ZES Unica Mezzogiorno 2025: credito d’imposta per il settore agricolo

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Incentivi per le regioni Campania, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia, Sardegna e per le zone assistite dell’Abruzzo

Anche per il 2025, la legge di bilancio conferma il credito d’imposta a sostegno degli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica Mezzogiorno, applicabile alle spese sostenute dal 1° gennaio al 15 novembre. Questa iniziativa ha l’obiettivo di creare un ambiente favorevole agli investimenti, incentivando la crescita economica e la competitività del Mezzogiorno attraverso agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche.

Chi sono i beneficiari?

Possono presentare domanda:

  • imprese di qualsiasi dimensione (MPMI e GI) attive nella produzione primaria di prodotti agricoli (compresi nell’Allegato I del TFUE) e nel settore forestale, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
  1. agricoltori che, nei 12 mesi precedenti la domanda, abbiano ricevuto pagamenti diretti per un importo non superiore a 5.000 euro;
  2. iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese come impresa agricola attiva, piccolo imprenditore o coltivatore diretto;
  3. iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli forestali, coloni o mezzadri;
  4. possesso di partita IVA attiva nel settore agricolo.
  • micro, piccole e medie imprese (MPMI) attive nel settore della pesca e acquacoltura, già operative o in fase di insediamento nei territori della ZES Unica Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e le zone assistite dell’Abruzzo, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027).

Sono escluse le imprese in difficoltà e quelle che svolgono esclusivamente attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Microcredito

per le aziende

 

Quali sono le attività finanziate?

Il finanziamento riguarda investimenti iniziali destinati a strutture produttive già esistenti o di nuova realizzazione all’interno del territorio della ZES Unica Mezzogiorno.

Sono agevolati gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, relativi a:

  • acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature;
  • acquisto di terreni e acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali, effettivamente utilizzati per l’attività produttiva.

Il valore di terreni e immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Spese ammissibili

  • Investimenti per PMI e GI nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale (costi relativi a forestazione, imboscamento e sistemi agroforestali):
  1. costruzione, acquisizione (incluso il leasing) o miglioramento di beni immobili;
  2. acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature.
  • Investimenti per PMI nel settore della pesca e acquacoltura:
  1. attrezzature per migliorare la selettività degli attrezzi da pesca;
  2. investimenti a bordo o in attrezzature per la rimozione di impianti fisici e biologici;
  3. attrezzature per ridurre o eliminare gli impatti fisici e biologici della pesca sull’ecosistema o sul fondo marino;
  4. attrezzature per la protezione degli attrezzi da pesca e delle catture da mammiferi e uccelli;
  5. interventi per la promozione della salute, della sicurezza e del miglioramento delle condizioni di lavoro dei pescatori;
  6. progetti per l’efficienza energetica e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici;
  7. sviluppo e modernizzazione di porti di pesca, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca;
  8. interventi per l’aumento della produttività e il miglioramento delle condizioni nel settore dell’acquacoltura;
  9. interventi per valorizzare il potenziale dei siti di acquacoltura.

Come funziona il contributo?

L’investimento minimo richiesto è di 50.000 euro, e la percentuale di contributo può variare dal 50% al 100% dei costi ammissibili, a seconda del tipo di investimento. Il credito d’imposta, concesso in Regime di Esenzione, è cumulabile con:

  • Aiuti de Minimis e altri aiuti di Stato relativi agli stessi costi ammessi al beneficio, a condizione che il cumulo non superi l’intensità di aiuto indicata nel decreto attuativo di questa normativa;
  • Altre misure non qualificabili come aiuti di Stato (ad esempio, crediti d’imposta 4.0).

Le scadenze

Per presentare la domanda, è necessario seguire l’iter suddiviso in due fasi:

  1. Comunicazione prenotazione risorse: dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025. Le imprese devono comunicare l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025.
  2. Comunicazione integrativa: dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025. Le imprese che hanno già inviato la comunicazione di prenotazione risorse devono inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione integrativa che attesti l’avvenuta realizzazione, entro il termine del 15 novembre 2025, degli investimenti indicati nella fase precedente.

Entro 10 giorni dal 2 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate renderà nota la percentuale e l’ammontare massimo del credito fruibile. Tale percentuale sarà calcolata rapportando il limite complessivo di spesa (50 milioni) all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti.

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