Arte, a Forof arriva il duo artistico Lu.Pa dal 6 marzo

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Roma, 23 feb. (askanews) – FOROF, una realtà culturale unica che combina archeologia e arte contemporanea, fondata da Giovanna Caruso Fendi, prosegue il suo Public Program nell’ambito della mostra site-specific Nimbus Limbus Omnibus dei Gelitin/Gelatin, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Dopo l’Episodio inaugurale del collettivo viennese, giovedì 6 marzo 2025 sarà la volta del duo artistico LU. PA, formato da Lulù Nuti e Pamela Pintus, che con la performance inedita Monumentum Monstrum esploreranno il tema della libertà, filo conduttore di questa stagione. Per questa occasione il nuovo progetto di LU. PA si presenta come, un’azione ipnotica e scultorea che trasforma un’icona della cultura visiva in un monumento vivente. Due donne, poste l’una di fronte all’altra, ruotano su loro stesse su un piedistallo da cui fuoriesce un forte getto d’aria. Le loro gonne, sollevate dal vento, avvolgono i busti e i volti, lasciando scoperte solo le gambe. Il suono continuo della ventola riempie lo spazio, creando un ambiente immersivo e senza tempo. L’azione performativa, un loop senza soluzione di continuità, invita il pubblico a sostare liberamente nello spazio e osservare la trasformazione dell’immagine nel tempo. L’opera si ispira alla celebre scena di The Seven Year Itch, film di Billy Wilder del 1955, meglio conosciuto in Italia come Quando la moglie va in vacanza, in cui la gonna di Marilyn Monroe si solleva sopra una grata della metropolitana. Un’immagine iconica che ha segnato l’immaginario collettivo, divenendo emblema di una femminilità sospesa tra emancipazione e prigionia. LU. PA priva il gesto della sua connotazione seduttiva e lo dilata nel tempo, trasformandolo in un puro fatto, in un’immagine senza narrazione che si fa scultura polisensoriale. Nel raddoppiarsi delle figure, l’immagine si moltiplica, si rifrange, perdendo il suo carattere individuale per diventare un’esperienza collettiva. La performance, inserita nel contesto della mostra dei Gelitin/Gelatin, avvia un dialogo tanto estetico quanto concettuale. Anche qui, l’osceno – ciò che normalmente rimarrebbe nell’ombra – viene portato alla luce, liberato e reso protagonista, seguendo lo stesso principio che caratterizza le opere del collettivo austriaco.

BIO LU. PA LU. PA nasce a Cosenza nel 2017 dall’unione delle artiste Lulù Nuti e Pamela Pintus. Il duo attualmente vive e lavora a Roma. LU. PA esplora, attraverso il rapporto con l’«altro», insito nella natura del duo, le dinamiche, i linguaggi e gli strumenti del mondo contemporaneo, per analizzare i sistemi che regolano le relazioni odierne. Ecco perché i progetti di LU. PA nascono da azioni performative, rituali, durante i quali il pubblico diventa parte integrante del processo di costruzione di un’opera d’arte. Il lavoro di LU. PA è stato presentato all’interno di Istituzioni pubbliche come il Musée Zadkine di Parigi (2018); il Museo di Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone (2019); la GAM Galleria d’Arte Moderna di Roma (2022) e Palazzo Farnese Ambasciata di Francia in Roma (2023); e anche all’interno di spazi indipendenti, progetti sperimentali e Summit Internazionali come Spazio Y a Roma (2018), Apulia Land Art Festival (2018), POSTTURISMO (2022); la Maker Faire European Edition sezione Arte (2019) e lo European Innovation for Sustainability Summit promosso da EIIS – European Institute of Innovation for Sustainability (2022). Nel 2022 LU. PA è uno dei borsisti selezionati del Master MAP_PA (Mattatoio, Roma) diretto da Ilaria Mancia, Cesare Pietroiusti e Cecilia Casorati. Nel 2023, per i primi cinque anni di attività dal suo debutto, LU. PA realizza con Giordano Boetti Editions un cofanetto in edizione limitata curato dalla Litografia Bulla di Roma. Si ringraziano la Galleria MASSIMODECARLO, Galerie Meyer*Kainer e Magonza.

PUBLIC PROGRAM STAGIONE IV Il Public Program 2025 di FOROF, articolato in cinque episodi dal 24 gennaio al 3 luglio, trasforma lo spazio espositivo in un laboratorio aperto alla sperimentazione e all’interazione. Ogni performance, creata da artisti provenienti da discipline diverse e con sensibilità uniche, riattiva la mostra in corso, arricchendola di nuove letture e approfondimenti. L’intento è creare una connessione viva e dinamica tra l’arte, lo spazio e il pubblico, invitando ogni visitatore a diventare parte attiva dell’esperienza, esplorando nuove prospettive di riflessione e di partecipazione.

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