Estate da incubo per i pendolari Genova-Milano, Assoutenti chiede bus sostitutivi e ribatte alle promesse della politica: “Fantasie carnevalesche” – Lavocedigenova.it

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Mentre da un lato la politica ormai dà per certo il collegamento ferroviario tra Genova e Milano in un’ora, dall’altro i pendolari si apprestano ad affrontare un’estate nera sulla tratta, già martoriata da costanti ritardi e disagi
I lavori straordinari di manutenzione al ponte stradale e ferroviario sul Po di Bressana Bottarone saranno lunghi e impattanti e, soprattutto, si aggiungeranno ai tanti cantieri già operativi sulla tratta. Risultato: ulteriori ritardi, cancellazioni, e tempi di percorrenza che si allungheranno anche oltre l’ora. Un pendolare rischierà così di rimanere in treno cinque o sei ore al giorno.
Da qui la richiesta di Assoutenti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a Regione Liguria, a RFI e alla direzione Business interCity di Trenitalia: pullman no-stop riservati agli abbonati con posti prenotabili dalle app Trenitalia.

I lavori si articoleranno in tre fasi: la prima (dal 1° giugno al 20 luglio) prevede il binario unico tra Voghera e Pavia con allungamento dei tempi di percorrenza per gli Intercity e i Regionali e taglio di Regionali Trenord; la seconda (dal 21 luglio al 31 agosto) comporterà la chiusura totale della circolazione tra Voghera e Pavia con dodici coppie di Intercity deviate via Piacenza con tempo di percorrenza allungato tra i 60’ e i 75’, tre coppie di Intercity limitate sul percorso Liguria-Voghera con la cancellazione delle fermate a Pavia e Milano, otto coppie di regionali Liguria-Milano deviati via Alessandria-Mortara-Milano Rogoredo con tempo di percorrenza allungato fra i 30’ e i 40’, quattro coppie di Regionali di rinforzo Genova-Voghera, due coppie di treni del mare Trenord deviati via Novara-Mortara-Alessandria, tutto il resto di Trenord soppresso tra Pavia e Voghera, Frecciarossa Venezia-Genova limitati sulla tratta Venezia-Milano e cancellati sulla tratta Genova-Milano; la terza fase (dal 1° al 30 settembre) con binario unico tra Voghera e Pavia con allungamento dei tempi di percorrenza per gli Intercity e i Regionali Genova-Milano e un taglio dei Regionali Trenord.
Una programmazione che, tra l’altro, verrà riproposta anche nel 2026 con relative limitazioni e interruzioni.

Balza ovviamente agli occhi che dal 21 luglio al 31 agosto un viaggio da Genova Principe a Milano Centrale non durerà meno di 160-180 minuti – scrivono da Assoutenti – crediamo sia folle pensare che un pendolare possa sopportare fisicamente e psicologicamente otto ore di lavoro più cinque o sei ore di viaggio in treno ogni giorno”.
Da qui la richiesta: dal 21 luglio al 31 agosto integrare gli Intercity fondamentali per i pendolari Genova-Milano con pullman no-stop riservati agli abbonati con posti prenotabili dalle app Trenitalia. “Questo perché i tempi di percorrenza dei bus saranno comunque minori rispetto a quelli dei treni deviati via Piacenza” aggiungono da Assoutenti.

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L’associazione, nello specifico, chiede: un pullman in partenza alle 6.40 da piazzale antistante Genova Brignole, fermata alle 6.50 nel piazzale antistante Genova Piazza Principe, Autostrada A7, arrivo a Milano Famagosta M2; un pullman in partenza alle 7.20 da piazzale antistante Genova Piazza Principe, Autostrada A7, arrivo a Milano Famagosta M2; un pullman in partenza alle 17.15 da Milano Famagosta M2, Autostrada A7, arrivo al piazzale antistante Genova Piazza Principe; un pullman in partenza alle 18.15 da Milano Famagosta M2, Autostrada A7, fermata al piazzale antistante Genova Piazza Principe e arrivo al piazzale antistante Genova Brignole.

Inoltre, Assoutenti chiede misure compensative come l’aumento della percentuale di risarcimento agli abbonati per ritardi, cancellazioni, deviazioni o disagi dall’attuale 20% al 30% e la trasformazione dei bonus ritardo in risarcimenti cash diretti in biglietteria (o con accredito sulla carta di credito per chi ha acquistato l’abbonamento on-line).

Assoutenti, infine, definisce come “fantasie carnevalesche” gli annunci di una tratta Genova-Milano percorribile in 75 minuti e porta in dote la lettera di un abbonato, che scrive: “Il problema di questa linea non è aggiungere treni (che peggiorerebbero ulteriormente la circolazione) ma di far arrivare puntuali quelli che ci sono. Con il massimo della buona fede che si può assegnare, coloro che immaginano ciò, evidentemente, in treno da Genova a Milano non ci sono mai andati e non sanno di quale inferno si tratti. Con i lavori che ci saranno per almeno altri 18 mesi, non basta togliere fermate per arrivare prima a Milano visto che comunque in ora di punta nel raggio di mezz’ora passano dieci treni che vanno a 30 chilometri orari in fila indiana”.

Da una parte le stelle filanti e le frappe carnevalesche – concludono da Assoutenti – dall’altra la realtà, quella realtà costituita dalle prestazioni degli attuali due treni presunti velocetti che con i loro puntuali ritardi quotidiani impiegano gli stessi tempi di percorrenza del Regionale più lento stravolgendo, peraltro, la circolazione dei treni sussidiati pagati dalle Regioni e dal MIT”.





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