PSICOLOGIA – Quando litigare fa bene alla coppia

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San Girolamo, un sant’uomo al di fuori di ogni sospetto, amava ripetere che “Chi vive senza discussione è uno scapolo”. Senza stare a chiedersi come facesse a saperlo proprio lui, è comunque una frase che calza a pennello con una verità: per ogni coppia che si forma basta aspettare, perché tanto prima o poi finiranno per scannarsi.

È questo l’argomento a cui un team di ricercatori della “Toronto Metropolitan University” ha deciso di dedicare curiosa ricerca basata su dati scientifici.

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Pubblicata sul “Journal of Social and Personal Relationship”, l’indagine ha analizzato i conflitti e i litigi di 139 coppie, registrando i comportamenti e le reazioni per capire quanto queste finiscano per influenzare, migliorare o peggiorare la qualità stessa del rapporto.

Detto in fretta e terra terra, la prima verità è che a patto di imparare come trasformarlo in un momento costruttivo di crescita, litigare può fare molto bene alla coppia. Ma la ricerca si è spinta più in là, analizzando quelli che si considerano in genere dettagli, come il tono della voce, la postura e le parole scelte. Perché il litigio cambiava notevolmente quando c’era un fondo di positività, atteggiamento che suscitava risposte altrettanto positive dall’altra parte, anche nei momenti più delicati della discussione. Allo stesso modo, i comportamenti negativi trascinavano reazioni altrettanto ostili che portavano spesso alla chiusura totale.

“La risposta più comune del partner quando si discute è di rispecchiare il comportamento a cui sta rispondendo: negativo genera negativo. L’atteggiamento del partner influenza notevolmente le risposte dell’altro e i comportamenti positivi, anche quelli in totale disaccordo con il pensiero del partner, possono essere di supporto o orientati alla risoluzione del problema, mentre quelli negativi trasmettono solo ostilità e critiche”.

Da qui, spiega la ricerca, il primo consiglio pratico: quando si litiga con qualcuno per cui si prova un sentimento, è meglio far valere le proprie ragioni senza assumere un atteggiamento ostile, anche se litigando è istintivo stare sulla difensiva”. Ma fino a qui, verrebbe da dire, niente di nuovo sotto il sole, perché è proprio la gestione delle tensioni uno dei motivi principali per cui le coppie chiedono spesso un aiuto esterno, per sentirsi ripetere che la soluzione (perfino impossibile) non è evitare di litigare, ma più che altro imparare a farlo bene.

Il vero problema è quando una coppia entra nel “il loop delle litigate”, ovvero quando i litigi diventano continui e seguono quasi un copione che in realtà non risolve mai nulla. “Come in qualunque relazione anche nella coppia i conflitti sono inevitabili e necessari, e se è vero che molti non sono sempre risolvibili, sapere come affrontarli può trasformare i momenti di tensione in occasioni per accrescere la connessione e l’intimità. Sulla base di oltre trent’anni di osservazioni su migliaia di coppie, siamo riusciti a individuare i fattori che determinano il successo o il fallimento delle relazioni”.

Relazioni tossiche escluse, i risultati del nostro studio potrebbero aiutare i partner innamorati a migliorare il modo in cui litigano – ha spiegato Sarah Dermody, che guidava il team – un obiettivo centrale della terapia di coppia è l’apprendimento di competenze per comunicare in modo più efficace sui conflitti e il nostro esperimento aiuta a evidenziare l’importanza di mantenere comportamenti di supporto e positivi quando si discute di conflitti all’interno delle relazioni”.

Per imparare a litigare come si deve, valgono i consigli elencati da Julie John Gottam, coniugi e psicologi autori di “Figh Right: How Successful Couples Turn Conflict” (edito in Italia col titolo “D’amore e non d’accordo”).

Primo, non rimuginare sui risentimenti per troppo tempo prima di far emergere un problema, secondo, iniziare la discussione in maniera aggressiva, criticando aspramente oppure reagire mettendosi immediatamente sulla difensiva. Fondamentale è anche tentare, per quanto possibile, di comprendere la ragione effettiva che si nasconde dietro al litigio, almeno quanto rifiutare i tentativi del partner di riparare incontrandosi a metà strada, o al contrario scusarsi troppo velocemente per mettere fine al litigio. Infine, dimenticare i litigi passati: quello che ormai è andato, meglio lasciarlo dov’è.

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