Data center, AI, rinnovabili. Emirati di nuovo amici dell’Italia: pronti 40 miliardi per 40 accordi

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Gli Emirati Arabi Uniti si buttano sul business dei data center in Italia. Come giĆ  fatto da Microsoft e come fatto da BlackRock, principale gestore patrimoniale al mondo. I 40 miliardi di investimenti nella penisola che il Paese del Golfo si ĆØ impegnato a iniettare nellā€™economia italiana nei prossimi anni ruoteranno infatti molto attorno ai temi delle rinnovabili e della costruzioni di centri per immagazzinare dati. Il fondo Mgx e il gruppo G42, entrambi specializzati nello sviluppo dellā€™Intelligenza artificiale, lavoreranno assieme a Eni per realizzare data center alimentati con energia prodotta da centrali a gas naturali, le cui emissioni saranno catturate e stoccate. Il progetto sarĆ  in provincia di Pavia, a Ferrara Erbognone, dove il colosso energetico italiano ha giĆ  una struttura che ospita i suoi sistemi.Ā 

Nel campo dei data center l’Italia, in particolare la Lombardia, sta diventando area di interesse per gli investimenti con investimenti cumulati tra il 2023 e il 2025 per circa 15 miliardi.Ā 

Lā€™intesa ĆØ una delle 40 tra accordi e memorandum, siglate a Roma in occasione dellaĀ visita di stato del presidente emiratino Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha riallacciato le relazioni con gli Emirati dopo le divergenze e la freddezza diplomatica dei due governi Conte, quando furono fermate le licenze allā€™esportazione di armi per il coinvolgimento nel conflitto in Yemen. Oggi il Paese ĆØ tornato a essere considerato ā€œamicoā€.Ā Lo dimostra il grande coinvolgimento delle imprese di Stato nel firmare intese e per cercare di attrarre i capitali del Golfo verso la penisola. A muoversi non ĆØ soltanto Eni, che ha anche siglato con il fondo Adq un accordo per lā€™approvvigionamento di minerali rari e con Abu Dhabi Future Energy Company PJSC – Masdar accordi per trasmettere nella penisola lā€™energia generata da fonti rinnovabili in Albania.

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Lā€™altro gigante nazionale dellā€™energia, Enel, ha firmato un protocollo per approfondire la collaborazione con Masdar nello sviluppo delle rinnovabili in Italia, in Spagna, negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Patto che allarga la collaborazione giĆ  in corso nella penisola iberica per la gestione di impianti fotovoltaici attraverso Endesa, controllata spagnola di Enel.

GiĆ  nei mesi scorsi, nellā€™operazione che aveva portato il ministero dellā€™Economia assieme al fondo Usa Kkr a rilevare da Tim la societĆ  della rete fissa, il governo aveva trovato nellā€™ Abu Dhabi Investment Authority uno degli alleati per completare la cordata. Non a caso le interconnessione digitali sono citate tra i potenziali ambiti di collaborazione assieme allo spazio, alla farmaceutica, allā€™estrazione di minerali critici, allā€™industria avanzata e allo sviluppo del nucleare, settore per il quale il governo sta per varare un nuovo quadro di regole che superi la bocciatura dellā€™atomo stabilita in due referendum, nel 1987 e nel 2022, mentre Enel ha dato vita a una joint venture assieme ad Ansaldo Energia e Leonardo – con il potenziale investimento di soggetti esteri – per sviluppare e realizzare i cosiddetti mini-reattori. E in questā€™ambito non ĆØ escluso un investimento del gruppo Enel nella start-up Newcleo.

La ritrovata amicizia di allarga poi al campo della difesa e della sicurezza digitale. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione tra Edge e Fincantieri per realizzare sistemi di mappatura dei fondali e protezione delle infrastrutture subacquee. Accordo che segue di appena una settimana la commessa da 500 milioni per servireĀ la marina emiratina nelle esigenze di esercizio e manutenzione della propria flotta militare per i prossimi cinque anni.Ā 

Nel campo delle infrastrutture va segnalata invece la partnership tra la compagnia Jetex e Gesac, il gestore degli aeroporti di Napoli Capodichino e di Salerno controllato dal fondo F2i.Ā 

Meloni non ha esitato a definire ā€œstoricoā€ il bilaterale odierno. Nelle intenzioni della premier cā€™ĆØ anche la volontĆ Ā di agganciare il Paese del Golfo nel Piano Mattei per lā€™Africa. Come? Per adesso coinvolgendo la multiutility romana Acea e il gruppo pubblico della contro-assicurazione Sace in una collaborazione con Melito Utilities e con Amea Power per progetti di sicurezza idrica nel continente e per tirare dentro nei progetti che coinvolgono le due aziende energetiche emiratine la filiera italiana.Ā 



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