il Giubileo tra fede e turismo – AlessioPorcu.it

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La Città dei Papi ha ospitato un importante convegno alla presenza tra gli altri del Ministro Antonio Tajani e del Vescovo Ambrogio Spreafico. Il sindaco Daniele Natalia ha annunciato un accordo con i comuni di Alatri, Veroli e Ferentino per creare una piattaforma che possa consentire alla zona di proporsi con maggiore appeal per una completa riconversione turistico-culturale

C’è un luogo ed una data in cui tutto ebbe inizio. Il luogo è Anagni. La data è il 22 febbraio del 1300. Il giorno in cui papa Bonifacio VIII, l’ultimo e il più famoso dei quattro papi anagnini, diede il via alla tradizione del Giubileo. Da quel momento sono stati 25 gli appuntamenti giubilari organizzati dalla Chiesa cattolica, conteggiando anche quello della speranza proclamato da Papa Francesco per il 2025. Un’occasione straordinaria per la cristianità.

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Ed anche un momento importante per la valorizzazione del territorio, visto che sono circa 35 i milioni di turisti che si prevede arriveranno a Roma durante l’anno in corso. Un’opportunità irripetibile per chi punta a portare a compimento la tanto spesso annunciata ma mai concretamente realizzata riconversione in senso turistico e culturale di un territorio, quella ciociaro, da tempo in crisi economica e di identità. A partire dall’accordo, stretto in queste ore tra quattro comuni (Anagni, Alatri, Veroli e Ferentino), per implementare i flussi turistici nella zona.

L’intervento di Tajani, l’emozione di Natalia

Antonio Tajani

Di tutto questo si è parlato ad Anagni nel corso del convegno “Anagni, dove tutto ebbe inizio”. Un appuntamento fortemente voluto dall’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Daniele Natalia. Un’idea semplice. A partire dall’ultimo Giubileo, quello che è attualmente in corso, per risalire al primo, quello varato da Bonifacio VIII il 22 febbraio 1300 con la bolla “Antiquorum  habet fida relatio. Un modo per proiettare Anagni al centro degli eventi del Giubileo attuale e favorirne la concreta riconversione in senso turistico.

Il tutto in una Sala della Regione colma che ha visto interventi di rilievo. In primis quello del ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente con un video, che ha ribadito la volontà di  fare del Giubileo un’occasione per favorire la cultura italiana nel mondo. In sintonia anche il deputato di Fratelli d’Italia Paolo Pulciani e del consigliere comunale Alessandro Cardinali.

Comprensibilmente emozionato il padrone di casa, il sindaco Daniele Natalia, che ha ricordato come già con il G7 la zona fosse stata al centro del mondo: “Una dimensione che vogliamo replicare con il Giubileo”. Di Giubileo come di un’occasione di sviluppo ha parlato anche  l’assessore alla cultura della città dei papi Carlo Marino. Che ha ribadito la necessità di  sfruttare l’onda dell’appuntamento per far ripartire la città, realizzando le strutture che serviranno a far fare ad Anagni un salto di qualità verso il futuro.

La lezione del Vescovo Spreafico

Ambrogio Spreafico

Il convegno vero e proprio ha visto due interventi di altissimo profilo, quello del professor Giovanni Minnucci, ordinario di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’università di Siena, e quello di monsignor Ambrogio Spreafico, biblista di fama planetaria e vescovo di tutta la parte Nord della provincia di Frosinone.

Minnucci, nella sua lectio magistralis, non si è limitato a parlare di Bonifacio VIII, ma ha coinvolto nel suo intervento gli altri papi anagnini Innocenzo III, Alessandro IV e Gregorio IX. Per ribadire come Anagni, soprattutto sul piano del diritto, sia stata davvero la culla della cristianità. durante il medioevo e non soltanto.

Molto articolato anche l’intervento Monsignor Spreafico. Che è partito dall’analisi del concetto di Giubileo come viene trattato all’interno delle Scritture. Per sottolineare come il Giubileo sia sempre stato, nei testi sacri, visto come un momento di interruzione, di riflessione, di capacità di guardarsi dentro per poter poi riprendere con rinnovato slancio la propria attività.

Ha ricordato come il primo Giubileo sia arrivato, grazie all’intuizione di Bonifacio VIII, proprio in seguito ad un momento di forte crisi della chiesa, squassata dai movimenti millenaristici e dal fallimento delle crociate. Ed ha terminato il suo intervento con l’auspicio che anche questo Giubileo possa essere, in questo senso, un modo per dare un nuovo slancio ad un mondo che ha perso la propria direzione.

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Patto per il turismo tra le 4 città fortificate

Il momento del ‘patto’

Come detto, il convegno non è però stato soltanto occasione di riflessione spirituale e culturale. Ma anche punti di partenza per un  concreto sviluppo nel segno del turismo culturale. In questo senso la novità più importante è stata quella annunciata dal sindaco Natalia. La firma di un accordo tra le quattro città fortificate della zona Nord della provincia di Frosinone, Anagni Alatri, Veroli e Ferentino.

L’obiettivo è quello di creare una piattaforma comune che possa consentire a tutta la zona di proporsi con maggiore appeal per una completa riconversione turistico-culturale. Un obiettivo, ambizioso ma non irraggiungibile, è la partecipazione, con concrete speranze di vittoria, alla gara per la prestigiosa nomina a capitale italiana della cultura per il 2028.



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