Nel 2025 arriva un nuovo bonus occupazionale, uno sgravio che rappresenta uno strumento volto a incentivare le assunzioni: si tratta del bonus Zes, previsto dalla legge di Bilancio 2025 e confermato dal decreto attuativo del 7 gennaio 2025 pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale.
Il bonus Zes si aggiunge così al panorama delle politiche attive del lavoro presenti nel mercato italiano, rappresentando una misura di grande importanza per il Sud Italia, un’area del Paese che da anni affronta sfide significative in termini di occupazione. Il tessuto economico e imprenditoriale di questa regione necessita infatti di strumenti concreti per stimolare le assunzioni e garantire opportunità di crescita alle aziende e ai lavoratori.
Grazie a questo nuovo incentivo, quindi, si punta a ridurre i divari territoriali favorendo una ripresa occupazionale duratura, sostenendo tutte quelle imprese che scelgono di investire nel Mezzogiorno. Il Bonus Zes si inserisce quindi in un quadro più ampio di interventi volti a sostenere il mercato del lavoro e a incentivare le assunzioni, riconoscendo sgravi contributivi significativi alle aziende che decidono di ampliare il proprio organico con contratti a tempo indeterminato.
L’acronimo Zes sta a indicare l’ambito di applicazione, circoscritto alle regioni della Zona Economica Speciale (Zes), un’area che come anticipato necessita di politiche dedicate per rilanciare l’occupazione e contrastare la disoccupazione di lunga durata.
A tal proposito, vediamo tutto quello che c’è da sapere sul bonus Zes, da come funziona a quanto si risparmia, fino a individuare i requisiti che i beneficiari devono soddisfare.
Cos’è il Bonus Zes
Il Bonus Zes è un esonero contributivo destinato alle imprese che assumono lavoratori over 35, disoccupati di lungo periodo, con un contratto a tempo indeterminato. Il decreto attuativo, firmato il 7 gennaio 2025 dai ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze, stabilisce che i datori di lavoro privati potranno beneficiare di uno sgravio totale dei contributi previdenziali (a eccezione dei premi Inail) per un periodo di massimo 2 anni, fino a un limite di 650 euro mensili per ogni lavoratore assunto.
Questa misura, prevista dall’articolo 24 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024), si inserisce nell’ambito del Programma Nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, con un finanziamento di 591,4 milioni di euro fino al 2027.
L’obiettivo è chiaro: sostenere le assunzioni e ridurre il divario occupazionale nelle otto regioni del Mezzogiorno che rientrano nella Zes unica, quali:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sicilia
- Sardegna
A chi si rivolge
Già nel paragrafo precedente abbiamo visto le prime indicazioni riguardo ai requisiti che aziende e lavoratori devono soddisfare per poter beneficiare dello sgravio.
A quelli sopra indicati – ad esempio l’essere situate nell’area Zes – bisogna rispettare altre condizioni, come quella per cui l’organico dell’azienda deve contare di almeno 10 dipendenti.
L’assunzione per la quale si gode dell’esonero deve avvenire tra l’1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025: inoltre, per accedere all’agevolazione, l’azienda non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo o licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione.
L’incentivo è destinato esclusivamente a lavoratori con più di 35 anni che risultino disoccupati da almeno 24 mesi. Un altro aspetto importante è che questo bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, per quanto invece resti compatibile con la maxi-deduzione per nuove assunzioni prevista dalla riforma dell’Irpef, estesa fino al 2027.
I vantaggi per le imprese
Ovviamente, il bonus Zes rappresenta un vantaggio importante per le imprese che vogliono investire nel Mezzogiorno. Oltre al risparmio sui contributi previdenziali per 2 anni, infatti, le aziende hanno la possibilità di accedere a una forza lavoro qualificata, incentivando l’inserimento di risorse con esperienza nel mondo del lavoro. Ciò non solo contribuisce a ridurre il tasso di disoccupazione, ma favorisce anche la crescita economica e la competitività delle imprese locali.
Come beneficiarne
Per accedere al bonus Zes le imprese devono presentare domanda all’Inps attraverso la piattaforma telematica dedicata. La richiesta deve contenere i dati identificativi dell’azienda e del lavoratore, il tipo di contratto stipulato e la sede di lavoro. Sarà poi l’Istituto stesso a effettuare le verifiche necessarie per accertare il possesso dei requisiti richiesti e la disponibilità dei fondi stanziati.
Una volta approvata la richiesta, il datore di lavoro potrà usufruire dell’esonero contributivo per un massimo di 24 mesi, con un limite di 650 euro al mese per ciascun lavoratore assunto. È comunque fondamentale che l’azienda mantenga l’assunzione per tutto il periodo previsto, evitando licenziamenti che potrebbero comportare oltre alla revoca dell’incentivo anche la restituzione delle somme già ricevute.
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