Disastro Pistoia Basket: adesso serve davvero un miracolo

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di Letizia Gaeta

PISTOIA – La stagione 2024/2025 dell’Estra Pistoia Basket, sebbene sia soltanto al giro di boa, con tutta probabilità passerà alla storia come una tra le più disastrose sia sul parquet che a livello societario. Basti pensare che lo scorso anno di questi tempi la squadra del duo Moore-Willis allora allenata da coach Brienza aveva da poco concluso l’avventura alle Final Eight di Coppa Italia e stava per andare a conquistare di diritto il miglior posto possibile nella griglia play-off.

Se è vero che nessuno si sarebbe potuto aspettare un exploit di quel tipo dalla matricola della provincia toscana, era anche impensabile pronosticare una tale debacle a questo punto della stagione corrente: tre cambi allenatori, un gruppo-squadra inesistente e l’incredibile rapporto con i tifosi a dir poco frantumato.

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Il “team delle meraviglie” completamente (fatta eccezione per gli Italiani) smantellato per far spazio a giocatori che, a oggi, non hanno saputo dimostrare il potenziale tanto decantato e infatti dopo 19 gare i biancorossi si ritrovano ultimi in classifica con 4 vittorie e 15 sconfitte con l’aggravante di non aver ancora costruito un’identità di squadra.

Ripercorrendo le prestazioni di tutti i giocatori che sono scesi sul parquet in questa prima parte di stagione, di certo non esaltante, dell’Estra Pistoia Basket: voti bassi per tutti i protagonisti e non poteva essere diversamente.

Un ‘pagellone’ di metà stagione

Benetti 6: l’ala vicentina al suo ritorno in maglia biancorossa dopo la storica promozione dell’annata 2022/2023, è stato per adesso tra i più positivi della squadra, nonostante un minutaggio tra i più bassi della lega. Ha spesso risentito della fisicità dei lunghi avversari, cercando però di buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo, così come dimostrato nell’ultima gara disputata in campionato prima dello stop. Contro Scafati è arrivata una buona prestazione per il classe ’95, ingiustamente dimenticato in panchina da coach Okorn nel secondo tempo.

Christon 6,5: l’ex OKC Thunder ha impiegato alcune settimane a ritrovare il ritmo partita, ma da quel momento in poi è riuscito in svariate occasioni a portare il suo mattoncino alla causa: nella vittoria contro la Openjobmetis Varese ha eguagliato il suo season high di 29 punti, risultando il migliore dei suoi per punti segnati e valutazione. La squadra risentirà e non poco della sua assenza (infortunio alla spalla), anche perché nei momenti di maggior difficoltà, nonostante alcune forzature di troppo, ha sempre fatto sentire la sua leadership. 

Della Rosa 6+ : capitano e anima della squadra. Per Gianluca è sicuramente il periodo più difficile da quando è a Pistoia, ma il numero 2 non si è mai tirato indietro a suon di triple, recuperi e grande agonismo. Uno dei pochi a metterci davvero la faccia con stampa e tifosi, a dimostrazione del fatto che la maglia gli si è cucita addosso.

Rowan 5: il figlio del Presidente non è riuscito a convincere i tifosi delle sue qualità, risultando spesso protagonista in negativo dei suoi. I numeri spesso non dicono molto sull’impatto che un giocatore può avere in partita e per Rowan Jr non c’è alcuna differenza. Il numero 8 sta segnando 14,1 punti a partita con il 39,5% dal campo e un misero 29,8% da oltre arco per chi si professa un tiratore, ma ciò che fa storcere gli occhi sono le sue lacune in fase difensiva. In svariate circostanze ha dimostrato di non saper tenere gli 1c1: l’Estra con lui in campo gioca con un uomo in meno nella sua metà campo.

La panchina dell’Estra (foto Elisa Maestripieri / Pistoia Basket)

Forrest 7- : il folletto di Pompano Beach era chiamato all’arduo compito di sostituire Charlie Moore, uno dei principali protagonisti dell’annata 2023/2024. Ed effettivamente non li si può rimproverare quasi niente: meno spettacolare del play ora in forza al Club Baloncesto Breogán in Liga ACB, ma estremamente efficace, come dimostrato dal 45,7% da 3. Dalle sue mani sono passate molti dei palloni che hanno fatto sperare in incredibili rimonte: un ulteriore passetto in avanti lo farà quando sarà in grado di restare infuocato nell’arco dei 40 minuti.

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Boglio S.V.: il giovanissimo classe 2003 ha messo piede in campo in tre occasioni per un totale di 23 minuti (Virtus Bologna, Olimpia Milano e Trapani Shark). Troppo poco per poter essere valutato. Da segnalare l’agonismo e la voglia di mettersi in gioco.

Saccaggi 6: vale lo stesso discorso fatto per Benetti e Della Rosa. Poco impiegato fin dalle primissime partite, il numero 15 dell’Estra si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa, mostrando attaccamento alla maglia, impegno e dedizione. In fase offensiva spesso fatica, ma un giocatore con la sua esperienza sa sempre cosa fare per rendersi utile alla squadra, che sia spendere un fallo o prendersi un tiro. Alla lunga la sua intelligenza cestista potrebbe fare la differenza.

Silins 6,5: il lungo nativo di Riga è impegnato con la sua Lettonia in questa finestra per le Nazionali, una convocazione importante per lui che in questa stagione più di una volta è risultato tra i migliori dei biancorossi. Il classe ’97 è un lungo “moderno”, non ama giocare in area, tanto che i suoi blocchi si tramutano nel 90% dei casi in pick&pop e tiri dalla lunga distanza che realizza con il 40,5%. Da migliorare senza ombra di dubbio la mentalità: uno switch da quel punto di vista e potrebbe diventare un ottimo giocatore.

Paschall 6: l’ex talento dei Golden State Warriors, ormai ai margini del progetto, non è riuscito a trovare la condizione per poter mostrare a tutti il suo potenziale. Peccato perché sprazzi di quello che è stato e che si spera possa tornare a essere si sono visti a cavallo tra la nona e la dodicesima giornata del girone di andata: a Treviso, per esempio, mise in scena un vero e proprio show balistico. Peccato perché il miglior Eric sarebbe servito e non poco sia a sé stesso che a questa Pistoia.

Kemp Jr. 6,5: arrivato per sostituire Brajkovic, lui che di fatto è un 4 nel corpo di un 3, si è fatto amare fin dal primo momento grazie alla sua energia e alla sua agilità. Il dato più rilevante oltre al 52,2% da 2, è senza ombra di dubbio il 17,4 di valutazione. Un impatto impressionante che non ha però portato i risultati sperati.

Smith 4,5: inspiegabile e inutile il suo acquisto. Poco da dire anche sul suo apporto alla causa. Dopo aver disputato una sola gara in maglia biancorossa, adesso si trova alla Pallacanestro Vigevano.

Brajkovic 6: otto partite in cui ha sempre risposto presente, nonostante il sistema di gioco non lo favorisse né con coach Calabria né con Markovski. Il feeling con la società non è mai scattato e così anche per lui valigie pronte direzione Istanbul, Turchia (Darüşşafaka Spor Kulübü).

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Anumba S.V.: inqualificabile l’apporto del prodotto dei Winthorp Eagles che non è mai riuscito a impattare nel modo giusto le gare, anche a causa di un fisico spesso in difficoltà contro le ali esperte del campionato. Tagliato dalla società nelle scorse settimane, si è accasato alla UEB Gesteco Cividale in A2.

Childs 5: presentato come uno dei colpi del mercato estivo (nonostante una carriera non certo di primo ordine), il suo rendimento fino a novembre è stato insufficiente, motivo per cui è stato poi tagliato per fare spazio a Kemp Jr. Certamente non rimpianto il nativo di Raytown, adesso in forza all’Hapoel Gilboa Galil Elyon in Israele.

Coach Calabria, Markovski, Okorn 5: per tutti e tre i coach che si sono susseguiti in stagione sulla panchina biancorossa (escluso Tommaso Della Rosa che meriterebbe un 8 per abnegazione e amore per questi colori) un 5 che non vuole essere una bocciatura. Lavorare in un ambiente come quello pistoiese in questa stagione risulta difficile per chiunque abbia scelto di provarci. Peccato perché a nessuno di loro è stata realmente data la possibilità di mostrare il loro vero valore.

Ron Rowan e Pistoia Basket 2000 4: non era semplice distruggere ciò che era stato creato in questi anni con tanta fatica e passione, ma Presidente e società ci stanno riuscendo perfettamente. Eppure il Rowan giocatore aveva lasciato un meraviglioso ricordo a Pistoia: ora quel ricordo sta per essere spazzato via da una guida societaria scellerata. Ne è valsa la pena? La sentenza si avvicina inesorabile e la risposta sembra pendere verso il no. 



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