzare e imparare. Quasi il 40% dei bambini studia solo online o attraverso un mix di lezioni  in presenza e a distanza. L’impatto sull’apprendimento è stato profondo, con una perdita media di due anni in lettura e di un anno in matematica. “I bambini devono essere sempre protetti dalle conseguenze della guerra, in conformità con il diritto internazionale umanitario e dei diritti umani – ha sottolineato Russell – Più di ogni altra cosa, i bambini in Ucraina hanno bisogno di una pace duratura e della possibilità di realizzare il loro pieno potenziale”. 

Ucraina, fonti diplomatiche: “Ue ha fornito più aiuti degli Usa”

“E’ un dato di fatto che l’Unione europea abbia fornito più aiuti all’Ucraina rispetto agli Stati Uniti. Si puo’ affermare che gli Stati Uniti abbiano dato più di qualsiasi altro Paese ma l’Ue agisce nel suo insieme di Paesi e come tale sicuramente ha fatto di più”. Lo ha affermato una fonte diplomatica europea in vista della riunione dei ministri degli Esteri di lunedì. “Basta prendere i numeri dell’anno scorso: l’Unione europea ha fornito 20 miliardi di euro di assistenza militare, gli Stati Uniti tra i 15 e i 18. Quindi questa cosa va enfatizzata ma sicuramente l’Unione europea quest’anno deve fare di più, più dei 20 miliardi dell’anno scorso”, ha aggiunto la fonte.

Scholz: “Ancora molto lontani da cessate il fuoco”

L’Europa dovrà garantire che l’Ucraina continui a essere in grado di difendersi anche dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha dichiarato  il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervistato durante un programma della Zdf. 

“Siamo ancora molto lontani da un cessate il fuoco – ha ammesso Scholz – La guerra continua a svolgersi ogni giorno con la massima brutalità”. Nel frattempo, ha detto, la Germania e l’Europa devono garantire che l’Ucraina non sia lasciata sola. Per il cancelliere resta da vedere se, in caso di cessate il fuoco, le truppe internazionali potranno svolgere un ruolo in Ucraina, “e se questo debba accadere”.

Merz: “Trump inverte colpevole e vittima, adottata narrativa di Putin”

Il leader dell’opposizione tedesca e favorito alla prossima cancelleria, Friedrich Merz, si è detto scioccato dalle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui il conflitto ucraino sarebbe stato provocato dal “dittatore senza elezioni” Volodymyr Zelensky, e non dal presidente russo Vladimir Putin. 

“È fondamentalmente una classica inversione tra colpevole e vittima – ha dichiarato Merz alla radio pubblica rbb di Berlino – Questa è la narrativa russa, questo è il modo in cui il presidente Vladimir Putin l’ha presentata per anni e sono onestamente piuttosto scioccato che Donald Trump l’abbia ora adottata lui stesso”.

Merz è il chiaro favorito per diventare il prossimo cancelliere della Germania dopo le elezioni nazionali di domenica, con il suo blocco di centro-destra Cdu/Csu in netto vantaggio nei sondaggi. “È ora importante che gli europei si accordino molto, molto rapidamente su una strategia comune per affrontare la questione – ha aggiunto Merz – Implorare e mendicare un posto al tavolo dei negoziati non è l’approccio giusto. Ora dobbiamo sviluppare il nostro peso”.

Mosca: “Aumenta minaccia Nato a porti, rafforzare sicurezza”

Il consiglio di sicurezza russo ha segnalato che stanno aumentando le minacce poste dalle forze della Nato alle infrastrutture portuali russe. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti mentre il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Grigory Molchanov ha chiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza nei porti.

“Al fine di neutralizzare le minacce alle infrastrutture critiche sottomarine e portuali della Federazione russa, la commissione interdipartimentale del Consiglio di sicurezza russo sulla sicurezza militare ha raccomandato agli organi esecutivi federali competenti di rafforzare il monitoraggio delle attività degli stati stranieri in grado di rappresentare una minaccia alle infrastrutture critiche sottomarine e portuali della Russia, nonché di garantire un aumento dell’efficacia del sistema di protezione globale delle infrastrutture portuali del Paese da vari mezzi di attacco nemico”, ha affermato Molchanov.

NYP: “In Usa ipotesi esilio Zelensky in Francia”

‘Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pochi, se non nessuno, sostenitori nella cerchia ristretta del presidente Trump, e il peggioramento dei rapporti tra i due rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia’ lo scrive il New York Post sottolineando che ‘una fonte vicina a Trump suggerisce che la soluzione migliore per [Zelensky] e per il mondo è che vada immediatamente in Francia “. 

Telefonata Meloni-Trudeau: “Per pace duratura servono garanzie sicurezza reali”

La telefonata di ieri tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro canadese, Justin Trudeau, presidente di turno del G7, “ha consentito anche uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale e sugli ultimi sviluppi del dossier ucraino. In tale ambito, il presidente del Consiglio ha ribadito che la priorità per l’Italia è la stessa del resto d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

La premier Meloni “ha anche ricordato come siano stati il sostegno occidentale insieme al coraggio e alla fermezza ucraina a precostituire le condizioni che rendono possibile parlare oggi di un’ipotesi di accordo”, si legge ancora nella nota. L’Italia, “insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali, lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l’Ucraina”, conclude Palazzo Chigi.

Ucraina, nuova ondata di attacchi russi: 9 morti

Nove persone sono morte nel nuovo e massiccio attacco sferrato dalla Russia in diverse regioni dell’Ucraina. A quanto riferito dallo Stato maggiore ucraino, le forze russe hanno lanciato 160 droni in decine di attacchi contro le posizioni ucraine lungo tutta la linea del fronte. Sette civili ucraini sono morti nella regione di Donetsk nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi russi, e altri due hanno perso la vita nella parte sotto il controllo di Kiev della regione meridionale di Kherson. Trentaquattro gli attacchi sull’asse di Pokrovsk e 29 nella regione di Kursk da cui i russi stanno cercando di respingere le truppe ucraine che occupano una parte del territorio. Dei 160 velivoli senza pilota lanciati dai russi, 87 sono stati intercettati. I droni hanno causato danni materiali nelle regioni ucraine di Odessa, Kiev, Poltava e Kharkiv.



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