Addio buone offerte? L’UE impone tasse doganali su tutti i pacchi inferiori a €150

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Un tempo il commercio richiedeva tempo e costi esorbitanti per coprire le distanze tra i vari Paesi del mondo. Al giorno d’oggi tutto è molto più semplice, anche fare acquisti da posti lontani e apprezzare così non soltanto merci particolari altrimenti non accessibili, ma anche prezzi particolarmente convenienti. I costi delle spedizioni, infatti, sono abbastanza contenuti da non precludere la convenienza degli acquisti, specialmente quando si compra una grande quantità di prodotti. Sembra, però, che qualcosa stia per cambiare. L’Unione europea ha deciso di imporre tasse doganali sui pacchi dal valore inferiore a 150 euro, che sarebbero altrimenti soggetti all’esenzione dai dazi.

Non è certo una buona notizia per i cittadini, che temono così di dover dire addio alle buone offerte, dovendo appunto farsi carico di costi più elevati. La decisione della Commissione Ue colpisce direttamente proprio gli e-commerce cui i consumatori si affidano maggiormente per lo shopping low-cost, la maggior parte dei quali spedisce da Paesi terzi rispetto all’Unione europea. La strategia è stata pensata proprio per disincentivare questo tipo di ordini, non per accanimento contro le piattaforme bensì per promuovere la crescita economica dell’Ue.

Le nuove regole riguardano infatti le spedizioni extracomunitarie, per esempio provenienti dall’Asia, come quelle dei colossi AliExpress e Shein. Le nuove misure europee, tuttavia, non puntano a penalizzare i consumatori, quanto piuttosto a tutelarli. È infatti previsto l’arrivo di regole più stringenti in merito agli standard di qualità e sicurezza da rispettare per il commercio degli articoli, insieme a campagne per informare adeguatamente gli acquirenti. I venditori europei, così, potranno gioire di trovarsi finalmente a concorrere alla pari con gli altri.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

UE impone tasse doganali su tutti i pacchi inferiori a €150

Ogni giorno i confini europei sono attraversati da una quantità esorbitante di merci, con un numero di spedizioni in continua crescita. Nel dettaglio, pare che nel 2024 almeno 4,6 miliardi di pacchi abbiano passato la frontiera, un quantitativo triplicato rispetto al 2022. Non bisogna stupirsi troppo vista l’elevata diffusione dello shopping online, che spesso permette di contenere i costi (almeno sotto certi punti di vista), anche grazie a politiche meno severe sulle caratteristiche dei prodotti. Così, diversi venditori che operano al di fuori dell’Unione europea riescono a mantenere prezzi nettamente inferiori rispetto ai concorrenti comunitari. Indagini e inchieste mostrano che spesso questo tenore di costi è permesso da pratiche considerate illegali, quanto meno sul nostro territorio.

Dallo sfruttamento del lavoro minorile all’inganno dei consumatori, passando per gli standard europei richiesti per il commercio di determinati prodotti. I venditori europei si trovano così svantaggiati, non riuscendo ad adeguare i propri prezzi a quelli del mercato internazionale. Di conseguenza, i venditori conformi alle normative europee hanno meno attrattiva per i consumatori, nonostante gli standard qualitativi spesso superiori, perlomeno dal punto di vista degli obblighi legali e della trasparenza.


In questa maniera, si è consolidato negli anni un meccanismo decisamente deleterio per l’economia europea, a discapito di tutti i cittadini comunitari oltre che delle imprese. La Commissione europea sta quindi valutando un “pacchetto completo di strumenti dell’Ue per un commercio elettronico sicuro e sostenibile”. Una vera e propria riforma delle dogane è dietro l’angolo, con lo stop all’esenzione dai dazi doganali oggi applicata sui pacchi dal valore inferiore a 150 euro. Il Consiglio e il Parlamento dell’Ue sono quindi stati invitati a valutare un insieme di misure per garantire la concorrenza equa nel mercato, ma anche la sicurezza dei consumatori. Secondo le autorità europee, infatti, è necessario avviare controlli più approfonditi per individuare i prodotti non conformi agli standard europei.

In tal proposito, è al vaglio un pacchetto di strumenti all’avanguardia che contemplano l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, utile per l’ispezione del commercio elettronico e dei passaporti digitali dei prodotti. Questi ultimi serviranno a identificare ogni articolo in vendita sul territorio europeo includendo tutte le informazioni sul suo ciclo di vita. Tra gli obiettivi dell’Ue, difatti, non manca la promozione di una produzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Per arrivare a ciò saranno predisposti mezzi per sensibilizzare i consumatori, ma anche una semplificazione delle regole basata sulla cooperazione tra gli Stati, per limitare il possibile danno economico ai cittadini. Le misure dovrebbero essere valutate già nel corso dell’anno, in consultazione con gli Stati membri e le autorità di riferimento.


Limite contanti dogana 2025, non si contano solo le banconote

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link