È un portiere fuori dal normale! Fa due gol in Serie D, assist a Ciccio Caputo e scrive la storia

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Guantoni, mancino chirurgico, passaggio decisivo per il proprio attaccante: no, non è Ederson Santana de Moraes, o più semplicemente il portiere con più assist di sempre in Premier League, ma chi un pezzettino della sua storia lo sta scrivendo dopo una stagione abbastanza complicata. Quella iniziata con un sogno interrotto per motivi societari, la stessa che sta andando avanti in maniera del tutto imprevedibile, come un filtrante per far segnare un ex bomber di Serie A davanti a migliaia di persone. Storia? Sì, non solo però, perché il portiere avrebbe il compito opposto, ovvero non subire gol, e Alessandro Vagge è il primo a riuscirci in tutta la Kings League Italia

A DUE PASSI DAL TRICOLORE

E più di qualche passo indietro per l’introduzione: stagione 2014/2015, FeralpiSalò, campionato Berretti. È lì che il classe 1996 si avvicina per la prima volta a incidere il suo nome nella pietra, o meglio, su un trofeo. Non uno qualunque, ma uno Scudetto sognato dopo aver raggiunto in maglia FeralpiSalò il secondo posto nel Girone A, alle spalle solo del Torino, da considerare però fuori classifica (all’epoca, infatti, la categoria era riservata solo ai club di Lega Pro, cioè la moderna Serie C).

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Un campionato chiuso a quota 68 punti in 30 giornate, solo 4 in meno rispetto ai granata e ben 9 in più rispetto al Novara terzo, e con un primo record per Alessandro, ovvero quello di portiere con più clean sheet (13 in 24 presenze). Numeri che valgono l’accesso agli ottavi di finale, dove Vagge mantiene la porta inviolata pure nel match d’andata con il Bassano Virtus, sconfitto 2-1 nel ritorno. La Feralpi vola così ai quarti, dove, però, i sogni di gloria si spengono contro la Cremonese (doppio ko per 1-0 e 3-2), sconfitta poi da futuri campioni d’Italia del Novara in semifinale. «È stato un bel campionato, ho trovato una società fantastica e infatti si è visto in campo. È stata una bellissima esperienza», racconta Alessandro, che lungo il suo percorso da calciatore ritrova anche qualche vecchio avversario.

EROE A GOZZANO, CAOS MILANESE

Salutati i professionisti, con il Ponte San Pietro nel 2015/2016 arriva già l’esordio in Serie D registrando ben 18 presenze e 3 clean sheet in un Girone B da quarto posto per i blues. È l’inizio dell’affermazione di Vagge in categoria, disputata per nove anni consecutivi proteggendo i pali di Fiorenzuola, Vigor Carpaneto, Torres e, soprattutto, Gozzano, dove il numero 1 questa volta la storia la scrive e la riscrive.

Sì perché il primo anno (20/21) è quasi da incorniciare: campionato vinto e record di porte inviolate (18 su 33). Quasi, però, perché la società non si iscrive alla Serie C, ritrovandosi così di nuovo in D nella stagione successiva, vissuta cercando una salvezza che arriva anche per mano, e non solo, di Vagge. Lui che si conferma il miglior portiere del Girone A (altro primato di clean sheet, 17 su 33), lui che alla 34esima giornata prende il calamaio e aggiunge un’altra pagina alla sua storia: gol di testa al 96′, pareggio in casa del Derthona e punto che ormai vuol dire salvezza

Capitolo chiuso? No, è solo metà del libro dell’assurdo firmato da Alessandro, che nella stagione successiva fa qualcosa di ancora più grande: gol direttamente da calcio di rinvio per sbloccare la sfida con il PDHAE all’ottava giornata di campionato. Quello chiuso con un’altra agevole salvezza, ripetuta l’anno successivo mantenendosi sempre in doppia cifra di porte inviolate e chiudendo la sua esperienza quadriennale in terra piemontese con ben 135 presenze all’attivo. 

L’ultima quella in casa della Fezzanese, prima di prendere la decisione di cambiare: «Dopo dieci anni di Serie D ho fatto una scelta di vita, anche in base alla mia ragazza, scendendo in Eccellenza per riavvicinarmi a casa». È così che Vagge si prende i pali di una FC Milanese reduce dai playoff nel Girone A (dove sfida, tra gli altri, Francesco Filomeno, ex capocannoniere della Pro Patria nei Berretti 14/15 nella scorsa stagione al Meda) e capace di riconfermarsi nel gruppo B dell’amico Emanuele Romanini, re dei bomber con la Giana Erminio (22 gol) in quella stupenda avventura ai tempi della Feralpi e ora al Tribiano.

Corsi e ricorsi storici per un’altra stagione che promette di essere indimenticabile, ma alla 14esima giornata cambia tutto: è l’ultima partita con l’FC Milanese per il classe 1996 e la quasi totalità della rosa. «Fino a dicembre abbiamo dato il 300% con tutti i problemi che ci sono stati fuori dal campo, e che non abbiamo mai fatto uscire, a parte dopo che è successo il patatrac e tutti se ne sono accorti. – racconta l’estremo difensore con riferimento alle questioni societarie che hanno portato alla rivoluzione di staff tecnico e squadra – Dispiace perché per come sta andando il campionato secondo me ce la saremmo giocata fino alla fine per vincerlo, avevamo un gruppo fantastico».

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TRM, TUTTO REALMENTE MATTO

 

Vincere, ora, è l’obiettivo dei suoi TRM, una delle 12 squadre della Kings League Lottomatica.sport, versione italiana della competizione creata da Gerard Piqué in Spagna e che sta rivoluzionando il mondo dello sport e dell’intrattenimento in Italia. Un campionato di calcio a 7 con molte regole particolari (clicca qui per saperne di più) per rendere più fruibili le partite alle nuove generazioni, e che rende realtà cose altrimenti inimmaginabili per un calciatore dilettante. Come condividere campo e spogliatoio con un certo Francesco Caputo, o, perché no, fargli addirittura un assist, da portiere

«Per ora è il primo, quindi non mi definirei l’assistente personale di Caputo, però speriamo ce ne siano ancora tanti. – scherza Vagge, che chiusa l’esperienza alla Milanese è ripartito dalla Terza Categoria piacentina in maglia Samurai dopo aver accettato la chiamata di Matteo Colombo, noto sul web come Just Rohn e direttore sportivo dei TRMLa Kings l’ho presa al balzo. Un giorno dopo quello che è successo con l’FC, Teo mi ha scritto e non ci ho pensato due volte perché è un’esperienza che non ho mai fatto, ma è bellissima. Spero che sia un nuovo trampolino o comunque una riconferma di quello che sono stati questi dieci anni».

Un decennio a cui si aggiunge l’ennesimo clean sheet della sua carriera, il primo nel mondo del web, e il primo di tutta la Kings League Italia. Storia? Sì, di nuovo, perché come dice Alessandro: «Questo è uno sport in cui è veramente difficile tenere la porta inviolata, ci sono tante azioni offensive, contropiedi, gol doppi e uno contro uno. Già settimana scorsa ci siamo andati vicino e ci è rimasto qua perché abbiamo preso gol a un minuto dalla fine. Questa volta siamo stati bravi, ma dobbiamo continuare così». D’altronde, il libro dell’assurdo tra recordgol di testa, su rinvio (riuscito sia nel calcio a 11 che all’esordio con i TRM), campionati vinti, situazioni societarie e assist a bomber di provincia promette un nuovo capitolo, quello che tutta Italia non vede l’ora di leggere.





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