Chi ci ha guadagnato con la nuova Legge di Bilancio? Dall’UPB arriva un focus sugli effetti dell’ultima Manovra che premia di piĆ¹ le famiglie e meno le imprese
I maggiori beneficiari delle novitĆ introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 sono le famiglie.
A precisarlo ĆØ lāUfficio Parlamentare di Bilancio (UPB) che nel focus dedicato alla Manovra presentati ieri fornisce una panoramica sugli impatti finanziari ed economici.
Le famiglie sono i principali beneficiari della Manovra 2025, con 53 miliardi nel triennio. Risulta invece restrittivo lāimpatto per le imprese e i lavoratori autonomi.
Legge di Bilancio 2025, UPB: la Manovra premia le famiglie ma non le imprese
Sembrano concretizzarsi, almeno in parte, gli obiettivi che il Governo si ĆØ proposto con la Legge di Bilancio 2025: i maggiori beneficiari delle misure introdotte sono le famiglie a scapito perĆ² di imprese e autonomi.
A definire il quadro della situazione ĆØ stato lāUfficio Parlamentare di Bilancio che, nel focus pubblicato il 21 febbraio, ha fornito unāanalisi degli impatti finanziari ed economici della Manovra, analizzate insieme a quelle contenute nella legge di conversione del DL n. 155/2024 e nel decreto legislativo n. 192/2024.
Con riferimento ai soggetti destinatari delle varie misure della Legge di Bilancio, si legge nel report, i principali beneficiari sono le famiglie, con un beneficio netto di 14,7 miliardi nel 2025, 18,8 nel 2026 e 19,9 nel 2027, soprattutto in ragione degli interventi a favore dei lavoratori dipendenti privati e pubblici, a partire dal taglio del cuneo fiscale e contributivo, una misura che ha impegnato la maggior parte delle risorse stanziate.
A beneficio dei dipendenti privati vanno citate anche le novitĆ in materia di welfare aziendale, con la conferma della tassazione agevolata sui fringe benefit, e la riduzione del prelievo sui premi di produttivitĆ (confermata al 5 per cento fino al 2027).
Per i dipendenti pubblici invece si segnalano in particolare le risorse per il rinnovo dei contratti.
Il report segnala anche lāimpatto del nuovo bonus mamme, agevolazione che perĆ² ĆØ ancora bloccata per lāattesa del decreto attuativo che tarda ad arrivare, del bonus per i nuovi figli, le novitĆ in materia di previdenza (conferma degli strumenti di pensionamento anticipato) e la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni al 50 per cento sulla prima casa e al 36 per le seconde case.
UPB: la manovra aumenta il carico fiscale delle imprese, bocciata lāIRES premiale
Con riferimento alle entrate, nella Manovra si riducono in modo significativo quelle che nel triennio gravano sul lavoro, mentre aumentano in misura piĆ¹ contenuta quelle sul consumo. Le entrate che incidono sul capitale aumentano invece nel biennio 2025-26 e si riducono nel 2027.
Come evidenziato nel documento, infatti, lāimpatto netto delle misure rivolte a imprese e lavoratori autonomi ĆØ restrittivo, contribuendo al miglioramento del saldo in tutti gli anni del triennio 2025-27 rispetto allo scenario a legislazione vigente (di circa 8 miliardi nel 2025 e nel 2026, e di circa 3 miliardi nel 2027), per effetto di interventi sia sulle entrate sia sulle spese.
Nel 2025 il carico fiscale di imprese e professionisti aumenta di 4,4 miliardi di euro in attesa che si possano vedere gli effetti della proroga della maxi deduzione del costo del lavoro che dovrebbe portare un recupero di circa 1,3 miliardi di euro per ciascuna delle annualitĆ dal 2026 al 2027.
Nei primi due anni, infatti, le imposte sul capitale aumentano per effetto della sospensione delle imposte differite attive (DTA), della modifica del regime di versamento dellāimposta di bollo sui prodotti assicurativi del ramo III e V, dellāestensione a regime della rideterminazione dei valori di terreni e partecipazioni, della riapertura dei termini di affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione e delle riserve in sospensione dāimposta e dellāimposizione del limite del 54 per cento, per il 2025, allāutilizzabilitĆ delle perdite e delle eccedenze ACE.
Bocciata invece lāIRES premiale, la novitĆ introdotta questāanno e ai blocchi di partenza (si attende ancora il decreto attuativo). Lāanalisi nella seconda appendice del rapporto evidenzia il basso impatto della āmisura fortemente concentrataā e a cui, considerati i requisiti, avranno accesso non piĆ¹ di 18.000 aziende.
āUn decreto attuativo dovrĆ definire in dettaglio la norma agevolativa. Tuttavia, si possono giĆ rilevare alcuni elementi che rendono molto complesso il meccanismo di accesso allāagevolazione e non del tutto chiare le sue finalitĆ .
La nuova IRES premiale, che peraltro riguarda una platea di imprese relativamente contenuta, non compensa completamente la riduzione di risorse destinate agli incentivi 4.0 e come giĆ sottolineato sembrerebbe indebolire il legame tra agevolazione e nuovi investimenti.ā
Per il prossimo futuro, dunque, i benefici della Manovra per le imprese e i professionisti appaiono decisamente ridotti rispetto a quelli per dipendenti e in generale per le famiglie.
La Manovra, inoltre, posticipa dal 2025 al 2026 il rientro del deficit al di sotto del 3 per cento del PIL.
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