Agricoltura, tutti i piani Ue per azzoppare le grandi aziende

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Una Ue più protezionista su pesticidi e benessere animale ma anche all’avanguardia su novel food e carne coltivata. Fine della strategia “Farm to fork” e poi 100 milioni per gli agricoltori colpiti da avversità atmosferiche eccezionali e calamità naturali. Ecco la “Vision” della Commissione sull’agricoltura e il cibo nell’Ue. Estratto dal Mattinale Europeo

 

Il vicepresidente Raffaele Fitto e il commissario Hansen hanno presentato la “Vision” della Commissione sull’agricoltura e il cibo nell’Ue. Il documento illustra le grande linee su cui intende muoversi l’esecutivo di Ursula von der Leyen. La prima constatazione è la rottura con la strategia “Farm to fork” della precedente Commissione: meno misure prescrittive sul clima e sull’ambiente e più attenzione per gli agricoltori e il loro reddito.

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Una “Vision” per l’agricoltura in attesa dei soldi

Semplificazione è la parola d’ordine anche per l’agricoltura. Il grande interrogativo è quanti soldi ci saranno a disposizione. Ursula von der Leyen ha intenzione di fondere le risorse finanziarie per la Politica agricola comune e quelle per la Politica di coesione in un unico fondo da distribuire ai governi nazionali. Secondo diverse fonti, né Fitto (responsabile della coesione) né Hansen (responsabile dell’agricoltura) sono entusiasti. “Penso che sia prematuro parlarne”, ha risposto Fitto.

Soldi al reddito degli agricoltori o agli ettari?

Con la Vision presentata la Commissione cercherà nuovamente di razionalizzare i sussidi all’agricoltura per concentrarli verso il reddito degli agricoltori più fragili, invece che premiare le grandi aziende. Nella prossima Pac i pagamenti diretti saranno “più mirati” verso gli agricoltori che “ne hanno maggiormente bisogno”, con una particolare attenzione alle “aree soggette a vincoli naturali, ai giovani, ai nuovi agricoltori e alle aziende miste”, si legge nel documento. Hansen ha difeso la “degressività” perché “se hai 5 ettari non hai gli stessi bisogno di 500 ettari”. Ma il commissario ha riconosciuto che la discussione per allontanarsi del sistema dei pagamenti diretti basata sugli ettari delle aziende agricola “sarà dura”.

Una Ue più protezionista su pesticidi e benessere animale

La vera novità della “Vision” è l’intenzione della Commissione di adottare un approccio più protezionista sulle importazioni agricole, anche negli accordi di libero scambio, usando come strumento le regole sui pesticidi e sul benessere animale. Il documento indica la volontà di realizzare “un più forte allineamento degli standard di produzione applicati ai prodotti importati, in particolare per quanto riguarda i pesticidi e il benessere degli animali. A tale riguardo, la Commissione stabilirà un principio secondo cui i pesticidi più pericolosi vietati nell’Ue per motivi di salute e ambientali non possono essere reintrodotti nell’Ue tramite prodotti importati”. Secondo il documento, “un altro elemento non negoziabile della politica dell’Unione nei confronti delle importazioni è la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, la salute degli animali e delle piante”. La Commissione vuole rafforzare i controlli sul rispetto della legislazione dell’Ue sulla sicurezza alimentare per i prodotti importati. “Sarà istituita una task force dedicata” e saranno rafforzati i “controlli sul campo” nei paesi terzi.

La Commissione vuole rimanere all’avanguardia sui novel food

La “Vision” della Commissione rischia di deludere chi sta facendo campagna contro i novel food e la carne coltivata, tra cui spicca il governo di Giorgia Meloni in Italia. L’esecutivo comunitario vuole “mantenere il vantaggio dell’Europa nell’innovazione in queste nuove tecnologie”, dice la comunicazione approvata. “Sono emerse tecnologie innovative, anche nel campo della tecnologia alimentare, della biotecnologia e della biofabbricazione” e l’Ue deve rimanere “un leader mondiale nell’innovazione alimentare”. La “Vision” riconosce che queste innovazioni alimentari “talvolta sono viste come una minaccia per le tradizioni e la cultura in tutta Europa”. La soluzione è “un dialogo rafforzato su questa questione e una migliore conoscenza, per garantire che queste innovazioni possano essere valutate in modo inclusivo tenendo conto anche degli aspetti sociali, etici, economici, ambientali e culturali dell’innovazione alimentare”.

Altri 100 milioni per gli agricoltori

Oltre alla “Vision” sul futuro, la Commissione ha compiuto un gesto concreto nei confronti del settore con un pacchetto da 98,6 milioni di euro della riserva agricola per aiutare gli agricoltori di Spagna, Croazia, Cipro, Lettonia e Ungheria colpiti da avversità atmosferiche eccezionali e calamità naturali dalla primavera del 2024. La proposta è stata approvata dai governi. La Spagna riceverà 68 milioni per la siccità della scorsa estate e la tempesta DANA di novembre. L’Ungheria incasserà 16,2 milioni e la Croazia 4,2 milioni per le siccità. La Lettonia otterrà 4,2 milioni per le temperature invernali record, le gelate invernali e le forti piogge estive. Cipro, che ha registrato scarse precipitazioni e temperature elevate nella prima metà del 2024, avrà 3,5 milioni.



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